L'abilità paranormale di Delaware St. John lo porta questa volta ad investigare in un parco giochi, chiuso per parecchi anni dopo che un tragico incidente causò diverse morti. Ancora una volta, sua compagna e assistente fedele è Kelly Bradford, che questa volta il giocatore potrà anche impersonare in alcune fasi di gioco.
In questa terza incarnazione, Delaware, detective del paranormale, si troverà ad affrontare qualcosa che va al di la delle sue paure più recondite: dopo avere superato indenne il mistero di Midnight Manor e le spaventose strade della città senza nome, il nostro eroe si accinge a giungere in un luna park infestato da una miriade di fantasmi e creature dell’aldilà . Mi viene da dire che non mi sarei aspettato altro, se c’è una cosa che i ragazzi della Big Time Games riescono a sfruttare in pieno sono i tipici cliché del genere horror: era logico che dopo l’hotel, il cinema teatro e l’orfanotrofio infestati, sarebbe stato il turno di un luna park e non mi stupirei se nel prossimo episodio della serie non ci ritroveremo a girare in un ospedale, o ancora meglio in un cimitero. Anche questa avventura è pubblicata dalla LightHouse Interactive.
È passato un po’ di tempo dagli accadimenti della città senza nome, ma un'altra terribile visione mostrerà a Delaware un incidente accaduto al luna park Seacliff Amusement, abbandonato 4 anni prima in seguito alla tragedia dove persero la vita più di 100 persone. Questa volta il detective non sarà solo ma la sua amica Kelly lo seguirà e lo aiuterà a risolvere questo nuovo e intricato enigma. Fin dai primi minuti si capisce come le cose dal punto di vista delle risoluzione sono rimaste invariate: avremo la nostra fida (ma aggiungo io, ormai vecchia) 800 x 600 e non sarà possibile cambiarla, graficamente devo dire che sono stati fatti alcuni passi avanti. Sostanzialmente le locazioni sono molto più lucide e pulite, se paragonate alle avventure precedenti, in alcune occasioni raggiungono livelli d’eccellenza assoluta, la torcia è rimasta e se il luna park riesce a trasudare di quella atmosfera e misticità lo dobbiamo certamente anche a questo. L’unica cosa che mi è veramente dispiaciuta è stata l'impossibilità di entrare in tutte le attrazioni del parco, ma è solo un mio sfizio personale.
Questa volta le vostre peripezie saranno accompagnate da molti filmati, abbastanza bruttini e in bassa risoluzione, dove finalmente potremo vedere in faccia i nostri amici Delaware e Kelly. Gli aspetti estetici del menu e dell’interfaccia, sono pressoché rimasti identici: una volta iniziato a destra ci saranno le voci selezionabili, potete entrare nel tutorial, per il resto ci sono le solite cose, potrete iniziare, caricare o uscire dal gioco o entrare nella sezione opzioni che ho trovato alquanto scarna. All’interno di questa avrete solo la possibilità di selezionare il livello delle musiche e del parlato e di scegliere se attivare i sottotitoli, che tra l’altro sono solo in italiano, mentre il parlato sarà ottimamente localizzato in inglese.
L’interfaccia è la solita, nella parte inferiore destra avete il vostro fido VIC, che altro non è che il voice-imagery communicator, con cui potete prendere foto, registrazioni o parlare con Simon per avere informazioni o aiuti di sorta. A sinistra avrete il vostro fido inventario, mentre nel resto dello schermo ci saranno le locazioni da girare: il cursore prenderà le solite forme per le azioni disponibili e quindi si trasformerà in una freccia nel caso possiate spostarvi, in un occhio se potete esaminare o guardare, in una mano che indica se c’è una zona con cui interagire, in una mano aperta se c’è la possibilità di raccogliere qualcosa e per finire in una mano con un pugno se avete la possibilità di forzare o sfondare qualcosa. Anche il sonoro ha avuto la sua trasformazione e anche in questo caso si è fatto centro: proverete la stessa tensione e gli stessi brividi provati nei volumi precedenti, e riuscirete a rimanerne coinvolti anche grazie alle ambientazioni, un ottimo abbinamento, gli effetti ambientali sono costituiti da grida, passi, urli e tutto quello che serve in un gioco in horror style.
Ma veniamo alle novità introdotte in questo seguito: la prima vera news è la possibilità di affrontare l’avventura con 2 personaggi, Kelly vi farà compagnia e avrà la sua bella parte di emozioni, ve lo assicuro, un'altra novità è stata introdotta per tenere sempre alta l’attenzione del giocatore. Ogni tanto durante i vostri giri vi appariranno di fronte i fantasmi ombra, quello che dovete fare in queste occasioni è respingerli interagendo su di loro con la torcia, in altre occasioni sentirete dei rumori strani. In questo caso non dovete fare altro che cliccare sull’icona foto del VIC per catalogare l’accaduto: tutto questo servirà a darvi un voto finale, le storie sono 2, alla fine di ognuna avrete il vostro giudizio in base a come vi sarete comportati. La trama riesce a raggiungere vette mai raggiunte prima, si vede come si è cercato di dare grandissima importanza a questo aspetto: ogni indizio, ogni enigma risolto, vi darà la voglia di proseguire per vedere come la storia va a finire, e c’è pure la sorpresa finale come nelle migliori occasioni.
Gli enigmi sono basati come al solito sull’utilizzo degli oggetti, e da qualche gioco di tipo logico matematico. Devo dire che Delaware volume 3 scorre via in modo liscio senza grossi problemi, il vero problema è la ricerca delle zone attive sullo schermo, non di rado vi può capitare di non proseguire perché non si è fatto bene attenzione all’esplorazione delle locazioni: comunque in generale mi è sembrato che gli enigmi siano stati molto più ponderati e studiati a puntino, un paio di questi li ho trovati interessanti e ben congegnati. Anche in questo caso il discorso longevità è soggettivo, se siete degli esploratori provetti e siete capaci di trovare tutto senza farvi scappare niente, allora potete finire questa fatica in non più di 6 ore, se invece incappate in quello che ho appena descritto poco sopra le ore aumenteranno.
Probabilmente sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa in più da questo terzo volume della serie, qualche passo avanti si è visto, in generale si è cercato di migliorare un po’ tutto, ma penso che si debba fare molto meglio dal punto di vista tecnico: servirebbe molto, magari passare a una risoluzione 1024 x 768 e cambiare l’interfaccia sarebbe già una grande cosa: in conclusione devo dire che comunque vada, questo Delaware riesce a colpire nel segno, tra i tre episodi che ho giocato è certamente il migliore, se siete degli affezionati non perdetelo.