Tale of a Hero - Il Destino di un Eroe vi calerà nei panni del giovane Olaf, figlio di Halvard, il famoso guerriero e signore delle Eagle Mountains. Il ragazzo, ormai orfano, dovrà avventurarsi attraverso le lande del regno di Aldiara per scovare il gigante di ghiaccio Krugell e farlo ripiombare nel sonno millenario da cui si è destato, salvando così la principessa rapita dalla spaventosa creatura. Ad accompagnare Olaf nella sua missione ci penseranno i bizzarri personaggi che popolano le terre di Aldiara: Nautisani (gli uomini-pesce del mondo sommerso), Divian (i folletti blu delle terre ghiacciate), troll, kraken, giganti, titani, creature di fango e tanti altri. Tomi polverosi, manufatti magici, ingredienti naturali, strani feticci e tonnellate di altri oggetti da raccogliere e combinare riempiranno le capienti tasche di Olaf, come da migliore tradizione delle più grandi avventure fantasy del passato.
Ah, i bei tempi andati degli eroi! I troll, le maledizioni, i feroci titani!
Quante insidie!
Mettete il caso di dover cacciare un pericoloso gigante di pietra che assilla il vostro tranquillo paesino. Aggiungete di dover trovar lavoro ad un fumoso spiritello stressato. E il pericolosissimo gigante di ghiaccio che si è risvegliato dal sonno millenario e minaccia una principessa che conoscete sin dall'infanzia? Sconcertante? No, signori miei. Questa, dettaglio più, dettaglio meno, è semplicemente la vita di ogni buon eroe degno di rispetto. Aggiungete un'assillante fidanzata, un suocero chiacchierone, una balena parlante ed altre stramberie ed ecco a voi la vita di Olaf, il protagonista di
Tale of a Hero – Il Destino di un Eroe.
Gli spunti forniti inquadrano la scelta di Future Games nei binari della classica avventura grafica di stampo fantasy, sapientemente shakerata con il gusto della battuta e dell'ironia nei confronti del genere di riferimento. Olaf, figlio di un grande eroe del passato morto da tempo, è un pescatore della terra di Aldiara. Oltre al mercato ittico, il nostro ha seguito gli insegnamenti paterni ed è un discreto eroe dei suoi tempi. Ma in realtà , il ragazzo ha un cuore d'oro e odia la violenza: difficile quando si ha a che fare con mostri sanguinari e assassini. A questo punto, una scelta che nel mondo della letteratura, del cinema (e videoludico, of course) è stata più volte bazzicata: la strada dell'abbassamento della “tensione narrativa†grazie allo strumento dell'ironia, non solo nelle battute dell'acuto Olaf, ma anche nella caratterizzazioni di tutto l'universo di
Tale of a Hero.
Ed è proprio su questo terreno che il titolo gioca la sua carta migliore.
L'aspetto tecnico, d'altro canto, è decisamente basilare. Un menu alquanto spartano ci permetterà di scegliere il livello di dettaglio desiderato, il volume di gioco o la presenza di sottotitoli (decisamente utili se non masticate l'inglese, dato che il gioco è doppiato nella lingua di Albione).
Dopo un breve filmato introduttivo, vi ritroverete in una buia caverna e inizierete il vostro girovagare per Aldiara. Si è detto della “classicità †del titolo: il gioco è in terza persona (tranne quando esaminerete da vicino quell'angolo della grotta, piuttosto che questo pannello nascosto). Altrettanto classica sarà la ricerca degli oggetti indispensabili per la risoluzione dei tantissimi enigmi che vi ritroverete ad affrontare. A questo proposito, un lato positivo e uno meno. Prima la notiza buona o quella cattiva? Vada per la seconda: alcuni oggetti sono davvero difficili da scovare sugli sfondi bidimensionali e il pixel hunting, in queste situazioni, è in agguato. Interessante, invece, la scelta di non rendere inverosimile l'inventario a vostra disposizione. Dato che non possedete le leggendarie tasche di Eta Beta, Olaf fisserà nell'inventario l'idea di un oggetto troppo pesante o ingombrante che tornerete a prendere quando vi sarà utile. Piacevole spunto.
Si era detto dei fondali: si tratta di sfondi bidimensionali ad alta definizione. Menzione d'onore per le ambientazioni delle profondità marine e per le nebbiose paludi. Lo stesso non si può dire per la realizzazione tecnica dei personaggi. La scelta di modelli in 3D in game non ha buoni risultati (vedere Olaf che sistema un secchio ricorda una celebre pubblicità che parlava di prevenzione dei colpi della strega). Un pochino meglio i filmati di intermezzo, non spettacolari, ma neanche da buttare.
Abbiamo parlato di oggetti da sistemare: passiamo alla “cicciaâ€: gli enigmi. Tanti e abbastanza diversificati per difficoltà . Usare la logica permetterà ai più e meno appassionati del genere di togliersi delle belle soddisfazioni, soprattutto nei casi in cui sarete chiamati a combinare oggetti. Intendiamoci, la difficoltà del tutto è molto variegata e, se in alcuni casi avrete vita facile nel risolvere i problemi che vi si pareranno dinanzi, in altri troverete pane per i vostri denti.
Il comparto audio non raggiunge picchi elevati. Discreti i temi musicali o gli effetti sonori, spenderemo qualche parolina in più per il doppiaggio.
Tale of a Hero – Il Destino di un Eroe, abbiamo detto, è doppiato in inglese e solo sottotitolato in italiano. Il che non sempre è un male (ho ancora gli incubi per alcune scelte “poco fortunate†di titoli doppiati in italiano). Nel nostro caso, troveremo alcuni doppiatori ispirati (Olaf ha una voce abbastanza interessante, con il giusto distacco ironico), altri decisamente poco convincenti.
Questo della voce è uno spunto interessante per un alcune rapidissime valutazioni sul protagonista. Olaf appartiene alla scuola dell'antieroe per eccellenza. Il suo essere da un lato consapevole del proprio ruolo e dall'altro la svogliatezza e il rifiuto della violenza, lo rendono chiaramente un seguace inconsapevole dello Stobbart di Broken Sword e, in misura minore, del Guybrush di Monkey Island. Il meccanismo avrebbe potuto schiacciarlo. Il ragazzino invece non se la cava male, sorretto da una soluzione narrativa soddisfacente che renderà piacevoli anche i personaggi secondari. E lo humour che tira in ballo i cliché fantasy, ironizzando sullo spiritello maledetto in cerca di migliore occupazione, o sulla fidanzatina gelosa della principessa in pericolo, risulta essere gradevole e mai banale.
Tirando le somme, dunque,
Tale of a Hero – Il Destino di un Eroe supera le ristrettezze tecniche con buoni spunti. Di certo, mentre accompagnerete Olaf non vi brilleranno gli occhi, graficamente parlando, ma avvertirete la soddisfazione per un'avventura grafica ben sviluppata dal punto di vista narrativo ed il piacere per la soluzione di un enigma ben architettato.