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Recensione

Forever Worlds

di Ivan Vailati  

il nostro voto
35
In breve

Jack Laser, questo è il vostro nome. Siete giunti nella foresta amazzonica per dare una mano alla vostra cara amica Nancy che ormai da giorni non riesce più ad avere notizie del padre, noto dottore e scienziato, giunto in questo posto sperduto alla ricerca dell’albero secolare della vita eterna. Le vostre peripezie vi porteranno ad affrontare pericoli, avversità, vagando attraverso le varie vite passate del professore fino a giungere in quella presente allo scopo di riuscire a portarlo a casa sano e salvo. Questa è la interessante trama che fa da sfondo a Forever Worlds, opera prima degli Hexagon Interactive pubblicata da Adventure Company e portata in Italia da Atari.

 

Recensione Completa del 10 Marzo 2005
Jack Laser, questo è il vostro nome. Siete giunti nella foresta amazzonica per dare una mano alla vostra cara amica Nancy che ormai da giorni non riesce più ad avere notizie del padre, noto dottore e scienziato, giunto in questo posto sperduto alla ricerca dell’albero secolare della vita eterna.

Le vostre peripezie vi porteranno ad affrontare pericoli, avversità, vagando attraverso le varie vite passate del professore fino a giungere in quella presente allo scopo di riuscire a portarlo a casa sano e salvo. Questa è la interessante trama che fa da sfondo a Forever Worlds, opera prima degli Hexagon Interactive pubblicata da Adventure Company e portata in Italia da Atari. Ma andiamo a vedere in dettaglio cosa ci aspetta in questa nuova produzione.

Dopo aver concluso il gioco, non posso che dare un giudizio pienamente insufficiente dal punto di vista grafico: sembra di essere tornati indietro di almeno tre o quattro anni, gli ambienti sono molto spogli, ripetitivi (vedi la giungla e il deserto di pietre), noiosi e senza quel briciolo di fantasia e carattere che in questo tipo di giochi serve sempre. Pensate che perfino la schermata delle opzioni è quanto di più scarno si possa trovare in circolazione: potete salvare, caricare, tornare al gioco, uscire, cancellare una partita attraverso dei pulsanti color verde orribili, senza contare che non è possibile settare in alcun modo la risoluzione o il sonoro. Insomma ci si deve accontentare di quello che si ha e via.

L’interfaccia è quanto di più scomodo abbia mai potuto provare: partendo dal presupposto che il gioco usa la tipica visuale in soggettiva a 360°, quello che non riesco a capire è perché ogni volta che avremo la necessità di muovere lo sguardo si debba sempre tenere premuto il pulsante del mouse. Mah.. E questo non è tutto! Se pensate che quando ci si deve girare in una direzione il cursore sullo schermo va a sbattere contro il bordo (nella stessa direzione) costringendomi a fermarmi e a rimetterlo al centro, potete ben capire le mie perplessità.

Ma se i problemi si fermassero qui, si potrebbe anche chiudere un occhio. Purtroppo anche l’uso degli oggetti è terribile. Per prima cosa per entrare nell’inventario dovrete cliccare sopra l’occhio in basso a destra. Vi appariranno gli oggetti che possedete: mettiamo il caso che dovete prenderne uno per usarlo, la sequenza da fare sarebbe questa: passare sopra con il cursore all’oggetto per fare apparire l’immagine ingrandita, cliccare e poi andare sull’immagine grande, cliccarci sopra un'altra volta per prenderla e portarla sopra l’occhio, cliccare ancora un'altra volta e finalmente potrete usarlo (non sto scherzando) Ma… attenzione, se sbagliate dovete rientrare nell’inventario e ripetere la sequenza daccapo! Noia allo stato puro.

Durante il gioco ho avuto anche delle grosse difficoltà negli spostamenti, non è cosa rara che durante il vostro pellegrinare vi capiti di perdervi senza capirne il motivo. Il tutto è spiegabile in poche parole: poniamo il caso (capita abbastanza spesso) che state uscendo da un villaggio, potreste pensare di essere girato con lo sguardo rivolto verso la giungla ed invece ci si ritrova inspiegabilmente girato di nuovo dalla parte dell’entrata del villaggio! E questo succede anche mentre vi state muovendo all’interno della vegetazione o nel deserto di pietra. Non vi dico quante volte sono tornato indietro senza capirne il motivo e non vi dico quante volte mi sono ritrovato con lo sguardo rivolto verso un muro o altro.

Comunque sia, a mio parere i programmatori sarebbero da fucilare per la loro mancanza di attenzione.

Altra cosa discutibile e che non ho capito è la mancanza totale di sottotitoli in italiano: le uniche frasi che sono state tradotte riguardano alcune zone che è possibile esaminare e dove il nostro personaggio ci mette al corrente dei suoi pensieri. Il resto rimane tutto in inglese, nonostante il gioco sia in vendita in italiano. Una sorta di mix che non serve assolutamente a nulla: tanto valeva lasciare la lingua originale.
Dialoghi nel gioco ce ne sono proprio pochi: al limite potrete star lì fermi ad intrattenere una discussione con qualche animale (!!!) e con una specie di ectoplasmi (??!). Ovviamente in inglese,sia chiaro. Gli effetti sonori sono di bassa qualità, noiosissimi e ripetitivi, si salva solo il doppiaggio in inglese e le voci degli animali molto carine e ben caratterizzate.
I filmati usano la tecnologia DivX, ce ne sono una buona quantità ma con molti alti e bassi: belli in particolare quelli degli animali (il Condor gigante, la Lucertola ecc., ecc.).

Gli enigmi che dovete affrontare saranno di vario genere, dall’utilizzo di alcuni strani macchinari, alla ricerca di qualche codice da inserire o, come al solito, all’uso degli oggetti all’interno delle locazioni. Se c’è qualcosa di positivo da poter dire a favore di Forever World è che comunque è un titolo che si lascia giocare, non ci sono delle difficoltà particolarmente grandi o insormontabili: l’unico difetto (enorme, tra l’altro) di cui devo mettervi al corrente è la sensazione continua di non sapere cosa fare o il perché dovete farlo. Tante, tantissime cose non vengono spiegate e ci si ritrova ad affrontare enigmi senza capirne il perché o il per come.

Un’altra cosa strana riguarda gli oggetti da raccogliere: come è possibile trovare dei pasticcini in piena giungla o su un vulcano? Come è possibile usare un oggetto sul cielo? Perché devo farmi aiutare dagli animali per prenderne altri? Perché devo interagire con un oggetto lontano per utilizzare qualcosa? Tutte domande che non avranno risposta grazie al non sense che permea tutto il gioco, quindi non ci resta che proseguire, risolvere un altro enigma e proseguire fino a che non si giunge alla fine, tanto agognata e auspicata dal povero giocatore.
Menzione finale per la longevità che si assesta sulle 8-10 ore.

É veramente un peccato, perché l'idea che sta alla base di Forever Worlds è veramente interessante (i viaggi nelle epoche, seguire le varie vite passate del professore ecc.), ma è purtroppo vanificata da una realizzazione tecnica scadente e da una sceneggiatura che fa acqua da tutte le parti. Senza contare, ovviamente, i mille difetti che infestano tutte le aree del gioco.
Consigliato solo per chi è in SERIA crisi di astinenza.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Hexagon Interactive
Distributore: Atari
Data Rilascio: Q2 2004
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 400 Mhz
RAM: 64 MB
Scheda Video: 64 MB
Hard Disk: 1 GB
Supporto: 2 CD
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