La potente Caterina de' Medici è caduta vittima di una maledizione e solo una persona può curarla: il suo medico/astrologo Michel de Nostredame, più noto come Nostradamus. Ma l'anziano saggio ormai è troppo vecchio per intraprendere questa missione e decide di inviare al proprio posto sua figlia Madeleine. Purtroppo i pregiudizi dell'epoca non consentono alla ragazza di essere riconosciuta come degna sostituta del suo celebre padre, quindi decide di travestirsi da suo fratello Cèsar. Il giocatore, alternandosi nei panni di Madeleine e di suo fratello, sarà quindi chiamato a risolvere il mistero, superando enigmi e approntando indagini medico-scientifiche che lo condurranno lungo un vero e proprio cammino iniziatico.
Non si può certo dire che i Kheops Studio stiano tutto il tempo con le mani in mano: è passato poco, pochissimo dall’uscita di Cleopatra (complici anche le curiose dinamiche di pubblicazione) e siamo qua a recensire un altro gioco dei nostri iperattivi sviluppatori. Questa volta, la nostra avventura intelligente (mi piace chiamare così questo tipo di giochi) ci porterà nell’anno 1500. La potente Caterina de' Medici è caduta vittima di una maledizione e solo una persona può curarla: il suo medico/astrologo Michel de Nostredame, meglio noto come Nostradamus. Ma l'anziano saggio ormai è troppo vecchio per intraprendere questa missione e decide di inviare al posto suo, sua figlia Madeleine. Sarete quindi chiamati a risolvere il mistero, superando enigmi e approntando indagini medico scientifiche che vi condurranno lungo un vero e proprio cammino iniziatico.
È un peccato notare come, ancora una volta, dal punto di vista tecnico, non ci sono miglioramenti: ormai sono già 3 o 4 le avventure di questo stampo che sfruttano lo stesso motore grafico, che purtroppo, sta mostrando un po’ il suo tempo: sia chiaro, le locazioni, tutte in risoluzione 1024 x 768, sono molto belle e ricreate bene, come le ambientazioni che ben rispecchiano il sedicesimo secolo. Anche le animazioni non sono mutate, il fuoco, i personaggi, tutto è abbastanza curato. Purtroppo è certo che si sente aria di vecchio e si prova il bisogno di un vero cambiamento: se poi pensate che molte locazioni sono esageratamente simili a Secret of Da Vinci, con cui Nostradamus condivide molta atmosfera, potete capire il mio rammarico.
La prima schermata vi metterà di fronte ad un macchinario che simula il nostro sistema solare: ogni pianeta avrà a destra una voce che potrete selezionare, potete iniziare, caricare, uscire da una partita, vedere i crediti e selezionare le opzioni. All’interno di queste ultime potete attivare i sottotitoli, regolare la velocità del mouse, la luminosità , il sonoro e le informazioni durante l’avventura. L’interfaccia in generale non è cambiata: tralasciando le solite icone che ormai si conoscono a mena dito come gli ingranaggi per usare, la mano per prendere e così via ci sono delle novità che riguardano delle icone particolari: queste raffigurano delle frecce che indicano una delle quattro direzioni possibili: quando queste appariranno vuol dire che oltre a premere il pulsante apposito del mouse lo dovrete anche muovere in quella direzione per attivarne l’uso. Poniamo come esempio l’avere una leva vicino a un pozzo: tenete premuto il pulsante del mouse e muovetelo verso l’alto per far girare la leva e salire il secchio, comunque è più facile a farsi che a dirsi.
L’inventario anche se graficamente diverso, avrà le solite funzioni ormai straconosciute: il nuovo si trova sulla parte sinistra, quando parlerete per la prima volta con Nostradamus, avrete in regalo una trousse, all’interno di questa ci saranno degli oggetti che verranno posizionati per l’appunto nella parte sinistra dell’inventario, da ora in avanti li potrete usare sugli oggetti nel caso ce ne fosse bisogno, oppure sui documenti che raccoglierete, sugli enigmi che dovete risolvere nel taccuino o ancora sui cadaveri che troverete sulla vostra strada……. proprio così, sarete chiamati anche a investigare sulle strane morti in vero e proprio stile C.S.I. del sedicesimo secolo. In alto a destra è raffigurato il vostro personaggio, lo potrete gestire a piacimento anche usandoci sopra gli oggetti che troverete in giro, poco sotto ci sarà il vostro punteggio, questo aumenterà o diminuirà a seconda della vostra bravura nel risolvere enigmi, le altre icone rappresentano le solite cose come il taccuino, quello che c’è ancora da completare, la vostra missione attuale, i dialoghi eccetera. Insomma tutto sa di già visto, chi ha giocato le precedenti avventure di questo stampo si ritroverà come se fosse a casa sua..
Il sonoro comprendere delle musichette dell’epoca quasi completamente orchestrate con violini, mentre solo a volte ci saranno sonorità allegre e sgargianti, mentre la maggior parte delle melodie saranno più lente e soavi: sentirete anche una voce intonata che vi terrà compagnia. Gli effetti ambientali sono sempre di buona fattura, già sentiti in altre occasioni ma sempre fatti bene, il parlato è ben realizzato (in inglese) con sottotitoli in italiano.
Gli enigmi sono sostanzialmente basati sull’utilizzo degli oggetti, come alternativa verrete chiamati spesso a creare pozioni, ricette o alimenti proprio come si faceva a quei tempi. Un’impostazione già utilizzata per le precedenti avventure realizzate dai Kheops… anche in questo caso mi sento di dire che qualche innovazione non avrebbe guastato, di positivo c’è che è stata mantenuta la possibilità di affrontare alcuni enigmi prima di altri; anche se la trama ci costringe a seguire una linea ben precisa, è possibile dedicarsi ad altro, avrete meno libertà di azione del solito, ma è sempre meglio di niente. L’unico personaggio abbastanza caratterizzato non poteva che essere Nostradamus, il resto dei protagonisti che incontrerete rimangono abbastanza anonimi. La longevità è sempre molto soggettiva, ma la difficoltà molto risibile mi spinge a dire che in non più di 8-10 ore ve la potete cavare senza eccessivi problemi.
Nostradamus non è solo un gioco, ma è anche un buon modo per passare un po’ di tempo imparando qualcosa e i Kheops da questo punto di vista fanno scuola: quello che manca è il miglioramento, ormai tutti questi titoli si assomigliano troppo e diventano un po’ troppo piatti: ci vogliono delle nuove idee, qualcosa di innovativo che possa riaccendere la scintilla, altrimenti si rischia la troppa assuefazione. Comunque sia, il titolo è valido, merita di essere giocato.