Recensione
Doctor Who - Ep. 3: Tardis
il nostro voto
45
In breve
Il Doctor Who con la sua macchina del tempo, Tardis, durante uno dei viaggi temporali incappa in un vortice spazio-temporale, rimanendo bloccato all’interno. Spetterà quindi ad Amy salvare il Doctor Who o lasciarlo intrappolato nel vuoto per sempre...
Recensione Completa del 18 Ottobre 2010
Neanche il tempo di leggere
la notizia dell’approdo del Doctor Who sulle console Nintendo, che già ci ritroviamo ad analizzare il terzo episodio della serie in versione PC.
Questa volta il nostro eroe si dovrà confrontare con i problemi relativi ai viaggi nel tempo. Il Tardis (la macchina utilizzata per i viaggi temporali), incappa in un vortice spazio-tempo e ne rimane bloccata all’interno con tutte le (disastrose) conseguenze del caso. Spetta ad Amy e al dottor Who risolvere questo grave problema.
La speranza di avere a che fare con una puntata maggiormente originale rispetto alle precedenti è stata prontamente delusa. Tutto l’episodio è ambientato nel Tardis, che si compone di due sole location: la sala di controllo con la console e lo studio del dottore. Da un lato non avremo più la sensazione “plasticosa” che si notava negli ambienti esterni, ma dall’altro avremo il problema di gestire gli enigmi girovagando solamente per due locazioni, con il risultato di una longevità ben al di sotto della media. Questo terzo episodio, infatti, è completabile in sole due ore.
L’interfaccia non è cambiata di una virgola rispetto a quanto già visto, la gestione di personaggi è la medesima e anche gli oggetti vengono manipolati come nelle puntate precedenti. Le uniche novità , che comunque sono marginali, riguardano la ricerca delle carte bonus (questa volta presenti solo nel primo atto) e l’introduzione di un quiz basato sulla serie televisiva. Quest’ultimo elemento è la prova definitiva che lo scopo di questi adventure è semplicemente quello di pubblicizzare la serie TV. Un vero peccato, perché i viaggi nel tempo sono un punto di partenza molto interessante per creare una bella avventura e sicuramente dei bei giochi avrebbero fatto da traino in modo migliore al telefilm.
A parte il quiz, il resto degli enigmi lo si conosce già : anche questa volta avremo a che fare con il puzzle del collegamento dei cavi (e siamo a tre…) e con il labirinto delle palline (anche questo già visto, ma per fortuna solo nel secondo episodio). Il resto è lasciato all’utilizzo della console del Tardis e all’esplorazione dello studio del dottore, che sarà un “ripostiglio d’informazioni” per affrontare la sezione a quiz nel modo migliore.
Il comparto sonoro è rimasto invariato su tutta la linea: effetti ambientali praticamente inesistenti e main theme del telefilm a fare da sottofondo musicale. Il doppiaggio e i sottotitoli sono sempre e solo in lingua inglese, ma il lessico utilizzato non è complicato e il gioco è usufruibile anche da chi mastica poco la lingua d’Albione.
Il colpo di scena nel secondo atto, con l’introduzione dell’entità di energia (che fa un’apparizione breve e fugace) non basta a salvare questo terzo capitolo dal baratro: niente originalità , nessuna novità di rilievo, longevità pressoché nulla e mancanza di idee fanno sprofondare il gioco inesorabilmente. A nulla serve il finale (finalmente) un pochino interessante, se non a farci sperare che questa saga episodica si risollevi finalmente nell’ultimo capitolo.