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Recensione

Strong Bad - Episode 1: Homestar Ruiner

di Lorenzo Fantoni  

il nostro voto
75
il vostro voto (2 votanti)
79
In breve

Nuova serie episodica dei Telltale Games, basata sul celebre cartoon americano Strong Bad.

 

Recensione Completa del 17 Settembre 2008
Spesso non basta seminare un gioco di citazioni retrò, strizzatine d’occhio al mondo di oggi, voci buffe, personaggi e dialoghi sopra le righe. Il rischio è quello di creare un ambiente troppo “aggressivo”, eccessivo, come un commerciante che ti assilla per farti comprare qualcosa che forse non vuoi.

Questa è la prima impressione che potreste provare giocando a Strong Bad's Cool Game For Attractive People: Homestar Ruiner, avventura grafica dal titolo lunghissimo dietro cui si cela il primo di cinque capitoli della nuova fatica di Telltale Games. La software house statunitense, dopo essere andata sul sicuro con Sam & Max, si trova ora ad esplorare l’universo di Homestar Runner, un webcomic che vanta migliaia di seguaci in giro per la rete (sebbene da noi non goda di un vasto seguito).

La serie narra le vicende di uno strampalato gruppo di personaggi, tutti dotati di voci estremamente fastidiose, che alternano parodie a nonsense, battute cattivissime a luoghi comuni dell'epoca videoludica; il tutto in una girandola di situazioni assurde. Protagonista del gioco è Strong Bad, un lottatore di wrestling, con tanto di maschera di ordinanza, che passa le proprie giornate consultando email, giocando ad un’imitazione dell’Atari, disegnando fumetti e tormentando goffamente chi lo circonda.
Scopo dell’avventura è rovinare al nostro acerrimo amico/nemico Homester Ruiner, uno sportivo senza braccia e con evidenti difetti di pronuncia, la sua trionfale ed annunciata vittoria nell’assurda competizione "The race to the end of the race", e magari insidiare anche Marzipan, la sua fidanzata. Ovviamente ogni nostro tentativo è destinato a rivoltarsi contro Strong Bad, con effetti molto esilaranti.

Trattandosi di un'avventura grafica “classica” non c’è da aspettarsi un gameplay rivoluzionario. Normalmente si alterneranno le due fasi tipiche di ogni avventura punta e clicca: “ho un sacco di spazzatura nell’inventario e devo capire come usarla” e “devo prendere la cosa X ma non so come fare”. Niente che un esperto giocatore non possa risolvere ad occhi chiusi. Una grossa pecca da segnalare nelle meccaniche di gioco è che il vostro personaggio sembra saperne più di voi. La conseguenza diretta è che con il procedere dell’avventura, accumulando oggetti, vi ritroverete a compiere delle azioni solo perché è l’unica cosa che potete fare; osservare qualcosa che sembra importante e compiere azioni cruciali spesso non presuppone alcun percorso logico, e solo dopo aver fatto qualcosa ne capirete il perché. Questa mancanza di un “senso” è veramente frustrante, soprattutto nella prima mezz’ora quando ancora c’è da capire chi siamo e cosa dobbiamo fare, mentre ci stiamo ancora orientando nel mondo di Strongbad. Inoltre dopo qualche ora di gioco si ha l’impressione che i puzzle da affrontare siano solo un pretesto per collegare tra loro le varie scenette comiche, finendo col chiedersi se stiamo giocando ad una avventura grafica o semplicemente guardando un cartone in flash. Questa sensazione è rinforzata dallo stile grafico del gioco, i Telltale infatti hanno deciso di ricreare perfettamente l’atmosfera di un cartone flash con la sola aggiunta della terza dimensione; scelta senza dubbio originale, anche se c’è il rischio che il grande pubblico non apprezzi e reputi Strongbad un giochino da poco.

Un requisito non da poco per apprezzare a pieno Strongbad è una conoscenza della lingua inglese che vada ben oltre il livello base, spaziando dallo slang agli insulti coloriti. Non dimentichiamo infatti che siamo di fronte ad una serie costellata di riferimenti, o sarebbe meglio dire parodie, a gruppi musicali, fumetti e videogiochi d'annata, oltre che alla cultura popolare americana.

Un titolo consigliato a chi cerca quattro risate cattive, farcite di nostalgia degli anni ’90. Telltale ha tra le mani il potenziale per un’ottima serie, ma è ancora lontana dall’averlo sfruttato: tutto sommato questo primo episodio è essenzialmente un filmato flash a cui è stato incollato qualche enigma alla rinfusa. Nei prossimi capitoli Telltale dovrà guidare in maniera diversa il giocatore e dimostrare che giocare ad un cartone animato e meglio che guardarne uno.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Telltale Games
Publisher: Telltale Games
Distributore: Telltale Games
Data Rilascio: 11/08/2008
Piattaforma: MAC, WII, PC, PS3
Caratteristiche
Genere: Cartoon/Commedia
Grafica: 3D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Joypad
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
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Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista
Processore: 1,5 Ghz
RAM: 256 MB
Scheda Video: compatibile DirectX 9
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