Fu solo di recente (anni Ottanta) che Elias Zandi, studioso della civiltà D'ni, fondò il DRC (D'ni Restoration Council), un organo in grado di riportare tale civiltà ai fasti di un tempo. Il compito che affronterete in Uru sarà proprio di rivivere le vicende di quest'impresa, aiutati dai consigli dello stesso Zandi e di Yeesha, conoscitrice della lingua D'ni.
Chi non conosce i fantastici mondi di Myst? Credo nessuno, anche chi solo per sentito dire. Quella che mi appresto a recensire è un'avventura ambientata nel mondo di Myst, per la precisione nell'antica civiltà D'ni, e segna un cambio di rotta eccezionale rispetto agli episodi precedenti della serie. Infatti gli sviluppatori hanno abbandonato l'uso di fondali prerenderizzati con movimenti precalcolati a favore di un mondo completamente in 3D con visuale in terza persona, che grazie ad una libertà assoluta di movimento ci porterà verso orizzonti mai visti prima in un'avventura di questo tipo (escludendo Gabriel Knight 3).
Cominciamo la nostra analisi partendo dal plot di questa nuova avventura. Da sempre le storie di Myst sono state collegate alla civiltà D'ni, la quale basò la sua cultura sui poteri magici dei libri. Questi libri non erano come li conosciamo noi, ma erano bensì dei collegamenti spazio-temporali tra le varie civiltà (Età ).
Fu solo di recente (anni Ottanta) che Elias Zandi, uno studioso di tale civiltà , fondò il DRC (D'ni Restoration Council), un organo in grado di riportare la civiltà D'ni ai fasti di un tempo. Il compito che affronteremo in Uru sarà proprio di rivivere le vicende di quest'impresa, aiutati dai consigli dello stesso Zandi e di Yeesha, conoscitrice della lingua D'ni.
Le nostre vicende inizieranno da Relto, che ci farà da casa base durante i nostri viaggi alla scoperta dei segreti delle varie Età . I puzzle del gioco seguono per la maggior parte le linee di quelli precedenti: saranno infatti moltissimi i rompicapo a sfondo tecnologico/meccanico coi quali ci troveremo ad interagire. Come per gli episodi precedenti, non sarà disponibile nessun tipo di inventario.
Tecnicamente parlando, come dicevo all'inizio, Uru rappresenta una svolta rispetto al passato. Ci troveremo a girovagare per le varie Età in un mondo completamente in 3D. Graficamente il gioco si attesta su ottimi livelli; la cura riposta nei dettagli da parte dei Cyan è come sempre sbalorditiva. Paesaggi di una bellezza mozzafiato si alterneranno ad imponenti costruzioni.
Anche il comparto audio fa la sua bella figura proponendo motivi di sottofondo evocativi e rilassanti, anche se la parte del leone la fanno gli effetti sonori. Infatti tutti i suoni che incontreremo ci avvolgeranno in maniera impeccabile, dal cinguettio degli uccellini fino alle forti piogge, con un audio posizionale studiato nei minimi dettagli.
Sembrerebbero non ci siano difetti. Infatti è così, o perlomeno non sono molto rilevanti ai fini del gioco. Un difetto di cui molti hanno parlato, ma che sinceramente una volta abituato non mi ha dato particolare fastidio, è il sistema d controllo. Infatti se in passato si usava solo il mouse, ora bisogna usare sia quest'ultimo sia la tastiera. A dire il vero qualche imprecisione c'è, specie quando si tratta di compiere un salto o cose simili, ma alla fine, non essendo un gioco d'azione, si può soprassedere. Un altro difetto è dato dalla longevità , qui a livelli più bassi rispetto ai predecessori, siamo circa sulle 15 ore di gioco.

Prima di terminare spendo due parole su quello che doveva essere il cavallo di battaglia di Uru, e cioè la versione online. Mai un'avventura era stata creata con lo scopo di essere giocata in multiplayer, Uru invece si. Purtroppo dovremo aspettare eventuali progetti futuri, in quanto Uru-Online è stato chiuso sul nascere, in pieno svolgimento di Beta, a causa della bassa sottoscrizione di account. Non sta a noi definire saggia questa scelta da parte della Compagnia di sviluppo, certo è che avendolo giocato di persona posso dire che la versione online del gioco era tutta un'altra cosa, in senso positivo!
Per concludere, Uru è e resta un'esperienza da vivere. Ben poche parole possono descrivere il fascino e la curiosità che questo gioco riesce a trasmette. Promosso a pieni voti!