Un gioco con un potenziale, ma che non funziona.
Prendendo spunto da Dear Esther, The Vanishing of Ethan Carter prova ad immergere il giocatore in un mondo di gioco 3D - con le solite montagne, boschi, laghi, natura incontaminata e qualche lampo di umanità di passaggio - e lì lo abbandona.
Rispetto a Dear Esther qui c'è molto più gameplay, ma è sparso, scollegato, poco ispirato e diluito in un'esplorazione lentissima fatta di continuo backtracking e pixel hunting. In pratica girate lentamente alla ricerca di oggetti che sblocchino qualcosa.
Il gioco è composto da due grandi sezioni: una serie di puzzle in cui dovete ricostruire degli omicidi e una serie di puzzle secondari ma obbligatori per giungere al finale. La ricostruzione degli omicidi si svolge dopo aver raccolto oggetti fra loro collegati, e messo in ordine in una sequenza di eventi... ripetitivo, semplice, poco divertente. I puzzle secondari sono tutti diversi fra loro, ma anche in questo caso poco articolati ed ispirati, talvolta si tratta solo di "trovare tutte le trappole" o "inseguire il fantasma", quasi dei minigiochi.
L'idea di abbandonare il giocatore non è molto riuscita, ci si sente straniati e poco ispirati ad andare avanti: non c'è coinvolgimento nemmeno nella storia, troppo abbozzata all'inizio e portata avanti molto male. Insomma: noia.
Potreste trovarlo piacevole se amate l'idea di un gioco lento in cui perdervi nell'esplorazione un po' astratta di ciò che ha da proporre.
Comunque, un vero peccato: dietro a questo gioco ci sono delle buone idee. In primis la storia, in particolare il finale che chiarisce gli eventi, è degna di essere raccontata e ammetto che mi ha colpito. Buona idea. Peccato che gli elementi di qualità siano tutti negli ultimi 10 minuti: basta un buon finale per rendere buono un racconto altrimenti noioso e poco originale? Ovviamente no.
Ho avuto la stessa impressione con un gioco più recente: Blackwood Crossing, tutto sommato simile, aveva un gameplay tedioso e una storia che non catturava, nonostante un finale ben riuscito che metteva ordine in qualcosa che però, fino a quel momento, non aveva destato interesse. In entrambi i titoli sono arrivato in fondo per stacanovismo, ma non mi sono divertito.
Così com'è fatto, questo gioco è uno spreco di potenziale che poco ha da offrire, ma gli metto un voto sufficiente per le buone idee e una certa originalità del pacchetto nel suo complesso.