Neo-Geo ha scritto:Alla fine se un gioco ha enigmi, esplorazione e dialoghi uguali a quelli di un'avventura classica che importanza può avere il controllo via mouse o meno?
In linea di principio concordo, come scrivevo anche sopra, e la dimostrazione è data proprio da Grim o da Monkey 4. Quando però lo scopo di preferire il pad al mouse è quello di conferire un' 'aura' più dinamica al titolo la cosa mi fa storcere il naso perchè penso si voglia sostituire il dinamismo alla riflessività tipica dell'AG, spostando l'ago della bilancia più in favore del primo.
Poi Fahrenheit, ad esempio, a me è piaciuto, si tratta solo di sapere cosa aspettarsi.
Overmann ha scritto:Mah, sicuramente non sarà un punta e clicca, ma direi che l'ibridazione di cui parli è in giro da 15 anni non è certo un fenomeno recente. Io su console ho giocato agli ultimi Sherlock Holmes e ad ABC Murders, oltre a titoli più ibridi ma di certo molto marcati sul lato adventure (come Murdered o gli ultimi Telltale).
Se vogliamo possiamo anche citare Alone in the Dark e tornare indietro di quasi 20 anni. Il punto è proprio quello che hai sottolineato tu, cioè che sono "molto marcati sul lato adventure" piuttosto che essere 'esclusivamente' adventure.
Overmann ha scritto:Poi Syberia non è mai stata un'avventura fedele alla propria estetica, si presentava come 2.5D ma aveva relativamente pochi hotspot e molti enigmi meccanici. Oltretutto era relativamente semplice e durava 7 ore, insomma un pioniere...
Se è per questo anche Still Life è in realtà un'AG in 1° persona mascherata da 3°, ma non presenta sessioni action, cosicchè la 'bufala' riguarda le meccaniche di gioco inattese (tipologia di enigmi, ma pur sempre enigmi), rientrando comunque in un'impostazione classicamente riflessiva.