Tutto sommato mi é piaciuto, ma in maniera cautamente inferiore alle alte aspettative che avevo. Scrivo senza riguardo per gli SPOILER, quindi siete avvisati.
Premesse:
- ero completamente distaccato da qualsiasi informazione alcuna relativa al gioco, non ho intenzionalmente seguito alcuna notizia, blog, post, polemica, che sia;
- sono piú rispettoso che nostalgico del primo Monkey Island, che trovai adorabile e ingenuo; Monkey Island 2, che giocai quasi subito dopo, lo sentii invece sul serio come capolavoro.
Come impressione generale, ho davvero sentito di star giocando ad un Monkey Island, e non ad un'ottima reinterpretazione del franchise, al contrario degli altri Monkey Island post LeChuck's Revenge. Questa sensazione a mio parere vale il prezzo di ingresso.
La mia lamentela principale é che non c'é una chiara visione d'insieme del messaggio del gioco, specialmente per due incongruenze:
- Da una parte vuole essere provocatorio e adottare uno stile grafico non tradizionale, dall'altro non lesina nell'enorme vagonata di riproposizione di contenuto nostalgico. E da parte mia, avevo sempre pensato che il Segreto di Monkey Island fosse piú un meme o un inside joke per sfottere Ron Gilbert su Twitter, piú o meno io la interpretavo come il giudice articola: "Una trovata pubblicitaria per vendere videogiochi". Qui tuttavia la faccenda viene presa sul serio e un po' ho sperato che Gilbert optasse per qualcosa un po' piú provocatorio del messaggio di Thimbleweed Park; là il messaggio meta funzionava perché era proposto in maniera piú sottile, mentre qui diventa scontato.
- C'é un contrasto forte tra l'opzione politically correct di Elaine, che ha dedicato la sua vita al volontariato, e di Guybrush, che invece usa qualsiasi sotterfugio ai limiti ed oltre i limiti dell'illegalitá per i suoi scopi. Per qualche motivo la scena dell'albero di moci vandalizzato mi ha colpito particolarmente per quanto fosse insensibile, e lo dico da amante dell'umor nero. Secondo me questo era un tema piú interessante da investigare visto che emergeva naturalmente, ma é rimasto solo commentato da sospiri di pietismo.
Per il resto, vado per categorie:
DIALOGHI (8/10): La qualitá della scrittura é in generale un livello superiore alle avventure grafiche contemporanee, si sente che c'é cura nei dettagli per la caratterizzazione dei personaggi, nel modo in cui ognuno interagisce, mi piace lo slang e il trucco delle risposte multiple comiche come inteso alla Gilbert funziona ancora oggi. Non é altrettanto potente come macro-storia (per i quali i Tales a mio parere avevano fatto meglio), ma non é tipicamente questo che mi aspetto da un Monkey Island, anzi... l'approccio a piccoli beat lo preferisco perché rende la storia piú umana;
LOCATIONS (4/10): La prima parte del gioco dopo il tutorial non mi ha trasmesso quasi nulla, anzi mi infastidisce che ricalchi quasi del tutto le locazioni ed eventi del primo Monkey Island; l'avrei perdonato se il meta-messaggio che si voleva dare avesse piú peso, ma a mio parere é un colpo basso. Si salva un pochino nella sezione successiva, ma Terror Island e Scurvy Island sono location molto insipide e Brrrmuda... ah, beh mi é piaciuta molto!!! Se il gioco fosse stato tutto cosí, sicuramente ne sarei stato completamente soddisfatto.
CONTROLLI (3/10): Decisamente non all'altezza del nome che portano; non é possibile accedere a tutte le funzioni giocando solo con mouse o solo con la tastiera, i tasti del mouse sono spesso inutilizzati (niente scroll per accedere all'inventario, niente tasto desto per saltare i dialoghi) e c'é anche un bug fastidiosissimo dell'inventario (una volta che l'oggetto é riposizionato nell'inventario non posso immediatamente esaminarlo). Il tasto esamina é tradizionalmente quello destro, quindi non capisco perché cambiarlo; il fast travel é realizzato molto male, ed é solo accessibile in modo molto contorto verso la fine del gioco. L'unica nota positiva, che i personaggi accelerano con doppio click, non é mai stata usata per un enigma.
PERSONAGGI (6/10): Alti e bassi qui. La ciurma fantasma é ben riuscita, specialmente nel fatto che abbiano tutta una loro politica che non ha niente a che fare con LeChuck, ma i nuovi villain mi hanno detto poco o niente.
Nessuno dei personaggi che ritornano, eccetto Guybrush stesso, mi ha fatto una buona impressione, il fatto che Carla duelli ogni secondo é simpatico la prima volta, ma non é una gag da riproporre all'infinito.
ENIGMI (7/10): Tutto sommato non male. Nessuno é particolarmente eccezionale, ma sono piuttosto logici. Qualcuno era piuttosto simpatico, tipo quello dell'accensione della lanterna, ma qualcuno molto bruttino, tipo aggiustare la pressa con le viti mi é sembrato irrealistico.
Ci sono a mio parere troppi indizi anche nella modalitá difficile (piú generosi in inglese che in italiano!), e troppi enigmi da inventario. Mi é piaciuto che stavolta Guybrush avesse dei soldi; mi era sempre sembrato assurdo che non si potessero ottenere beni di prima necessità per un motivo cosí stupido negli originali.
Nota: sul mio pc, il gioco non gira su Linux neanche in nativo, ma ho risolto grazie ad un rimaneggiamento della versione Windows su Proton.