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Recensione

The Path

di Overmann  

il nostro voto
60
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88
In breve

Avventura horror indipendente in terza persona, completamente in 3d real time, di Tale of Tales, e liberamente ispirata alla fiaba di Cappuccetto Rosso. Sei sorelle vivono con la madre in una città situata ai margini di un’oscura e misteriosa foresta. Ad una ad una le sorelle verranno inviate dalla nonna che vive in una casetta dall’altra parte della foresta. Per raggiungere la casa della nonnina non dovranno far altro che seguire un sentiero ben sicuro e tracciato. Lo seguiranno, oppure lo abbandoneranno per esporsi ad ogni sorta di pericolo celato nella foresta?

 

Recensione Completa del 06 Giugno 2010
Recensire un prodotto come The Path non è impresa facile: come nel caso di Experience 112 ci troviamo, infatti, di fronte a qualcosa di mai visto prima d'ora, ed è necessario di conseguenza descrivere quali idee e quali meccaniche stanno alla base del gioco. Il primo aspetto da chiarire è che The Path non è esattamente un gioco e non è esattamente un'avventura; nemmeno si può definirlo un film interattivo. Si può piuttosto dire che sia un'esperienza di esplorazione interattiva, che costruisce la propria raison d'être meramente sull'atmosfera e sulle sensazioni che riesce a trasmettere al giocatore.

The Path è liberamente ispirato alla fiaba di Cappuccetto Rosso, ma non alla celebre versione dei fratelli Grimm, bensì alla più vecchia scrittura di Charles Perrault; lo stesso Perrault scrisse, riguardo alla propria creazione, quanto segue:
«Da questa storia si impara che i bambini, e specialmente le giovanette carine, cortesi e di buona famiglia, fanno molto male a dare ascolto agli sconosciuti; e non è cosa strana se poi il Lupo ottiene la sua cena. Dico Lupo, perché non tutti i lupi sono della stessa sorta; ce n'è un tipo dall'apparenza encomiabile, che non è rumoroso, né odioso, né arrabbiato, ma mite, servizievole e gentile, che segue le giovani ragazze per strada e fino a casa loro. Guai! A chi non sa che questi lupi gentili sono, fra tali creature, le più pericolose!»
Questa citazione si adatta perfettamente allo spirito del gioco. In The Path, infatti, impersonerete delle ragazzine che vengono inviate dalla nonna e potrete scegliere se seguire il sentiero sicuro oppure inoltrarvi nel bosco, alla ricerca di emozioni e novità, dove però rischierete anche di andare incontro al pericolo, ossia di incontrare il lupo che si nasconde nelle profondità del bosco stesso. Tecnicamente la trama è tutta qui: scegliete una ragazzina, la conducete dove preferite e assistete agli eventi, dopodiché ne scegliete un'altra e così via fino a giocare tutti e sei gli scenari. Le atmosfere sono cupe, tendenti alla malinconia, il gioco è permeato da visioni gotiche e surrealistiche e, anche se non c'è alcun tipo di violenza esplicita, spesso gli avvenimenti suggeriti sono crudi e inquietanti. Gli ambienti e i testi traboccano di metafore, cercando di rapportare nel mondo reale quegli elementi morali che sono presenti nella fiaba di Perrault: così le ragazzine dovranno confrontarsi con temi quali la morte e la solitudine, l'arte, la violenza, la perdita dell'innocenza, il rapporto con il prossimo che può essere un'amica, un coetaneo o un adulto, e che può rappresentare un pericolo se si affronta con ingenuità. Purtroppo, dal punto di vista narrativo, The Path è riuscito a metà. Riesce infatti a creare un'atmosfera perfetta, cupa, misteriosa, opprimente, trasmettendo desolazione e inquietudine, è in grado di coinvolgere emotivamente il giocatore e di toccare corde che non è facile raggiungere: questo è dovuto al riuscitissimo lato artistico dell'opera, che con i giusti effetti grafici (blur e gloom, principalmente), le giuste inquadrature, l'ispirazione di molti ambienti e le splendide musiche riesce davvero a elevarsi sopra la media e a raggiungere il suo scopo. I problemi nascono proprio a livello contenutistico: ci troviamo di fronte a un prodotto ambizioso, che cela dietro la scusante dell'interpretabilità un'innegabile piattezza di caratterizzazioni e sceneggiatura. Le storie delle ragazze sono mediamente poco interessanti, i dialoghi - o meglio, i loro pensieri - alternano momenti d’intenzionale poesia a messe in scena dei più prevedibili luoghi comuni sull'adolescenza. Troppa poca carne al fuoco per affezionarsi veramente alle protagoniste e al loro destino, troppa paura di osare. Alla fine, si può dire che The Path non ha una vera e proprio storia, ma presenta elementi di conoscenza da mettere assieme per ricostruire un puzzle che, comunque, da sempre l'impressione di essere incompleto e mal riuscito.

Come si gioca, cosa bisogna fare? All'inizio vi viene detto di andare verso la casa della nonna, senza lasciare il sentiero: questo è apparentemente l'unico scopo, l'unica regola che, come si legge nel manuale, deve essere violata. Vi accorgerete, infatti, che seguendo il percorso e andando dalla nonna, il gioco vi premierà con un sonante "FAILURE!" e vi riporterà alla selezione del personaggio con tutte e sei le ragazzine ancora presenti. Non si ha quindi una vera e propria scelta, e il vero scopo dell'avventura, se così si può chiamare, è abbandonare il sentiero, addentrarsi nel bosco e cercare di scoprire quanti più luoghi nascosti possibile prima di incappare nel lupo, che porrà termine allo scenario. The Path non contiene elementi di sfida, e sono gli stessi sviluppatori a invitarvi a considerarlo un'opera di pura esplorazione, scoperta e introspezione, ad apprezzarne la lentezza e provare a giocare con il gioco anziché contro di esso. Niente scontri, niente punti ferita, niente puzzle, niente limiti di tempo e niente scopi precisi e obbligatorietà di azioni, eccetto appunto l'abbandonare il sentiero. Si tratta di un'esperienza interattiva in cui guidate il vostro personaggio in terza persona, esplorate il bosco ed eventualmente interagite con ciò che trovate; quando trovate oggetti o luoghi particolari, saranno svelati dettagli sui pensieri della protagonista e sulla sua personalità. Si può dire che il fine intrinseco di giocarci sia proprio scoprire più oggetti, luoghi e pensieri possibili prima di finire tra le fauci del lupo; fauci fra le quali dovrete buttarvi voi stessi, senza quindi il pericolo di essere "divorati" improvvisamente. In sostanza, quando vi stancate di vagare o quando pensate di aver visto tutto, cercate nuovamente il lupo e ponete fine allo scenario, passando a un'altra ragazza e ripetendo la cosa per sei volte (più un epilogo).

Tutto qui? Quasi. In realtà c'è qualcosa in più, ma non molto. Durante l'esplorazione del bosco troverete dei fiori dorati, 144 in totale, e ogni tot ritrovamenti riceverete un indizio sulla posizione di un luogo speciale sulla mappa; i fiori fungono anche da punto di riferimento per riconoscere parti del bosco in cui non siete ancora stati. Un secondo aiuto all'orientamento è dato da una ragazzina vestita di bianco, che apparirà di tanto in tanto guidandovi verso luoghi d’interesse; se lasciate i comandi per qualche secondo, la stessa ragazzina apparirà per ricondurvi al sentiero (azione che, ai fini del completamento del gioco, ha utilità pressoché nulla... può essere usata per tornare all'inizio mantenendo gli oggetti trovati, visto che non si può salvare nel mezzo dell'esplorazione). Il vostro senso dell'orientamento sarà in effetti messo a dura prova; non avete molti punti di riferimento: non c'è una mappa, ma solo una traccia del percorso affrontato fino a quel momento che apparirà in automatico ogni cento metri. Eccetto i luoghi d’interesse, perlopiù piccoli e ben celati, il bosco è tutto uguale, costituito da alberi e bassa vegetazione. C'è un tasto per correre, ma usandolo il campo visivo si dimezza e non saranno più visibili i fiori dorati. Insomma, la lentezza domina il ritmo di The Path, e sì, in sostanza si tratta di camminare in un bosco per tutto il tempo finché non trovate i pochi oggetti con cui interagire, i luoghi d’interesse un po' più grandi e significativi ma comunque scarsamente interattivi e infine il lupo. Il tempo richiesto per visitare circa tutta la zona è di circa un'ora, il che porta la durata complessiva a poco più di sei ore (una per scenario, più l'epilogo).

Qualche sottoscopo è invero presente: ogni ragazza può interagire generalmente con oggetti diversi e trovandone di particolari sbloccherete dei dettagli nella casa della nonna, o addirittura intere stanze. Avete quindi un inventario che vi ricorda quanti degli oggetti disponibili avete rinvenuto, ma non potrete usarli in alcun modo, si tratta solo di una forma un po' evoluta di "Hidden Object Game". Dopo l'incontro con il lupo - che ovviamente muterà metaforicamente forma per ogni ragazza - lo scenario termina nella casa della nonna, in cui dovrete semplicemente assistere a un filmato interattivo continuando a premere avanti mentre visitate le diverse stanze e assistete alla fine della storia di quella particolare ragazza. La casa della nonna è, artisticamente parlando, un contenitore di capolavori se amate l'horror surrealista, si può definire quasi una vetrina per gli artisti creatori del gioco...

Solo voi potete sapere se The Path è un'esperienza di vostro interesse o meno. Non è certo un prodotto per tutti, anzi, i più lo troveranno eccessivamente lento e noioso, tendenzialmente privo di senso; questo sia per la natura intrinseca del gioco sia perché comunque non tutte le idee sono state realizzate in modo riuscito e i cali d’interesse lungo la trama - se di trama si può parlare - non saranno rari. Rimane un work of art con un'atmosfera spesso ottima, un concept in parte interessante e un comparto audio/video relativamente eccellente. Se siete fan dell'horror psicologico - come genere in sé, più che come sottogenere videoludico - gli onesti 10 dollari (meno di 7 euro) di The Path possono essere un buon investimento, ma in caso contrario vi conviene pensarci due volte. Ricordiamo, in chiusura, che è disponibile una demo: un prologo in cui utilizzerete la ragazza vestita di bianco per un tour meramente esplorativo nel bosco (quindi niente interazione con gli oggetti né rivelazioni sulla personalità della protagonista), che terminerà all'ingresso della casa della nonna, senza consentirvi di entrarci come accadrà invece nel gioco completo.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Tale Of Tales
Data Rilascio: 18/03/2009
Piattaforma: MAC, PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Horror
Grafica: 3D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Tastiera
Sottotitoli: Italiano
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