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Recensione

Carol Reed Mistery Ep. 7: Blue Madonna

di Ivan Vailati  

il nostro voto
62
In breve

In questa settima avventura Carol sarà alle prese con il misterioso omicidio di Christina Falk. La ragazza, proprio il giorno prima di morire, aveva chiamato l'investigatrice in cerca di aiuto. Nonostante i pochi indizi a disposizione Carol cercherà di scoprire il mistero che si cela dietro alla morte della ragazza.

 

Recensione Completa del 22 Gennaio 2011
La serie di Carol Reed è ormai un appuntamento fisso annuale al quale non si deve proprio mancare. Tutto è iniziato nel dicembre 2004, con il primo episodio dal titolo Remedy, apparso sui nostri monitor insieme a tante altre avventure che sfruttavano la medesima grafica composta da fotografie statiche. Con il passare del tempo e con i miglioramenti apportati di volta in volta, la saga è sempre stata una delle più apprezzate, fino a diventare la più longeva e fortunata tra quelle di questo tipo. Purtroppo, a dirla tutta, gli ultimi episodi si sono rivelati delle piccole delusioni, anche perché i difetti di anzianità di volta in volta si stanno facendo sentire sempre di più.

Sono ormai passati sei anni da quando Carol si è trasferita in Svezia e ha aperto la sua agenzia investigativa. Questa volta la nostra detective in gonnella se la dovrà vedere con l’omicidio di Christina Falk, un’artista molto conosciuta. Il giorno prima di morire, la ragazza aveva avvisato Carol al telefono dei suoi timori riguardo a qualcosa di non specificato. Di cosa voleva parlare Christina e cosa è veramente successo il giorno dell’omicidio? Toccherà a noi scoprirlo.

Rispetto al passato, graficamente non ci sono stati proprio miglioramenti, purtroppo. È dalla seconda avventura (Hope Springs Eternal) che le fotografie sono fisse alla vetusta risoluzione di 1024x768 pixel. Anche questa volta le attese sono rimaste deluse e, come per tutti gli episodi precedenti, le migliorie apportate risultano essere marginali e di poco conto: è stato apportato un restyling al menu dei dialoghi, che ora esteticamente danno più soddisfazione, grazie a un taccuino migliorato, a caratteri più belli e leggibili e al cursore maggiormente curato, che ora presenta una simpatica faccina. Un'altra novità è l’utilizzo minore dell’effetto acquerello nelle fotografie. Per chi non lo sapesse, questo era uno dei marchi di fabbrica che ha decretato il successo dei primi episodi della serie.

L’interfaccia non ha subito cambiamenti rispetto al passato e, se non sapete come muovervi durante l’avventura, ci sarà un apposito tutorial che vi permetterà di comprendere le meccaniche del gioco. Comunque sia, il tasto destro del mouse serve solo per entrare nel menù, mentre tutto il resto è destinato al tasto sinistro, che fa praticamente tutto “l’impossibileâ€, modificandosi nell’icona necessaria al momento. L’inventario a scomparsa è situato nella parte superiore dello schermo.

Questa volta lo devo ammettere, gli enigmi sono molto interessanti e soprattutto non sono completamente slegati dalla trama come in precedenza. In qualche occasione succede di trovarsi spaesati, ma in generale si prova soddisfazione nell’affrontarli, giacché si sono rivelati coerenti e mai “messi a casaccioâ€. Tra l’altro sono quasi tutti basati sul semplice utilizzo degli oggetti e sull’apertura di qualche scatola o meccanismo. L’interazione con l’ambiente è rimasta scarsa, ma non c’era da aspettarsi niente di diverso, vista la natura esplorativa che ha sempre contraddistinto il titolo in questione. Nei grandi edifici o ambienti, dobbiamo guardare, girare, curiosare dappertutto, fino a quando non troviamo la zona attiva che ci serve per proseguire o per raccogliere un determinato oggetto. Nella precedente recensione, avevo criticato l’impossibilità di trovare nuove zone di interesse nella città di Norrköping. In Blue Madonna tutto si basa non solo su qualche edificio o casa da visitare, ma anche su chiese, musei e resti d’interesse storico. Nel caso in cui il gioco di per sé non stimola, ci si può almeno acculturare sulla storia della Svezia!

Il comparto sonoro mischia vecchie melodie già sentite ad altre nuove un poco più stimolanti, insieme ad altre riviste e reinterpretate. Il doppiaggio e i sottotitoli, rigorosamente tutti in Inglese, sono perfetti e chiari.

Nonostante la difficoltà degli enigmi non sia così elevata e la longevità si fermi a non più di 7-8 ore, è stata mantenuta la sezione degli aiuti, situata in un taccuino in alto a destra dello schermo. Una tentazione sempre troppo forte per chi rimane bloccato, un poco di sfida ci vuole sempre, no?

Giunti alle considerazioni finali, nonostante non ci siano i miglioramenti sperati nella parte tecnica, Blue Madonna si salva e prende una sufficienza piena, grazie a una storia intrigante e a degli enigmi ben integrati nel contesto narrativo. Le poche novità inserite non riescono a fare la differenza, ma sono pur sempre qualcosa. Ci vogliono idee nuove e coraggio per osare, non ci resta che aspettare e sperare.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: MDNA Games
Data Rilascio: Q1 2011
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Giallo/Thriller
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
Ricerche
Sito internet
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP/Vista
Processore: 1 Ghz
RAM: 128 MB
Scheda Video: 16 MB
Hard Disk: 800 MB
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