Vi troverete in Texas, nella villa del generale Custer, adibita prima ad ospedale come rifugio per gli ammalati e i feriti e ora a museo. Un segreto si nasconde nella magione...
Una delle cose più belle dei giochi che sfruttano la tecnica delle fotografie statiche, è di darci la possibilità di visitare paesi e luoghi molto lontani e che forse non visiteremo mai: nel febbraio del 2004 grazie a Silvio e Giuseppe Savarese, tutti abbiamo potuto visitare Capri (e ormai è imminente Anacapri- The Dream), nello stesso anno ha preso il via la serie “A Carol Reed Mistery” che vanta già ormai 3 episodi e che ci ha portato in Svezia. In un continuo evolversi, sono usciti anche altri giochi più o meno freeware come ad esempio The Oracle ambientato in parte in Portogallo e in parte in Canada.
Sembra che finalmente sia venuto il momento di fare una capatina negli Stati Uniti e più precisamente in Texas, nella villa del generale Custer. Non confondetevi, STERLING’S GIFT non è la casa che visiterete ma è il nome di un bambino diventato cieco per colpa delle ferite riportate in guerra: infatti nel 1865 questa magione grazie all’intercessione del generale Custer è stata adibita ad ospedale come rifugio per gli ammalati e i feriti. L’inizio ci porrà di fronte alla targa commemorativa del posto, non c’è una motivazione valida per cui siete arrivati lì: una volta giunti davanti alla porta principale noterete nella cassetta delle lettere un messaggio che vi invita ad entrare, sopra il foglio ci saranno scritte queste parole:
Grazie per essere passato. Sono fuori casa il pomeriggio. Ho messo la scatola/cofanetto della Guerra civile sul tavolo delle conferenze nella stanza dietro come da accordi. Non ho trovato la chiave per la serratura ma dovrebbe essere facile visto che l'ho aperto con la graffetta/forcina qui sotto. Ho richiuso la scatola e non sono riuscito/a a riaprirla ma tu potresti avere più fortuna. Ho trovato dentro delle vecchie lettere e un diario che però non ho letto e non riuscendo a riaprire la scatola tu sarai il primo/a. Fai come se fossi a casa tua. La porta è aperta.
Come potete notare c’è ben poca cosa, il primo enigma sarà l’apertura della scatola e il ritrovamento di quello che c’è all’interno, il resto lo lascio scoprire a voi.
Graficamente c’è poco da dire, le fotografie saranno tutte in risoluzione 800 x 600 e sarete di fronte a una staticità assoluta. Niente si muove, le animazioni sono inesistenti e tranne un paio di piccoli filmati non ci sarà niente capace di destare il vostro interesse. Anche le opzioni iniziali saranno veramente scarse: una volta cliccato 2 volte sull’icona di avvio vi ritroverete una piccola finestrella dove sarà soltanto possibile iniziare, caricare o uscire dal gioco. Una volta entrati nell’avventura vera e propria, grazie al tasto destro del mouse apparirà sulla parte superiore dello schermo una barra dove potrete scegliere praticamente le stesse identiche cose, nulla più, niente settaggi o altro: tutto sarà preimpostato in base a quello che hanno scelto gli sviluppatori White Rabbit Adventure Games.
L’unica vera news la troviamo appena dopo l’introduzione iniziale. Infatti avrete la possibilità di attivare tre soluzioni, gli
HINT, gli
SPOILER e l’
HISTORY: per chi non conosce queste terminologie, l’
HINT è una specie di piccolo aiuto o suggerimento, lo
SPOILER è la soluzione vera e propria che vi viene spiattellata in faccia, mentre
HISTORY è la parte più interessante e vi darà la possibilità di avere alcune informazioni storiche importanti del posto. Quando ce ne sarà la possibilità , inutile dire che quest'ultima opzione deve assolutamente essere l’unica da attivare e presto capirete il perché. L’interfaccia grafica è motlo comune: la visuale è rigorosamente in soggettiva e gli spostamenti ci saranno svelati da una freccia, per ogni spostamento potrete girare lo sguardo 4 volte per guardarvi intorno e raramente avrete la possibilità di guardare in alto o in basso. Le altre icone che usciranno a schermo sono una lente di ingrandimento - che è quella che userete di più vista la mole di cose da esaminare da vicino - e una mano piegata o aperta che vi avviserà quando c’è qualcosa da prendere, con cui interagire o altro.
L’inventario merita un discorso particolare, i pochissimi oggetti che vi porterete appresso saranno visibili nella parte alta dello schermo, non potrete gestirli come volete, quindi scordatevi di abbinarli o trascinarli sullo schermo. Li potrete usare solo quando sarete di fronte al posto giusto dove devono essere sfruttati (semplicemente cliccandoci sopra), certamente si tratta di una cosa abbastanza negativa, se si rimane bloccati mi sembra veramente una soluzione orribile girare per ogni locazione e provare e riprovare, anche se devo ammettere che i posti dove usarli sono molto intuitivi e abbastanza scontati. Sul fronte audio c’è ben poca cosa: gli effetti ambientali sono veramente pochi e fatti alquanto maluccio, il parlato (in inglese come i vari documenti in giro) non è da meno, ma in questo caso per fortuna si riduce a solo 4 o 5 piccole frasi. Il sonoro inizierà una volta entrati nella villa, un paio di melodie di pianoforte che vi posso giurare, mi hanno fatto addormentare davanti al computer per 2 volte, se volevano raggiungere l’obiettivo di fare appisolare chi gioca ci sono proprio riusciti in pieno.
Scopo principale dell’avventura è logicamente mettere a disposizione degli enigmi da risolvere: anche qua siamo sotto la media, togliendo la ricerca degli oggetti e le solite azioni semplici e scontate, i veri enigmi da affrontare non si contano sulle dita di una mano, a meno che questa non sia mozza. Infatti sono soltanto due, ammetto che sono divertenti e ben congegnati, ma una volta portati a termine basta seguire il naturale evolversi della situazione per arrivare alla fine in pochissimo tempo, per una longevità che non supera le 5 ore di gioco: e qua torniamo al discorso
HINT e
SPOILER e mi sono posto una domanda, erano strettamente necessari?
Per onore di cronaca vi devo fare presente che Sterling’s Gift non è esente da BUG, infatti in un'occasione non sono riuscito per niente ad esaminare un baule. Ogni volta che ci provavo venivo sistematicamente buttato fuori a Windows, per fortuna sembra che sia già a disposizione una patch
sul sito degli sviluppatori dove inoltre il gioco viene messo in vendita al prezzo di 19,95 dollari, a mio parere troppi. Non tutto è cosi negativo, ci sono anche le cose positive: le fotografie sono realizzate molto bene e la magione da visitare (sarete soli per tutto il tempo), anche se non è così enorme è molto bella. L’interazione è su un buon livello, ci sono molti cassetti da aprire, molti mobili, quadri e cose da esaminare: se siete appassionati di storia o volete farvi una cultura questa è una buona occasione per imparare qualcosa.
Ferme restando le indubbie qualità appena descritte del titolo e l’impegno certamente non indifferente usato nella realizzazione, Sterling’s Gift segue la tradizione delle avventure a foto statiche senza lasciare il segno: sono troppi i difetti per non tenerne conto. Inoltre il gioco è troppo corto e gli enigmi sono veramente pochi, se proprio vi va dateci un'occhiata.