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Recensione

Cognition: An Erica Reed Thriller Episode 2 - The Wise Monkey

di Daniele Picone  

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In breve

Quando una persona molto cara a Erica viene rapita dal Wise Monkey, un serial killer che mutila brutalmente le sue vittime, inizia una corsa contro il tempo da cui dipenderĂ  la vita della nostra eroina. Con il caso affidato a lei e le risorse dell'FBI giĂ  impiegate al massimo, Erica dovrĂ  cavarsela da sola per trovare il killer prima che sia troppo tardi - di nuovo.

 

Recensione Completa del 01 Marzo 2013
Quattro mesi. Tanto abbiamo dovuto aspettare per assistere alla continuazione delle vicende di Erica Reed. Un tempo neanche troppo lungo per un episodico, specie se comparato alle peripezie di Shadows on The Vatican che a sua volta ha raggiunto il traguardo del secondo episodio, e ancora inferiore per il sottoscritto, che li ha giocati quasi di seguito, ma che è comunque sembrato interminabile dopo lo scotto del finale cliffhanger.

Continuo ad apprezzare il background grafico e soprattutto musicale, fresco della vittoria di due Aggie Awards. D’altro canto, com’è lecito aspettarsi, il secondo episodio conserva lo stesso engine, stile grafico, controllo e HUD, portandosi appresso tutte quelle piccole magagne di cui ora mi accorgo in forme sempre più sottili (ad esempio modelli 3D mal allineati oppure giunture nella corporatura dei personaggi troppo snelle e innaturali). É però evidente che, se voi lettori state decidendo o avete già deciso di dare una possibilità al secondo episodio, magari in attesa della versione italiana in esclusiva su Zodiac in forma di stand alone o di season pass, allora potete passare sopra a qualche problemino tecnico, per i quali vi rimando alla recensione del primo episodio. Per alleggerire la lettura, mi concentrerò dunque solo su trama ed enigmi.

Il termine The Wise Monkey si riferisce ad un’antica tradizione dell’iconografia figurativa giapponese (di cui magari avrete sentito parlare anche nel fallimentare esperimento televisivo preserale capitanato da Simona Ventura, “Le Tre Scimmiette”), che raffigura tre primati con orecchie, bocca ed occhi coperti dai loro arti superiori, simboleggianti la negazione del male in forma uditiva, orale e visiva.
Se questa breve introduzione vi ha fatto sperare in un’atmosfera orientaleggiante, dovrete però attendere un’altra occasione: l’episodio 2 è difatti di nuovo ambientato nell’agglomerato urbano di Boston e la nostra scimmietta saggia non è altro che il nome in codice con cui viene identificato il serial killer di turno, il cui modus operandi prevede stavolta l’amputazione di occhi, orecchie e lingue. Si ricorre dunque a toni più cruenti, che in verità non erano del tutto assenti neanche nel primo episodio, ma che lì avevano una connotazione fredda e impersonale (ad esempio quando viene descritta la morte lenta e sofferente della prima vittima impiccata). The Wise Monkey usa invece una linea efferata, non disdegna qualche scena sanguinolenta alla Dexter e assume una connotazione più intimista, che prende di mira vittime vicine alla cerchia di conoscenze di Erica, facendole rivivere tutte le scene di cui lo squilibrato si fa protagonista tramite le sue visioni paranormali.
Il gioco è dunque orientativamente destinato ad un pubblico non troppo giovane, ma di certo non a causa dei temi sessuali, per i quali gli sviluppatori americani conservano una sensibilità più marcata; balza comunque all’occhio l’anomalia del cadavere di una donna su un tavolo autoptico con una fascia stretta che le copre il petto.

La figura professionale dell’agente Reed esce da quest’episodio con le ossa rotte: facile tendenza a crisi nervose, poca cura nel maneggiamento delle prove, mancanza di freddezza, parolaccia facile e, ancora una volta, poco scrupolo nell’usare sotterfugi illegali a scapito dei colleghi (e non stiamo certo parlando di un dottor House che se lo potrebbe permettere). La sua credibilità ne risente, facendomi pensare più volte che abbia raggiunto il grado di agente speciale non per pura meritocrazia, ma magari grazie a quegli stessi poteri paranormali che prende in giro quando incontra una spiritista. Il suo carattere volubile rovina anche una scena centrale dalle ottime premesse, risoltasi in un banale piagnisteo tra le braccia telematiche del padre (magari per marcare la sua funzione di supporto costante per la nostra protagonista dai capelli rossi, anche sotto forma di aiuti ingame). Questa debolezza si poteva almeno arginare seguendo il protocollo poliziesco di condurre le indagini in coppia, ma John, il partner abituale di Erica in panciolle durante tutto l’episodio, è l’eponimo di una piattezza nello sviluppo caratteriale dei comprimari e di una approssimazione nei riguardi delle relazioni sentimentali, che soffrono della stessa frettolosità di Gray Matter.

La struttura narrativa segue lo stesso schema del primo episodio: prologo ed epilogo concitati e lineari, intramezzati da una lunga sezione centrale aperta e investigativa, ma, al contrario di The Hangman, cappello e scarpe hanno stavolta a mio parere un maggiore appeal.
Nell’apertura si decide, con mio rammarico, di non seguire direttamente il caso di omicidio che ha chiuso l’episodio precedente, ma l’entrata in scena di un assassino pronto a tutto è comunque d’effetto, introducendo un piccola diramazione nella storia che conferisce ulteriore sfuggevolezza ad un avversario contro cui già ci si sente impotenti; interessante, certo, ma il sistema di bivi, tra l’altro usato in una sola occasione, rimane un mero abbellimento sottosviluppato, anche perché, al contrario di The Walking Dead, le scelte non sono altrettanto consapevoli e le loro conseguenze non si trasferiscono da un episodio all’altro.

I successivi sviluppi sono deludenti e le indagini si trascinano noiosamente; l’intreccio di relazioni è ben fitto e l’ambientazione conservatoriale una ventata d’aria fresca, ma cercare di aggirare scogli burocratici interni all’FBI non è proprio il massimo per mantenere alta l’attenzione. Quello che però più mi ha deluso è la l'abbassamento della varietà di approcci del comparto enigmistico; il ventaglio di funzionalità di smartphone e pc è stato completamente ignorato, a vantaggio dell’aggiunta di un nuovo potere, la sinergia, che pur dotato di un suo fascino, non è altro che una semplice variazione della combinazione di oggetti d’inventario e la cui risoluzione, svelata a priori, non presenta alcuna sfida. In un paio di occasioni mi è persino capitato che mi affidassi ad un ragionamento per esclusione piuttosto che per logica.
La mappa è vasta, ma la percentuale di ambienti riciclati farebbe impallidire anche la prima serie Telltale di Sam & Max raggiungendo il culmine di un grottesco deja vu quando, nell’ufficio postale, si riutilizza non solo la locazione ma anche l’enigma. Ero comunque contento di far visita di nuovo al bell’impiegato dagli occhi azzurri e per fortuna le cutscenes, stavolta molto ben realizzate, non lesinano di dare visibilità a tanti personaggi.

Il lungo finale è buona redenzione per una parte centrale sonnacchiosa, grazie ad atmosfere che richiamano una versione un po’ edulcorata di Saw. L’adrenalina va alle stelle e poteva essere ancora amplificata con l’implementazione di un limite di tempo, una feature però incompatibile con i gusti di molti avventurieri; la risoluzione finale è ancora nebulosa e, prima di dare giudizi definitivi, dovremo aspettare che i nuovi capitoli portino nuova luce sul fil rouge narrativo, che qui sembra aver rubato la scena ad una spiegazione autoconclusiva più ragionevole, ma meno accattivante.

L’episodio è a tratti intrigante e ha tutte le potenzialità per impostare lunghe argomentazioni che facciano venire tutti i nodi al pettine quando diremo addio della saga. Al contrario, il leggero abbassamento di qualità dei puzzle e l’abuso nel riciclo degli scenari non fanno troppo ben sperare per la sceneggiatura dell’imminente episodio centrale, che magari, data la minore longevità (poco più di 4 ore) di The Wise Monkey, si sarebbe potuto snellire e inglobare.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Phoenix Online Studios
Distributore: Zodiac
Data Rilascio: 31/01/2013
Caratteristiche
Genere: Avventura investigativa
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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