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La parodia di Indiana Jones: quando George Lucas finì in un'avventura grafica

del 26 Gennaio 2022
La parodia di Indiana Jones: quando George Lucas finì in un'avventura grafica

A cura di Andrea Canino

Ogni appassionata e appassionato di punta e clicca conosce bene le due avventure di Indiana Jones targate Lucasfilm Games/LucasArts, The Last Crusade e The Fate of Atlantis, uscite fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. Ignote ai più sono invece le “imprese” di Udoiana Raunes, parodia tedesca di Indiana Jones protagonista di due fan game punta e clicca con interfaccia dei verbi realizzati dalla coppia Stefan Zwanzger-Thomas Wagner nel 1997 e nel 2005.

Udoiana Raunes nasce appunto nel 1997, quando i due vanno ancora al liceo a Monaco. Il nome del protagonista deriva dal loro insegnante di geografia, Udo Rau, che trovano somigliante a Indiana Jones. Nel primo episodio, intitolato “In Search of the School Discipline”, Udoiana Raunes, anche lui archeologo, deve porre fine a una violenta occupazione studentesca nella scuola in cui insegna. L’anno seguente Zwanzger e Wagner ne rilasciano una versione remastered più estesa e in inglese col titolo di “Udoiana Raunes 2: Special Edition”. Ma è il terzo capitolo, concepito nel 2001 e realizzato nel 2005 in soli dieci giorni, il protagonista di questo approfondimento.

Udoiana Raunes 3, sottotitolato “In search of Indiana Jones 4” e ambientato otto anni dopo il primo episodio, inizia in una foresta tedesca. L’archeologo si imbatte all’improvviso in un ragazzo (praticamente il sosia di Fry di Futurama) sul punto di farla finita impiccandosi a una corda. La ragione? Il fatto che il quarto capitolo cinematografico di Indiana Jones non sia stato ancora realizzato. Il ragazzo chiede allora a Raunes di convincere George Lucas, Steven Spielberg e Harrison Ford a girare il film. Può il nostro “eroe” rimanere insensibile di fronte a una richiesta così accorata? Proprio no e infatti si mette subito all’opera.

Il protagonista del film, Harrison Ford, si trova nel suo ranch in Wyoming, seduto a sorseggiare un cocktail, e sembra non avere alcuna intenzione di alzarsi. L’umorismo dei dialoghi è piuttosto indovinato. Quando ad esempio Raunes gli domanda del quarto capitolo di Indiana Jones, Ford risponde: “Well guy, you know. You’re young but I’m over sixty! Even in 1988 while doing Indiana Jones and the last crusade my back hurted and hurted”. E quando Ford si addormenta, Raunes prova senza successo a svegliarlo con un “There’s three-headed buffalo in your garden!” di piratesca memoria.

Il regista Steven Spielberg si trova invece a Wroclaw, Polonia, per le riprese di “Munich”, film sull’attacco terroristico alle Olimpiadi del ’72, uscito proprio nel 2005. Questa sezione dell’avventura è la meno riuscita, sia dal punto di vista dell’ironia che degli enigmi. Spielberg non può girare il quarto Indiana Jones, perché troppo impegnato, tanto da non ricordare neanche in che anno si trovi.

Manca all’appello solo il creatore del personaggio, George Lucas, che andiamo a trovare nel suo leggendario Skywalker Ranch in California. Questa sezione è decisamente la più ispirata e divertente del gioco, per ambientazione, scrittura ed enigmi. Lucas è intento a girare una scena in green screen con R2-D2, che Raunes scambia per C-3PO, ricevendo dal robot, o meglio dall’attore Kenny Baker nascosto al suo interno, un “dumbass!” (asino) come risposta. L’interazione con Lucas è esilarante, a partire dal fatto che Raunes lo definisce “il creatore di… Howard il papero”, flop cinematografico dell’’86 di cui fu in realtà solo produttore, e non di Star Wars. Seguono una serie di spassosi scambi: “I can’t believe it! You’re George Lucas! - And I believe that you’re part of an unlicensed Indiana Jones (TM) fan game!”; “My name is Udoiana Raunes, german teacher with global interest - My name is George Lucas, movie director with merchandise interests!” oppure “My name is Raunes. My friends call me Udoiana - My name is Lucas. I call my dog Indiana”.
ATTENZIONE: SEGUONO SPOILER SULLA TRAMA. Raunes chiede poi a Lucas se intende girare il quarto Indiana Jones e il regista gli risponde che la sceneggiatura non è ancora pronta e che il film sarà ambientato in parte in Tunisia (tenete a mente questo dettaglio). Apprendiamo inoltre che al momento Lucas sta girando l’Episodio XVII di Star Wars, “Galassia in fiamme”.
Grazie all’aiuto dell’attore di R2-D2 Raunes riesce ad accedere alla biblioteca dello Skywalker Ranch ed è qui che incontra i tre sceneggiatori di IJ4, rinchiusi da dodici anni a scrivere il film. Il prode Raunes riesce a ricomporre lo script e a consegnarlo a Lucas, che è quindi pronto a girare.

L’inizio delle riprese si svolge nel deserto della Tunisia, non in un luogo qualsiasi, bensì sul set di Tatooine del primo Star Wars. Entrando in casa di Luke in fondo, parte una cutscene come quella del primo Monkey Island nel palazzo del governatore Marley, in cui assisterete, senza interagire, a un alterco di Udoiana con un fan della saga. Dopo averlo decapitato con una spada laser, prenderete fra i suoi oggetti un pezzo di pelliccia di Chewbecca.

Risolti gli enigmi per convincere Spielberg e Ford, quest’ultimo ci chiede di ingaggiare anche Sean Connery. L’attore scozzese si trova a Londra, sulla sommità di un palazzo a girare la pericolosa scena finale del suo ultimo 007, “Too Old To Die Tomorrow”, in compagnia di un’avvenente bionda. Aggregato infine al cast anche Connery, è arrivata l’ora di iniziare a girare il quarto sospirato Indiana Jones.

Ma al momento del primo ciak avviene il colpo di scena. Il ragazzo che all’inizio del gioco ci aveva chiesto aiuto, si palesa all’improvviso rivelando la sua vera identità: Mola Ram! Il terribile sacerdote strappacuori di “Indiana Jones e il Tempio Maledetto”, il quale ha ordito a Raunes questo inganno per potersi vendicare di Indiana Jones, a cui infatti estrae subito il cuore dal petto. Segue un gran trambusto, in cui tutti gridano “fate qualcosa!” e si domandano se Mola Ram fosse nel copione, Mola Ram che nel mentre rivela il segreto della sua tecnica di chirurgia toracica: “It’s quite simple: Read a lot of books, meditate in India, be evil, and just do it!”
Quando tutto sembra perduto, è il nostro Udoiana a sacrificarsi, salvando il vero Indy, le riprese del film, il mondo e gli sviluppatori di questo fan game da eventuali questioni legali.
Tre anni dopo, il sogno di Zwanzger e Wagner si realizzerà con l’uscita di “Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo”, ma ma chi lo sa se il film li abbia soddisfatti o abbiano preferito l'inizio della loro versione...

In conclusione Udoiana Raunes 3 è uno dei più folli e riusciti fan game ispirati alle avventure grafiche LucasArts, non tanto per merito del gameplay, piuttosto classico con enigmi laterali e tanti oggetti inutili a riempire l’inventario, quanto della scrittura.
Il gioco è disponibile freeware in inglese su diversi siti, ma le versioni che incorporano già DosBox e si avviano direttamente soffrono di un bug irrisolvibile. All’inizio infatti l’unico verbo che si può usare è WALK e gli altri sono inutilizzabili. Se invece lo avviate manualmente su DosBox, sembra che per risolvere questo problema dobbiate impostare il comando LOADFIX-20 RAUNES3. Noi ve lo abbiamo raccontato grazie a un’approfondita guida del sito Let’s Play Archive, di cui lasciamo il link qui sotto, mentre non esistono video di walkthrough.
https://lparchive.org/Udoiana-Raunes-series/

 

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Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Stefan Zwanzger & Thomas Wagner
Data Rilascio: Q2 2005
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Commedia
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Sottotitoli: Inglese
Ricerche
Sito internet
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Requisiti minimi
OS: Windows 95/98/2000/XP
Processore: 133 Mhz
RAM: 8 MB
Scheda Video: SVGA
Hard Disk: 20 MB
Supporto: Online Download
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