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Moebius: Empire Rising

 

il nostro voto
68
il vostro voto (7 votanti)
82
15 Gennaio 2015

grafica con qualche mancanza (almeno venendo da jane jansen) ma comunque assolutamente dignitosa, enigmi di difficoltà moderata ma comunque soddisfacenti e discretamente logici, trama appassionante. Scorrevole gameplay. Anch'io non vedo poi questo riferimento al legame omosessuale fra i due, a me pare più un mutuo soccorso di una riservata, prudente e diffidente amicizia (ma in fondo il concetto non sarebbe così differente, anche se fosse che ci sarebbe di male? Amore, amicizia, solidarietà sono sempre valori che fa piacere evidenziare). Forse non si potrà definire un capolavoro ma l'ho giocato con grande soddisfazione.


Voto: 90/100

Commento di danidani

05 Settembre 2014

Moebius è la nuova avventura grafica nata dalla penna di Jane Jensen, già autrice di altri capolavori (i tre capitoli di Gabriel Knight) e di Gray Matter.
Passiamo ora all'analisi analitica di ogni singolo aspetto.
La parte grafica è stata realizzata abbastanza bene, con sfondi in 2d e in alta risoluzione a pieno schermo. Il livello generale di dettaglio è buono sia per quanto riguarda le locazioni che il numero di poligoni che compongono i personaggi (in 3d), anche se forse era lecito aspettarsi qualcosa di più, soprattutto per quanto concerne il volto di alcuni personaggi e alcuni ambienti che sono un pò spogli. Anche per quanto riguarda le animazioni ci sono alcune "cadute di stile", soprattutto per quanto riguarda il protagonista Malachi, che si muove in una maniera alquanto goffa, quasi "scimmiesca", tantochè guardandolo camminare inizialmente pensavo avesse qualche problema fisico.
Il sonoro invece è all'insegna delle classiche avventure di Jane Jensen, con delle ottime musiche in cui domina il pianoforte (peraltro molto simili a quelle di Gabriel Knight 1 e 2) e un ottimo parlato in lingua inglese (coadiuvato da altrettanto validi sottotitoli e scritte in italiano).
Gli enigmi, anche se non sono al livello di quelli di Gabriel Knight 2 e 3, sono comunque superiori come quantità e qualità rispetto a quelli di Gray Matter, anche se forse l'abbondante utilizzo delle sezioni di indagine sui personaggi storici tende a rallentare parecchio il ritmo del gioco.
Il piatto forte di questo genere di avventure come sempre è la trama, abbastanza originale (forse non ai livelli delle precedenti fatiche della Jensen) e coinvolgente, con un finale in questo caso molto positivo, a sottolineare l'evoluzione spirituale del protagonista che da cinico investigatore scopre il valore dell'amicizia e della benevolenza verso le altre persone.
Tuttavia sono presenti a livello di sceneggiatura delle scelte che reputo non propriamente azzeccate. Innanzitutto, l'età dei personaggi. Certo, forse non mancano i casi, ma il senatore Markham, stando alle informazioni anagrafiche riportate, dovrebbe avere all'incirca lo stessa età di Malachi eppure pare essere parecchio più anziano e lo stesso dicasi di Reichart, il "numero due" della FITA.
Anche le varie ragazze che compaiono nel gioco dimostrano di avere quasi tutte una decina d'anni in più rispetto la loro età anagrafica, oltre ad atteggiamenti e comportamenti difficilmente credibili per persone della loro età, soprattutto considerando che viviamo nel ventunesimo secolo e non nell'800.
Comunque, nei film e nei videogiochi la fantasia spesso regna sovrana e tutto sommato sono difetti "perdonabili".
Certamente analizzando la complessità e la particolarità della trama e del gioco in sè non siamo ai livelli di capolavori quali Gabriel Knight 2 e 3, ma comunque si tratta di un'avventura grafica molto buona.


Voto: 87/100

Commento di Marc C

06 Agosto 2014


Voto: 87/100

Commento di 1Yol

25 Luglio 2014

Non è perfetto nella grafica e nel gameplay (con alcune punte di originalità). Ma la storia è grandiosa!


Voto: 75/100

Commento di MCCOY

23 Aprile 2014


Voto: 80/100

Commento di roxhanne

22 Aprile 2014

ho fatto bene a leggere la recensione dopo averlo completato, visto che è una vera e propria analisi approfondita, che lascia poco spazio alla fantasia di chi dopo deve giocare. Detto questo, ottima review, ma secondo me i rapporti di forza tra pecche e pregi è diverso, quindi il mio voto è 85, pur condividendo in larghissima parte quanto sostenuto nel testo. Solo il presunto legame omosessuale tra Malachi e David non mi convince affatto, è una estrapolazione che non ha fondamento.


Voto: 85/100

Commento di Darrosquall

19 Aprile 2014

Trovandosi di fronte al nuovo lavoro di Jane Jensen, scelto dai backer di Kickstarter in una rosa di tre, si viene prima di tutto colpiti negativamente dalla grafica, almeno al primo impatto. I fondali sarebbero anche accettabili, ma la modellazione e l'animazione del protagonista sono deficitari, sia in anatomia sia nei movimenti. Probabile che molti recensori abbiano giudicato l'intera grafica fortemente condizionati da questo problema non secondario.
Il tema di fondo è accattivante e la teoria che regge la storia ( http://www.postudios.com/blog/?p=3957 ) affascinante. Ora so qualcosa che non sapevo: pochi videogiochi mi offrono uno spunto culturale. Qui Jane c'è. La definizione dei villain è però confusa, improvvisa e per giunta secondo me piuttosto... inutile! Ho apprezzato molto infatti l'idea di seguire l'evoluzione di un misantropo traumatizzato nevrotico come Malachi, e mi sono reso conto che il suo tragitto interiore di apertura emotiva è ciò che regge DAVVERO la storia, non il resto. A mio modesto parere quindi c'è forse nel plot persino più di quel che serve a tale bisogna, e un po' troppo poco di quello che la reggerebbe meglio, come un approfondimento del coprotagonista David.
Il gioco non sembra offrire veri enigmi, e quando lo fa tiene molto per mano il giocatore. Per me questo in sè non sarebbe un fattore automaticamente penalizzante, perché sull'altro piatto della bilancia Jane ha provato se non altro a porre la dinamica delle deduzioni; guidata pure quella, ma se il giocatore sfodera un po' di curiosità e legge le descrizioni, questo tipo d'interazione serve il tema in modo originale. Tuttavia le sezioni da avventura grafica classica, con gli enigmi da inventario, in media non mi sono piaciute. Le situazioni sono troppo spesso forzate e ai limiti del grottesco. In un Tunguska rido, in un gioco della Jensen mi arrabbio. Questa dipendenza da enigmi forzati obbliga per giunta Jane a generare personaggi ad essi finalizzati. L'idea delle deduzioni su di loro, osservandoli, corregge in parte la loro superficialità, ma rimane il problema che la loro esistenza dipenda spudoratamente dall'enigma.
Sonoro senz'infamia e senza lode. Il tema di Holmes è sin troppo "knighttiano", ma funziona, e anche le altre musiche mi sembravano adatte (forse alcuni loop sono troppo corti). Doppiaggio normale, con la piccola magagna degli accenti stranieri finti; andrebbe risolto con attori madrelingua, ma è una questione diffusa e non me la sento di impugnarla proprio contro questo gioco.
Il mio cronometro mi ha segnalato 11 ore di gioco.
Alzo di due punti simbolici il voto di Danaroth, perché pur negli inciampi l'entusiasmo di Jane lo avverto, e un 70 è psicologicamente più consolatorio di un 68 (anche se gli va molto vicino...). ;-)


Voto: 70/100

Commento di Diduz

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Pinkerton Road Studio
Publisher: Phoenix Online Publishing
Distributore: Adventure Productions
Data Rilascio: 25/07/2014
Piattaforma: Android, iPad, Linux, MAC, PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Thriller
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
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