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Recensione

Twisted Lands: La Città delle Ombre - Collector's Edition

di Luca Massari  

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In breve

Mark e sua moglie Angel stanno facendo una gita in barca, quando l’uomo – appassionato di ricerche subacquee – rinviene una strana statuetta di pietra sul fondo del mare. Mentre i due la stanno esaminando, Mark improvvisamente perde i sensi e cade in acqua. Risvegliatosi sulla spiaggia di una piccola isola, Mark si rende conto che l’imbarcazione su cui era rimasta sua moglie è naufragata pochi metri più in là... ma di lei non c’è traccia. All’uomo non resta che addentrarsi nell’isola e sperare di ritrovarla. Lo spettacolo è desolante: case in rovina, strade distrutte e una nebbia fin troppo fitta. Della stessa serie fanno parte Twisted Lands: Origin e Twisted Lands: Insomniac.

 

Recensione Completa del 01 Settembre 2011
Howard Phillips Lovecraft fu uno scrittore che, in vita, non godette di particolare successo. La madre stessa, puntando il dito verso il suo presunto brutto aspetto, contribuì forse ad alimentare l'immaginario del figlio, che si nutrì della lettura di classici per sopperire alle molte carenze del lato affettivo della propria esistenza, con un padre rinchiuso in manicomio da una parte ed una genitrice che, in tarda età, scoraggiava ogni possibile rapporto con l'altro sesso dall'altra. La letteratura, perciò, era una sorta di rifugio, una zona preziosa dove coltivare le proprie fantasie, forse distorte dal livore verso la vita stessa. Osteggiato dagli editori, lo scrittore di Providence, pur di perseguire la propria arte, si trovò spesso costretto a venire a patti con condizioni disagevoli, come il dover rimaneggiare e modificare pesantemente racconti altrui, ritenuti più validi, o semplicemente lavorando come correttore, arrivando spesso a firmare sotto falso nome i pochi pezzi pubblicati da riviste come Weird Tales. Solo successivamente l'autore fu rivalutato, e cominciarono a fiorire edizioni complete e annotate della sua opera omnia, come quella curata da Pilo e Fusco per la Newton Compton. Il pantheon di divinità blasfeme orbitanti attorno a Cthulhu arrivò spesso ad essere accostato a quando creato da Edgar Allan Poe, ma forse una sola cosa è certa: Lovecraft arrivò ad influenzare le generazioni successive, un'influenza che si espanse in tutti i media conosciuti. Basti citare le versioni fumettistiche di alcuni racconti operate da Alberto Breccia, oppure il film Il seme della follia di John Carpenter, per non parlare dei numerosi videogiochi come la serie Darkness Within o Shadow of the Comet. Insomma, entrato ormai quasi a diritto nell'immaginario collettivo, Lovecraft è arrivato a stendere la sua mano anche su una delle più "improbabili" categorie di genere, quella delle avventure hidden objects.

Twisted Lands: La città delle ombre parte da una semplice premessa, ovvero il ritrovamento da parte della coppia di coniugi Angel e Mark di uno strano manufatto sul fondale marino somigliante ad un serpente. Da qui si dipanerà una "trama" che, col senno di poi, risulterà pesantemente debitrice di quanto scritto nel cappello introduttivo del pezzo. L'ultima fatica degli Alawar Games si inserisce direttamente sul percorso tracciato da titoli come The Tiny Bang Story, ovvero mischiare il gameplay abbastanza atipico degli hidden objects (generalmente titoli senza una trama ben definita, dove il ruolo del giocatore consiste nel trovare, in una schermata piena di oggetti, determinati elementi spesso nascosti in modi improbabili) con quello più classico delle avventure punta e clicca. Esplorando un'isola infestata, il giocatore dovrà da una parte risolvere sezioni incentrate prettamente sulla ricerca di vari oggetti, ottenendo alla fine di ogni sforzo un elemento fondamentale per proseguire nella propria avventura, dall'altra esplorare le ambientazioni attraverso una serie di schermate statiche (facilmente e velocemente navigabili cliccando su alcuni punti d'interesse evidenziati tramite indicatori grafici) risolvendo i puzzle che via via si presentano.

Il sonoro, spesso incalzante, purtroppo non si rivela quasi mai coerente con quanto il giocatore si trova a "vivere" sullo schermo del proprio PC: un motivetto pressante a poco serve se ripetuto continuamente per un arco di venti minuti, senza che vi sia alcuna possibilità di venire infastiditi dagli elementi ostili di turno come mostri o situazioni potenzialmente pericolose che costringerebbero alla ripetizione di un segmento di gioco. A questo problema, non grave di per sè, se ne aggiungono purtroppo altri: prima fra tutti, la mole eccessiva di aiuti messi a disposizione del giocatore. Cliccando sul punto interrogativo in basso a destra dello schermo, verremo letteralmente guidati fino all'oggetto necessario per progredire, senza alcuna limitazione nell'usufruire di questa possibilità. Durante la risoluzione dei puzzle è presente, inoltre, una barra temporale che, una volta riempita, permetterà di saltare totalmente l'enigma in questione. Come se ciò non bastasse, dal menu principale è possibile usufruire di una videosoluzione che lascia veramente poco alla capacità dell'utente finale ma, fortunatamente, sta al singolo decidere se utilizzare o meno tali opportunità.

Un'altra mancanza è da accompagnarsi, invece, alla tipologia stessa di gioco: il backtracking quasi estenuante. Ogni schermata dovrà essere visitata moltissime volte, e non sono pochi i casi nei quali dovrete correre da un estremo all'altro dell'isola, operazione fortunatamente veloce ed indolore. Le schermate riguardanti le sezioni hidden objects andranno affrontate anch'esse in diversi frangenti, a volte in modo paradossale (ad esempio, vi serve una scheda d'accesso? Anche se è il primo elemento che andrete a trovare, per ottenerla, quasi vittime di un impulso maniacale che vi "costringe" a riordinare tutto, dovrete scovare anche tutti gli altri oggetti elencati). Forse tale espediente è stato adoperato per innalzare la longevità del titolo che, purtroppo, si attesta su livelli bassini, dato che è completabile in circa quattro ore.

L'atmosfera generale, che dovrebbe virare sull'horror, non riesce a trasmettere alcuna sensazione "negativa" al giocatore, e anzi i vari fantasmi che si intravedono durante l'esplorazione strappano spesso una risata, se non altro perché, di fatto, sono "filmati" di persone reali inseriti di peso nel gioco. Paradossalmente però, Twisted Lands non è un cattivo titolo: per il tempo che dura, complice anche il prezzo al quale viene venduto, può offrire un buon intrattenimento, a patto però di passar sopra ad alcuni difettucci che, come spiegato, sono da attribuire più alla categoria di gioco stessa che ad una cattiva programmazione. Apprezzabile, anzi, lo sforzo di motivare la ricerca con una trama (curiosando in giro è possibile scovare vari documenti che, seppur non fondamentali, permettono di entrare più a fondo nella vicenda; inoltre, generalmente all'inizio e alla fine di ogni capitolo, sono presenti dei filmati prerenderizzati), che sicuramente rivela una bella sorpresa quando meno la si aspetta. È d'obbligo citare, in questo senso, il capitolo bonus, di una lunghezza non indifferente, che si trova all'interno della Collector's Edition italiana: superati, infatti, i cinque capitoli originali che compongono il titolo, si renderà disponibile quest'avventura opzionale, legata alla trama principale, che potrà essere completata nell'arco di un'ora, offrendo inoltre nuove ambientazioni originali.

In definitiva, se l'obiettivo degli Alawar era creare un titolo horror, possiamo dire che il bersaglio non è stato centrato; d'altro canto, se lo scopo era realizzare un gioco-passatempo, allora Twisted Lands è da annoverare all'interno di molte altre produzioni simili, che però tenderanno, quasi come un cibo fast-food, ad essere dimenticate dopo essere state affrontate.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Alawar Games
Publisher: Adventure Productions
Distributore: Blue Label Entertainment
Data Rilascio: 27/07/2011
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Casual Adventure
Grafica: 2D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista/7
Processore: 1 Ghz
RAM: 512 MB
Scheda Video: 128 MB
Hard Disk: 430 MB
Supporto: 1 CD
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