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Runaway 3: A Twist of Fate

Anteprima del 20 Febbraio 2010
A cura di Pietro Lietti

Runaway 2 - The Dream of the Turtle si era inaspettatamente concluso proprio sul più bello, lasciandoci con parecchi punti interrogativi e aprendo non poche polemiche tra i fan della serie per questa discutibile scelta. Se però, con Runaway 3 ci aspettiamo una lineare e classica continuity, di sicuro rimarremo totalmente spiazzati. Per dare un’idea, basta conoscere questo breve incipit, che apre la nostra avventura: Brian Basco, accusato dell’omicidio del colonnello Kordsmeier, viene condannato alla reclusione in un istituto psichiatrico perché ritenuto pazzo. Incapace di difendersi e di provare la sua sanità mentale, giacché colpito da una grave amnesia, il nostro caro B.B. cerca di fuggire dall’istituto, ma, a quanto pare, la sua fuga termina nel più tragico dei modi. Una telefonata avvisa Gina della tragedia, e così, il primo capitolo si apre con il funerale del nostro beniamino. Se avete già le lacrime agli occhi per la prematura dipartita del nostro eroe preferito, tranquillizzatevi: ormai abbiamo imparato a conoscerlo, Brian Basco ne sa sempre una più del diavolo, e anche questa volta non ci deluderà. Non mi spingo oltre, dato che in sede di recensione avremo modo di approfondire e poi… voglio tenervi sulle spine. Aggiungo solo una piccola chicca: in Runaway 3 - A Twist of Fate, per la prima volta nella serie, oltre a vestire i panni di Brian avremo la possibilità di calarci in quelli di Gina Timmins. Sarà appunto nei panni dell’affascinante ragazza, che affronteremo il primo capitolo, nel tentativo di cavare Brian dagli impicci o, per meglio dire, nel tentativo di cavare Brian da sottoterra.

A fronte di tutte queste novità nella storyline, la grafica, in perfetto stile cartoon che miscela personaggi 3D su sfondi 2D prerenderizzati, rimane una piacevole costante. Uno stile cartone animato che, oramai, è un vero e proprio marchio di fabbrica dei Pendulo, che fa sfoggio anche di un percepibile miglioramento rispetto al secondo episodio. Per quel poco che ho potuto vedere (il cimitero del primo capitolo e il manicomio nel secondo) non posso che confermare la splendida realizzazione degli ambienti, pieni di colori, ricchi di oggetti e di particolari da osservare, insomma, in poche parole, degli scenari certamente evocativi. L’unico difetto potrebbe essere attribuito a un’eccessiva staticità degli ambienti, ma questi sono talmente ben disegnati che quest’aspetto passa notevolmente in secondo piano. Non è da meno la realizzazione dei bizzarri personaggi, che, come al solito, non solo sono ottimamente realizzati ma anche magistralmente caratterizzati. Le personalità esuberanti delle persone che incontreremo sono perfettamente rispecchiate nel loro aspetto “fisico” e nella loro mimica facciale (fantastiche le espressioni del mimo Marcelo, dall’effetto davvero esilarante). Altro aspetto interessante, è notare come le fattezze di alcuni personaggi siano sostanzialmente delle simpatiche caricature di famose star del cinema. Ovviamente, non mancheranno nemmeno le numerose cut-scenes, che, anche in questo caso, sono realizzate in uno splendido e curato stile cartoon. Insomma, la grafica sarà uno dei cavalli di battaglia di questo gioco. Considerando poi che tutto questo lo potremmo godere a una risoluzione che arriva fino a 1280x800, che per un’avventura grafica non è niente male, possiamo ritenerci davvero soddisfatti.

Come al solito il gioco è totalmente gestito dal mouse. Con il tasto sinistro muoveremo il nostro personaggio sullo schermo, mentre, cliccando con il tasto destro del topastro il puntatore assumerà forme diverse (mano, bocca, occhio, freccia) che torneranno utili secondo le azioni che dovremo compiere. Infine, passando il puntatore nella parte alta dello schermo, compariranno cinque icone, che saranno utili per accedere agli aiuti, all’inventario, a una schermata che evidenzia i nostri progressi e, infine, al menu di gioco. L’interfaccia presenta una natura certamente classica e semplice.

Anche per gli enigmi, Runaway 3 punta sicuramente sul classico. Come nei primi due episodi della saga dovremmo cercare, raccogliere, osservare e utilizzare oggetti. Per il momento non ho trovato puzzle particolarmente complicati o illogici ma una cosa è certa: la condizione “sine qua non” per proseguire nel gioco senza troppi intoppi è di avere buon occhio e usare tanta fantasia. Ripeto, niente d’illogico, ma allo stesso tempo l’uso degli oggetti non sarà mai troppo scontato o banale. Una parte importante sarà riservata anche ai dialoghi, in alcuni casi saranno decisivi per proseguire nel gioco. Ad ogni modo, nel caso ci dovessimo trovare bloccati, saranno disponibili diversi aiuti, come la localizzazione automatica degli hot-spot oppure, come in Runaway 2, potremo contare sui suggerimenti del nostro eccentrico e caro amico Joshua.

Quasi tutti gli ambienti che esploreremo saranno caratterizzati da un preciso accompagnamento musicale, che, almeno per il momento, è curato ma non particolarmente incisivo. In alcuni casi invece il sottofondo musicale sarà assente, ma questo non sarà necessariamente un male poiché ci permetterà di apprezzare i curati rumori ambientali, che renderanno ancor più coinvolgente l’esperienza di gioco. In ultimo, passiamo al doppiaggio, vero e proprio pomo della discordia se si è giocato ai capitoli precedenti. Com’è ormai noto, il gioco è in inglese corredato da sottotitoli in italiano. Non si può negare che il mancato doppiaggio nella nostra lingua lasci un po’ con l’amaro in bocca, ma va riconosciuto che le voci in lingua d’Albione non sono niente male. Purtroppo, chi ha un certo orecchio per la lingua inglese, si accorgerà che non sempre i sottotitoli tradurranno letteralmente le frasi doppiate. Per questo motivo, alcune battute e doppi sensi si perderanno nei sottotitoli. I dialoghi, seppur consistenti, sono comunque interessanti e non eccessivamente prolissi. Ad ogni modo è possibile saltarli con un click del mouse o con il tasto ESC.

Terminando, devo ammettere che questo breve assaggio di Runaway 3 mi ha lasciato davvero entusiasta e, detto sinceramente, non vedo l’ora di avere fra le mani il gioco completo per proseguire quest’avventura. Insomma, se si procederà sulla linea di questa breve premessa, allora ci sarà da aspettarsi sicuramente una gran bella avventura. Oltre a sfoggiare una grafica cartoon davvero accattivante, Runaway 3 sembra promettere una trama lontana dai classici sequel, con una struttura narrativa che si prospetta davvero originale, ricca di azione, umorismo, colpi di scena e di un sacco di citazioni sul mondo del cinema.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Pendulo Studios
Publisher: Focus Home
Distributore: Halifax
Data Rilascio: 25/03/2010
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Commedia
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
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