Oramai, qualunque cosa fosse successa a Zarag, i suoi avversari avevano perso il fattore sorpresa, per cui Erithar decise di scendere e di sfruttare quel momento per eliminarli tutti in un colpo solo.
Discendendo rapidamente le scale a chiocciola, si ritrovò nei meandri bui della Fratellanza, nell'ingresso principale di forma circolare illuminato solo da luci alchemiche color verde iridescente. La sala principale aveva un gran numero di ingressi, che conducevano direttamente agli alloggiamenti dei novizi, di modo che essi potessero immediatamente intervenire in caso di attacco.
Trovò l'orco intento a confrontarsi con un gran numero di adepti che lo stavano aggredendo in corpo a corpo, due di essi erano già stati uccisi da Zarag, mentre nei vari ingressi c'erano altri adepti, che probabilmente sapevano che anche Erithar sarebbe arrivato e lo stavano aspettando. Fecero per mettere mano alle pozioni che avevano alla cinta, tutti assieme; a questo punto l'Alchimista Nero ebbe solo una frazione di secondo per pensare: quei novellini non erano per lui un problema, e se avesse voluto avrebbe estratto molto più velocemente di loro un paio di pozioni o usato qualche potere per sistemarli tutti, ma poteva anche attendere che gli lanciassero i loro ordigni e usare i suoi poteri per rispedirglieli indietro.
Discendendo rapidamente le scale a chiocciola, si ritrovò nei meandri bui della Fratellanza, nell'ingresso principale di forma circolare illuminato solo da luci alchemiche color verde iridescente. La sala principale aveva un gran numero di ingressi, che conducevano direttamente agli alloggiamenti dei novizi, di modo che essi potessero immediatamente intervenire in caso di attacco.
Trovò l'orco intento a confrontarsi con un gran numero di adepti che lo stavano aggredendo in corpo a corpo, due di essi erano già stati uccisi da Zarag, mentre nei vari ingressi c'erano altri adepti, che probabilmente sapevano che anche Erithar sarebbe arrivato e lo stavano aspettando. Fecero per mettere mano alle pozioni che avevano alla cinta, tutti assieme; a questo punto l'Alchimista Nero ebbe solo una frazione di secondo per pensare: quei novellini non erano per lui un problema, e se avesse voluto avrebbe estratto molto più velocemente di loro un paio di pozioni o usato qualche potere per sistemarli tutti, ma poteva anche attendere che gli lanciassero i loro ordigni e usare i suoi poteri per rispedirglieli indietro.