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Recensione

The Exchange Student Ep.1 - First Day In Sweden

di Carlo De Rensis  

il nostro voto
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In breve

Nel primo episodio di questa serie il Casanova italiano Emilio è stanco di essere rifiutato dalle connazionali. Così decide di partecipare a un programma di studio all'estero, e finisce in Svezia. I suoi genitori non sono d'accordo con la scelta, ma Emilio è sicuro che a 22 anni compiuti è ormai pronto per andare incontro all'avventura e all'amore! L'anno seguente è stato rilasciato il secondo episodio, Point Club.

 

Recensione Completa del 01 Settembre 2006
Personaggio polivalente se ce n'è uno, Dimitris Manos è senza dubbio più conosciuto nel mondo delle avventure per il suo lavoro editoriale, prima sul magazine online “The Inventory†e poi come ideatore del portale Adventure Europe. Da qualche anno, però, il buon Dimitris si era impegnato nella realizzazione di un'avventura grafica per telefoni cellulari: purtroppo il progetto non andò a buon fine, ma è stato ripescato sfruttando il quanto mai moderno sistema di distribuzione episodica. Il tempo di formare un team (Pan Metron Ariston) ed ecco arrivare il primo episodio che ci accingiamo a recensire. Il gioco si intitola First Day In Sweden ed è una sorta di pilot dell'intera storia, in vendita sul sito ufficiale per 10 Euro. Vale la pena investire questi soldi?

The Exchange Student è la storia di Emilio Carboni, giovane ventiduenne fiorentino, molto sfortunato con le ragazze tanto da non aver mai avuto una fidanzata. Un giorno, un suo amico torna da un programma di studio all'estero esaltando la bellezza dell'esperienza e..... delle ragazze svedesi. Emilio non riesce a resistere e si iscrive al programma Erasmus non certo con l'obiettivo di studiare... ora non resta che conquistare più donne possibili!! Una sorta di Leisure Suit Larry all'italiana, insomma.

Emilio è il tipico mammone italiano visto dall'estero: tutta apparenza e poca sostanza, il cui interesse primario è far colpo sulle donne col suo look alla moda (?) e stravagante. Anche la sua casa, i suoi genitori e i suoi modi di fare sono tutto un prendere in giro la nostra cultura: questo dovrebbe offenderci, probabilmente, ma..... non è così! Perché noi italiani alla fine ridiamo sopra ai nostri atavici difetti e questo gioco sa rendere queste situazioni in modo davvero divertente. Gli altri personaggi (soprattutto il padre – mafioso, of course - di Emilio) sono molto simpatici e rispondono a pieno a quello che ci si aspetterebbe da loro.

Dal punto di vista grafico, TES è una tipica avventura in 2D come quelle dei vecchi tempi. I background e i disegni dei personaggi sono assolutamente di buon livello, tanto è vero che la grafica è realizzata dall'ex Lucas Bill Eaken (non proprio l'ultimo arrivato, insomma). I disegni sono molto fumettosi e in stile cartoon: ricordano molto da vicino Day of The Tentacle e c'è un certo stile surreale e grottesco che non guasta assolutamente. Le animazioni sono decenti (anche queste ricordano da vicino il mitico DOTT), così come le transizioni da una schermata all'altra. Per essere un'avventura a basso/bassissimo budget, c'è da dire che non ci si può lamentare di come si presenta al pubblico. I video non esistono, integrati nella grafica di gioco (alla fine sono solo dialoghi). La regia è praticamente formata completamente da camere statiche, quindi poche sorprese su questo fronte: anche nei dialoghi non c'è molta attenzione a primi piani e via dicendo, ma c'era d'aspettarselo.

Il sonoro è uno dei lati più positivi di questa produzione, soprattutto per quanto riguarda il doppiaggio: l'accento dei vari personaggi di lingua non inglese è volutamente accentuata, mentre nella parte di Emilio è stato ingaggiato il caratterista John Bell, vero asso nel rendere caricaturale il nostro protagonista. Per il resto, le musiche sono simpatiche e i suoni di sottofondo assolutamente indistinguibili. Non è certo un gioco di atmosfera, quindi si può essere sicuramente soddisfatti di quanto visto. Simpatici i dialoghi, che vi strapperanno più di qualche sorriso, con una sceneggiatura molto leggera, da sit-com americana (quelle con le risatine finte sotto, tanto per intenderci), ricca di citazioni sparse un po' ovunque.

Una volta scaricato il gioco, potrete subito familiarizzare con le poche opzioni a disposizione... come? Non ci sono opzioni?? Esatto, nulla di nulla, se non la possibilità di impostare i sottotitoli. D'altra parte la grafica essendo in 2D ha risoluzione fissa e non modificabile, e non ha nessun tipo di effetti particolari: forse poteva essere gradita la facoltà di modificare il volume delle voci rispetto ai suoni ambientali, ma tant'è. L'interfaccia del gioco ha il curioso nome di A.M.O.R.E e ricorda molto da vicino quella del classico Curse of Monkey Island. Cliccando col tasto sinistro del mouse su un hot-spot compariranno una serie di possibili azioni (prendi, parla, esamina) e potrete ben sbizzarrirvi con l'ambiente circostante, a dire la verità un po' spoglio di cose da esaminare. L'inventario fa la sua comparsa nella parte alta dello schermo quando ci si avvicina ed è molto comodo da utilizzare: non si possono però combinare due oggetti insieme, ma solo usare qualcosa con l'ambiente circostante. A fianco dell'inventario due icone, per rientrare al menù principale (e quindi salvare-caricare ecc.) e per richiedere dei suggerimenti.. scommettiamo che non li userete?

Eh si, qui arriviamo al problema principale del gioco: The Exchange Student Ep.1 è veramente molto facile e – peggio del peggio – a un giocatore capace non dura più di un'ora di gioco, volendo esagerare. Gli enigmi presente nelle tre – dicesi tre – aree di gioco sono anche carini, seppure molto semplici (tutti rigorosamente basati sull'utilizzo dell'inventario) e col solito senso di dejavù che sempre più stesso colpisce noi appassionati. Ma il problema sta come detto nella brevità e facilità del gioco: non c'è pixel-hunting, non vi potete bloccare neanche se lo fate apposta, e il tutto non vi prenderà che un'oretta del vostro tempo. Fortunatamente non ci sono bug e il gioco ha un motore molto leggero e fluido.

Insomma, vale la pena sborsare 10 euri per questo primo episodio di The Exchange Student? In linea generale, direi di no, perché nonostante i suoi indubbi lati positivi (bella grafica 2D, buon doppiaggio, humour divertente) l'esperienza di gioco è davvero troppo limitante non assicurando né una sfida per la pochezza negli enigmi né una trama particolarmente curata perché ben presto sarà troncata quando meno ce lo si aspetta. Però se si deve credere a quello che dicono gli sviluppatori, e cioè che i prossimi episodi avranno una durata media di 5-6 ore, si potrebbe anche concedere il beneficio del dubbio e “finanziare†questo esperimento. Il sottoscritto fa parte di questo secondo gruppo, ad ogni modo, e questa “scelta†giustifica il voto assegnato al gioco. In ogni caso consiglio vivamente di scaricare la demo e poi di prendere in considerazione anche l'acquisto tenendo però ben presente quanto scritto nella recensione.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Pan Metron Ariston
Data Rilascio: Q3 2006
Piattaforma: MAC, PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Commedia
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 350 Mhz
RAM: 128 MB
Supporto: Online Download
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