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Recensione

Nelson Tethers: Puzzle Agent

di Mattia Seppolini  

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In breve

Prima avventura dei Telltale Games a soggetto originale caratterizzata da un mix di avventura e puzzle game, con un’ambientazione di taglio fumettistico e la collaborazione del disegnatore ed illustratore canadese Graham Annable. Nei panni dell'agente dell’FBI Nelson Tether, dovremo risolvere i misteri che si nascondono nella piccola cittadina di Scoggins in Minnesota (States).

 

Recensione Completa del 18 Agosto 2010
I Telltale sono sicuramente tra gli sviluppatori che in questi ultimi anni hanno contribuito maggiormente a dare nuova linfa alle avventure grafiche. Finora, però, hanno sempre lavorato su brand già esistenti, ridando vita a vecchi classici (Sam & Max, Monkey Island) o portando sui nostri schermi serie già note in altri ambiti, come Wallace & Gromit e Strong Bad. Anche per loro è arrivato il momento di cimentarsi in qualcosa di nuovo: grazie al "Telltale Pilot Program", infatti, la software house si propone d’introdurre nuove idee, nuovi concept e nuovi modelli di gioco che, a seconda del feedback dei giocatori, potranno svilupparsi e trasformarsi in serie episodiche complete. Il primo “episodio pilota†è Nelson Tethers: Puzzle Agent - The Mystery of Scoggins pubblicato, oltre che per PC, anche sulle piattaforme Wii, iPhone e iPad.

Nelson Tethers è un agente dell’FBI, ma scordiamoci subito i modelli proposti da film e serie TV. Nelson è l'unico infatti a far parte del “Dipartimento Enigmi†e ormai da anni non è più richiesta la sua presenza sul campo. Questo finché una misteriosa apparizione in sogno e una telefonata dai piani alti lo portano nella misteriosa ed innevata cittadina di Scoggins, in Minnesota. La fabbrica di gomme da cancellare che rifornisce la Casa Bianca è stata misteriosamente chiusa e sarà compito di Nelson scoprirne il motivo. La situazione si rivelerà ben presto più intricata del previsto: persone misteriosamente scomparse, antiche leggende e inquietanti presenze sono solo alcuni dei misteri di Scoggins che andaranno a dare corpo ad una trama molto curata che riesce a mantenere alto l'interesse del giocatore per tutta la sua durata. L'avventura, per quanto mantenga i toni ironici tipici dei prodotti Telltale, introduce atmosfere più cupe e surreali rispetto al solito. Luoghi isolati e inospitali avvolti dalla neve e dominati da colori freddi e personaggi misteriosi, chiusi nei loro segreti e ossessionati dagli enigmi saranno i protagonisti della nostra avventura. Lo stesso Nelson, pur sembrando il solito eroe imbranato e improbabile (un pochino effettivamente lo è), si rivela ben presto estremamente esperto nel suo lavoro, dando l'impressione di essere l'uomo giusto per questo compito.

Grande merito di questa ottima caratterizzazione va al lavoro fatto da Graham Annable che ha curato il design del gioco. Annable era stato direttore creativo Telltale ai tempi di Bone e della Season One di Sam & Max, nonché ex capo-animatore Lucas (The Dig, The Curse of Monkey Island). Da tempo si era dedicato ad altri progetti, tra cui una serie di corti e strisce dai toni surreali intitolata Grickle. Proprio lo stile di Grickle viene riproposto nel gioco: un character design particolare, all’apparenza semplice ma in grado di donare una grande personalità all’avventura dal punto di vista artistico. Pochi tratti (lo stile ricorda la tecnica del carboncino) e pochi dettagli che però riescono sia ad enfatizzare il clima di solitudine e mistero che permea Scoggins sia a caratterizzare i personaggi. Partendo dal cupo e taciturno Bjorn e arrivando all'inquieta e timorosa Glori, basta un semplice sguardo per cogliere le diverse personalità dei protagonisti. Più che ai dialoghi (non molti, ma scritti bene) infatti, ci si è affidati proprio alle espressioni facciali, tra cui spiccano ovviamente quelle di Nelson.

Il sonoro, a cura di Jared Emerson-Johnson, si attesta su ottimi livelli. Temi rilassanti si alternano ad altri più concitati, differenziando i vari eventi e risultando sempre gradevoli e mai ripetitivi. Ottimo lavoro anche per quanto concerne il doppiaggio: nonostante le poche linee di dialogo, ogni personaggio è ben caratterizzato e facilmente riconoscibile. Il gioco è completamente in inglese sia nel parlato sia nei testi. I pochi dialoghi, comunque, non rendono Puzzle Agent un titolo pesante da seguire per chi non ha grande padronanza della lingua d’Albione.

A livello di gameplay ci troviamo davanti ad un puzzle game che riprende la struttura dalla serie Professor Layton che tanto successo ha riscosso su Nintendo DS. Così come nel capolavoro Level 5, il gioco è focalizzato sulla risoluzione di vari enigmi logici (trentasette in tutto, alcuni non obbligatori) indipendenti tra loro. Puzzle grafici, matematici o di logica. Niente inventario quindi, niente oggetti da raccogliere, niente scale a pioli o cani da infilare nei pantaloni. Anche l'esplorazione sarà limitata, giacché all'interno delle varie locazioni non sarà possibile muovere Nelson, ma solo interagire con i vari hot spot (molto pochi a dire la verità e quasi esclusivamente legati a dialoghi ed enigmi). Per ogni puzzle è fornita una descrizione sul nostro compito e sono concessi al giocatore tre aiuti e un numero infinito di tentativi. A seconda degli hint utilizzati e dei tentativi effettuati, si riceve una valutazione che, sommata a quella degli altri enigmi, deciderà il nostro grado finale. Purtroppo queste saranno le uniche discriminanti ad influenzare la valutazione, quindi, una volta completato il gioco, sarà semplicissimo, iniziando una nuova partita, ottenere il punteggio massimo. Questo aspetto toglie completamente lo stimolo a migliorarsi e annulla il fattore rigiocabilità. Puzzle Agent è comunque abbastanza longevo e garantisce almeno quattro ore di divertimento, rimanendo perciò nella media dei prodotti episodici.

Analizzando nello specifico gli enigmi e la loro qualità, si può notare che in generale il lavoro svolto si attesta su buoni livelli: puzzle intelligenti amalgamati in maniera accettabile con la storia. Gli enigmi peccano però di originalità, poiché alcuni di essi si affidano a meccanismi ormai abusati (ricostruire un'immagine, creare un percorso tra due punti), e sono anche poco vari, visto che molti sono riproposti più volte in una versione leggermente più impegnativa della precedente. La difficoltà è medio-bassa e chi è pratico di queste tipologie di enigmi farà poca fatica a proseguire nell'avventura. Il livello di sfida stenterà ad aumentare e con il proseguire dell'avventura ci troveremo di fronte a enigmi più impegnativi alternati ad alcuni molto semplici, senza una logica ben precisa. Un piccolo appunto riguarda in particolare le versioni portatili. Per alcuni puzzle sarà necessario l'ausilio di carta e penna: se nelle versioni PC e Wii questo non dovrebbe rappresentare un problema, giocare “a zonzo†alla versione portatile potrebbe essere più difficoltoso nel momento in cui si ha l’esigenza di dover appuntare le varie informazioni. Sarebbe stato di grande aiuto un taccuino interno al gioco dove poter segnare i dati utili.

Nelson Tethers: Puzzle Agent ha un design ottimo e una storia intrigante e carismatica. Questi due elementi pongono una base solida su cui costruire una serie completa. Quello su cui c'è però ancora da lavorare sono gli enigmi, buoni ma non abbastanza da convincere a pieno. È necessaria una maggiore varietà ed un livello di difficoltà meglio calibrato. I Telltale hanno comunque tutte le capacità necessarie per sistemare a dovere questi aspetti, se terranno conto del feedback dei giocatori sarà facile per loro proseguire la serie limando i difetti e realizzando un prodotto pienamente convincente.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Telltale Games
Publisher: Telltale Games
Data Rilascio: 30/06/2010
Piattaforma: iPad, iPhone, MAC, PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Puzzle
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
Ricerche
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