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The Lost Crown: Un'avventura di Fantasmi

 

il nostro voto
50
il vostro voto (19 votanti)
72
27 Gennaio 2015

Finito The Lost Crown (1): A Ghost Hunting Adventure

Definire, anzi valutare The Lost Crown è difficilissimo. Mi sembra di ritornare ai tempi di Deadly Premon. (PS3) di Swery65, dove un gioco a prima vista orrendo per grafica, controlli e meccaniche, diventa un oggetto di culto e capolavoro per quei pochi capaci di andare oltre quei primi pre-concetti.

Per The Lost Crown è quasi lo stesso, ma c'è una sfumatura ben diversa: mentre per il gioco di Swery65 il gioco aveva solo un modo di presentarsi in tutti gli aspetti goffo e vetusto, ma giocando si riusciva man mano a svelare la sua particolarità ed i suoi notevoli pregi... per il gioco di Jonhathan Boakes la grandiosità del suo titolo è addirittura molta più nascosta, quasi interpretativa. Ma che vuol dire?

Innanzitutto, diciamo che il gioco si presenti a prima vista non bene: i modelli dei personaggi sono davvero dei pupazzi, le animazioni non ne parliamo (quando bisogna muoversi si gira prima l'intero tronco e poi la testa), il voice acting è (quasi) orrendo, la lentezza degli spostamenti, la non possibilità di skippare i dialoghi già letti diverse volte, la zona di un hot-spot interattivo è solitamente sballata e ben più larga di quanto rappresenta, i dialoghi stessi 'appaiono' spesso senza senso, privi di umanità, quasi asettici, la traduzione italiana peggio ancora, le stesse emozioni dei personaggi molto robotiche. Insomma, un quadro che attira davvero poco un adventuregamer anche di vecchia data, figuriamoci i gamer di oggigiorno :)

A me affascinava, perché dopo The Scratches avevo letto di qualcuno che accostava i giochi di Boakes a qualcosa di simile, ed a me la 'dietrologia di ricostruzione' della storia di Scratches l'ho adorata, e questo TLC appareva simile.

Nonostante questo, inizio il gioco e le braccia iniziano a cadere... a parte la bella grafica delle schermate in bianco&nero, il resto è privo di mordente, e seppur di solito non dò molto peso agli aspetti tecnici (grafica, controlli, eccetera...), quello che mi fa quasi annullare la giocata, è quel senso di 'privo di emozioni' nei dialoghi (What's?), nella estrema lentezza dei ritmi di gioco (ed io sono pro per giochi MOLTO lenti)... insomma, ero quasi tentato di dedicarmi a qualche altro gioco.

Però, dandogli un'altra occasione ed entrando poco a poco dopo nel gioco, ha iniziato a prendermi... l'atmosfera che si respira di un vecchio ed isolato paesino costiero dell'Inghilterra quale Saxton è pregnante... salsedine ed umidità dalla spiaggia, freddo e nebbia nel paesino che mischia abilmente aspetti English vecchi e nuovi con un deciso sapore da borgo marinaro.
Non solo l'ambientazione riuscita grazie alle bellissime istantanee realizzate in bianco&nero (il gioco è davvero ambientato in un paesino della Cornovaglia dove Boakes è andato in viaggio a realizzare le foto e renderle utilizzabili nel gioco) unite a modelli 3D, ma anche quella sensazione simile ad un paesino à-la 'Twin Peaks' oppure Innsmouth dei racconti di Lovecraft. Quella sensazione di silenzio, gli abitanti strani, misteriosi, che sanno e vedono tutto, ma non dicono nulla e se parlano capisci poco e niente :)

Poi la trama inizia a mettere nel calderone parecchie ed affascinanti concetti: fantasmi, pirati, la storia del paese, la peste, le reliquie dell'antica Inghilterra, strani mostri marini, sparizioni, eccetera... e come se non bastasse lo stesso personaggio principale scappa da qualcuno o qualcosa che ha molto a che vedere con l'intera vicenda.

Questo gazzabuglio di eventi, informazioni e storie dovranno essere man mano svelate col prosieguo del gioco in maniera molto certosina e che spesso s'incastra con le vicende di questa strana Saxton. Però, non tutto verrà a galla alla fine del gioco, ed anzi, ancor di più, poco e nulla sarà interamente svelato.

E qui che mi ricollego al discorso iniziale della grandiosità del gioco di Boakes.

Rimani esaltato (per chi riesce a scrollarsi di dosso la goffagine del gioco e farsi prendere dalla sua 'stranezza' e dalle affascinanti scoperte di fatti ed eventi particolari) di questo e quest'altro fatto durante il gioco, dell'intreccio di personaggi, storie ed eventi, che man mano SEMBRANO combaciare... quando poi il gioco finisce sebbene ci sia un discreto finale rimangono una marea di fatti non svelati, un sacco di 'apparenti' discrepanze. Ci pensi e guardi indietro ad alcuni fatti del gioco passato e pensi ad un clamoroso 'mah'. Però... è così, se lo giochi in maniera 'superficiale'.

Il problema di molti di noi gamers è che vediamo e giochiamo qualsiasi gioco senza prestare molta attenzione ai dettagli... ad esempio, perché quel personaggio mi ha detto così? Hai poi capito nel prosieguo del gioco? No... e perché parla di cose in apparenza senza senso (e pure verso la fine del gioco non sembrano avere senso)? Perché i personaggi sembrano così vuoti? E' colpa della qualità del gioco? Ebbene, no.

Il gioco sotto la sua scorza di polpettone (dura quasi 30 ore) di adventure poco digeribile, ha il suo perché nei dialoghi spesso 'inconcludenti', da eventi che non si riesce bene a capire dove s'incastrano nella vicenda... dal perché quello sembra un bug, ma difatti non lo è, da quella che sembra una svista dello sviluppatore ma non lo è, e così via...
Dopo averlo finito, mi sono dilettato su alcuni forum, ed alcuni utenti sono riesciuti a far capire il perché di tanti fatti e dare una visione molto più ampia del gioco che apparentemente non sembra avere... ma lo ha. Perché i pensieri descritti combaciano fra di loro, e quindi sveli l'eccezionalità della storia pensata da Boakes.

Non solo, ma il gioco poi assume tutt'altra prospettiva. Ecco, perché il telefono non funzionava, e poi funzionava... ecco perché quel personaggio prima mi dice quelle cose e poi noi pensiamo faccia finta di non conoscerci, ecco perché quello e quell altro ancora, ed a quanto pare la lista è bella lunga. E' un pò come Bioshock Infinite dove quegli elementi dapprima vissuti durante il gioco non gli dai molto peso ma poi s'incastrano in una intricata ed affascinante narrativa. Qui però è ancora più velata del gioco di Ken Levine.

Qualcuno potrebbe ovviamente dire ma a noi non interessa giocare quello che Boakes abbia inteso e lasciato agli altri ad interpretare, ma piuttosto giocare e toccare quanto di buono un gioco riesca a rappresentare nella maniera più convincente, anzi più 'evidente'. Ma proprio per questo TLC è un'opera per pochi, degna di una persona che ha messo quel genio e quel tocco artistico in più in un medium che non trova spesso riscontri del genere. Se fosse stato un film, ovviamente sempre di nicchia, sarebbe stato considerato un gran cult simile a come viene considerato un Memento, ad esempio. Almeno col senno di poi, piuttosto che appena lo si è visto al cinema o nolleggiato a casa :)

Ovviamente, non voglio spoilerare e se affascina il pensiero di un gioco presentato in questo modo, dovete soltanto giocarlo (senza lametarvi del gioco stesso e dei suoi diversi difetti evidenti, dubbi e non) e poi entrare nel salotto di discussione di quale forum per cercare di svelare i vari dettagli del gioco e se quello che abbiamo giocato è 'vero' o no :) qualche hints sui forum di GameBoomers... o ancora meglio sapendo che il gioco di per se si presta a dei dubbi tali da far tanti bei 'mah', meglio pensare un pò di più a quel dettaglio del gioco e magari più in avanti affascinarsi all'ipotesi (magari assurda ma non troppo) di collegamento fra quei diversi dettagli. Il gioco si presterà ad un bellezza unica e non giudicabile apparentemente.

Qualcuno può dire ma è bello il viaggio e non soltanto la destinazione. Vero, ma almeno per il sottoscritto anche l'adventure in sè è stato bello, nonostante i tanti mah e le molte deficienze tecniche. L'atmosfera è ben fatta, il gameplay per quanto goffo in alcune sue cose è bello vario e quanto di più buono in un classico adventure punta e clicca ci possa essere, le scoperte, gli indizi si faranno man mano sempre più interessanti, e qualche volta vi 'regalerà' anche qualche momento horror (ma il gioco horror non è, anzi viene definito dalla stampa specializzata come un'adventure horror per via dei fantasmi o di altro, ma non lo è, anzi è molto meno di Scratches che per me è ansiogeno ma non molto horror... insomma i cosiddetti jump scares qui non ve ne sono).

Da dire che il gioco è stato addirittura sviluppato, pensato e giostrato da una sola persona... Boakes. Giusto qualche piccola collaborazione. Addirittura, la voce dell'avatar è sua (peccato non sia granché :)). Ed è un gioco, per quanto abbia diversi difetti, bello lungo, ricco, vario e soprattutto con quella sua genialità nella costruzione degli eventi dell'intero gioco e non... non... perché TLC è il primo di una trilogia (o forse quadrilogia) dove il prossimo The Last Crown: Blackenrock dovrebbe teoricamente dare qualche dettaglio in più nell'universo di Saxton/Northbridge/Ulcombe, di chi è la Hadden Corporation e la sua tecnologia da acchiappa-fantasmi, della timeline della stessa Saxton e delle sue figure, e varie altre cose... ovviamente, goloso di questo prossimo nuovo gioco :)

Quindi onore a Jonhathan Boakes. Quealche consiglio da dargli è di aggiustare un pò gli hot-spot interattivi, di rendere un pò meno astrusi i dialoghi (soprattutto questi) e più emotività in questi e nel voice acting... per il resto non discuto sulle qualità tecniche, anzi da sola persona è stato già un ottimo compromesso.

Ah, quasi mi dimenticavo, il gioco viene presentato lungo 5 giorni di permanenza di Nigel Denvers (il protagonista del gioco) nel paesino di Saxton, dove ogni giorno viene sviluppato nella sezione mattutina, pomeridiana e notturna.... qualcosa di simile giocato al mitico Hotel Dusk ed un ritmo narrato degli eventi in questo modo che io adoro molto e ben si presta a farti calare nella giusta atmosfera. Preferisco questo in un videogioco: vivere i personaggi di un piccolo paesino, facendo avanti e dietro con gli eventi che si modificano col passare della timeline, piuttosto che fare 1000 viaggi intorno al mondo.

VOTO: 91 (per adattarsi ai voti di AdventurePlanet levate anche 10 punti in meno, anche se qua mi pare abbia preso addirittura 50 :D)

PS: il voto è inferiore a quanto dato a Scratches, ma solo per il fatto che Scratches sebbene sia più piccolo e meno 'eclatante' dello stesso TLC fa le cose nel migliore dei modi, mentre per TLC bisogna scendere a parecchi compromessi, in più penso che l'affascinante 'astrattezza' dei singoli eventi debba essere giusto un pò più 'coinvolgente' nel suo piccolo e non soltanto basarsi sull'intreccio dell'intera vicenda. Anche se bisogna pur dire TLC dura 30 ore, mentre Scratches anche meno di 10... :)


Voto: 91/100

Commento di Matthia

27 Dicembre 2013


Voto: 85/100

Commento di roxhanne

02 Novembre 2011

...a volte non riesco a comprendere come i proverbi "Non giudicare un libro dalla copertina" o "L'abito non fa il monaco" vengano buttati direttamente all'interno dell'invenzione di Joseph Bramah. E' vero, per carità. Le critiche sul comparto grafico sono legittime e concordo su tutto: il protagonista che esegue dello sci di fondo senza sci e senza neve; l'inesistente presenza di rilevanti effetti scenici arzigogolanti; le mani dei protagonisti che sembrano dei pezzi di un pupazzo LEGO; il finale a cacchius de canis, etc. etc. etc... du balle, e perdonate il francesismo. Se dobbiamo prendere in considerazione ciò, allora la classifica delle recensioni del sito dovrebbe essere sconclusionata completamente!
Parto con la mia apologia. Allora, le basi di un'avventura grafica ci sono tutte: la storia c'è ed è anche una gran bella storia (a chi non piace frugare nel torbido passato dei vicini di casa? A chi non piace sapere cosa è andato ad accumularsi nella cronaca nera di un villaggio sperduto e non troppo loquace? Silent Hill ha avuto successo proprio per questo); la longevità pure (sfidatemi a trovare un titolo, oltre alla saga di Rhem, fabbricato con quattro soldini, ma così lungo); gli enigmi sono buoni, non monotoni (anche se spesso si utilizzano sempre gli stessi arnesi per la ricerca dei fantasmi, il risultato è ogni volta inaspettato) e si scade solo rare volte nei minigame (voglio precisare, però, che due o tre sono abbastanza infantili, come quello di colpire con l'amuleto uno sgorbio-ombra lungo la ferrovia); le musiche sono ottime; i suoni loschi e cupi; i colpi di scena abbastanza forti, almeno per uno poco impressionabile come me (alcuni hanno surclassato persino il crollo della balconata che corre attorno alla biblioteca della polizia in Resident Evil 2); gli scenari...ma dove è andato a pescarli, e quale idea poco sfruttata è stata quella di immetterli come mamma li ha fatti? E poi sprazzi di colore che sembrano aumentare o scomparire; dialoghi complicati, ma di grande interesse (la traduzione è orripilante, probabilmente fatta con vocabolario alla mano; ascoltate tutto traducendo all'istante, se avete una buona conoscenza dell'inglese: è tutto molto meglio - tradurre questi dialoghi alla lettera è come cercare di tradurre Ode to the ancient mariner in italiano sperando che la poesia si ricrei); il finale che lascia riflettere e che invoglia a proseguire la storia (molti si sono lamentati di questo, ma quanti film o AG cult sono terminati lasciando l'amaro in bocca e molte cose in sospeso? Esempi? Ne cito solo tre - Film - Inception, AG - il primo Black Mirror ed il primo Syberia).
Per terminare la mia lunga difesa ciceroniana di questo gioco per me, e ripeto, per me stupendo (sono per la libertà di opinione), voglio solo dire che molti sono i problemi ad oggi per una qualsiasi casa produttrice di giochi di avventura nel decidere di produrre ed immettere sul mercato un suo bimbo: pirateria; involuzione mentale della popolazione verso l'uso esclusivo di giochi sparatutto, calcistici, picchiaduro, etc.; poca voglia di spendere 20 ? per un AG quando fai prima a comprarti GTA IV...bah.
Boakes ha fatto tutto da se. Ha immesso passione, creatività e soldi. Ha chiamato musici, attori di strada, esperti in archeologia e caccia ai fantasmi, fotografi professionisti e quant'altro. Ed il risultato è stato incredibile: quello che si richiede di base ad un AG (un po' come The Blair Witch Project o Rec per l'horror, no? Pochi soldi, ma superbi). Quante volte videogiochi con grafica superfiga hanno deluso considerevolmente le aspettative?
Per questo, contando le piccole pecche notate qua e là e basandomi esclusivamente sui requisiti di un gioco d'avventura (ricordiamoci che i primi erano soltanto delle scritte a cui rispondere, senza grafica) voglio donare a The Lost Crown un bel


Voto: 93/100

Commento di Grim Fandango

15 Agosto 2011

uno dei giochi più brutti di sempre.
palloso, non fa paura, grafica e situazioni da affrontare ridicole.
la recensione è stata troppo buona questo gioco è pura immondizia.


Voto: 1/100

Commento di trollolol

06 Gennaio 2011

ok tecnicamente non è il massimo ma nessun gioco mi ha mai preso cosi tanto..mi è dispiaciuto troppo finirlo:) non vedo l'ora che esca il seguito!


Voto: 95/100

Commento di RobocopDave

03 Ottobre 2010

Devo dire che se la storia di una AG mi prende molto come è stato nel caso di The Lost Crown, soprassiedo a ogni difetto tecnico o realizzativo. E' un gioco che sicuramente poteva essere realizzato meglio ma Boakes, mancando di mezzi tecnici avanzati colma il tutto mettendoci moltissima passione cosa che spesso vedo mancare nei prodotti (magari tecnicamente impeccabili) di case di produzione più attrezzate e blasonate. Sapendo cogliere la passione che trasmette, soprattutto attraverso i dettagli, il gioco diventa godibilissimo. Consideratelo più come un prodotto artigianale che non un blockbusters dei videogame. Essendo stato rapito dagli scenari e dalla ambientazione cupa e misteriosa sono fra quelli che attende impaziente il sequel. Secondo me va giocato con calma, un paio di ore al giorno al massimo, un po' come se fosse una serie televisiva tipo Twin Peaks in modo da immergersi nell'atmosfera britannica che offre, memorizzando i personaggi che son molti e soffermandosi sui dettagli. Solo così la lunghezza del gioco (notevole) non diventerà un difetto bensì un pregio. Se puntate a finirlo velocemente in uno/due giorni non riuscirete ad apprezzarlo.


Voto: 90/100

Commento di MariusGermanicus

19 Settembre 2010

L'idea alla base del gioco era molto buona e mi sono messo a giocare carico di aspettative. Però la realizzazione tecnica è davvero pessima e il fatto che è stato realizzato da una persona con pochi mezzi è ammirevole , ma non si può passarci sopra. L'impegno è stato tanto, ma il risultato molto basso. Tanto da rovinarmi l'esperienza di gioco.
Personalmente mi sono sentito preso in giro, se acquisti un prodotto ti aspetti che sia fatto in maniera professionale.

Il gioco poi è noiosissimo, ore di dialoghi inutili e vagabondaggi in giro per la città. Da un avventura grafica mi aspetto evasione dalla realtà, non blanda imitazione della stessa.
Ti fa venire voglia di mollare tutto ( come ho fatto).

Forse a qualcuno può piacere, però è una cosa soggettiva. non è giusto metterlo a pari di tanti capolavori riconosciuti da tutti, per questo il mio voto è cosi basso


Voto: 30/100

Commento di graycat

25 Giugno 2010

Che dire....
Subito mi pareva un bel gioco,come ambientazione,atmosfere,
anche il bianco e nero una bella idea....(il luogo esiste veramente si chiama Polperro ed è visibile su alcuni filmati di you tube)
Ma ad un certo punto (ed ero già abbastanza avanti nel gioco) l'ho piantato lì dalla frustrazione!
Dialoghi su dialoghi con l'impossibilità di poterli saltare,nessuna mappa per gli innumerevoli spostamenti!
Basta!
Spero che in caso di uscita di un seguito gli Autori tengano presente le critiche che penso siano arrivate dal mondo delle AG!


Voto: 30/100

Commento di ClaudioNicola

31 Maggio 2010

Ho terminato finalmente "The Lost Crown". E la parola "finalmente" non è messa a caso... sono perfettamente d'accordo con tutto quello che riportato da Teo. D'altronde non è possibile giudicare oggettivamente atmosfere e sensazioni e basare una recensione su queste, ma occorre definire pregi e difetti visibili e insindacabili, e questo gioco ne ha troppi, a mio avviso. Il doppiaggio stile corso di inglese per principianti e la lentezza del gioco (senza tralasciare una localizzazione che più volte mi ha ricordato il google translator) non mi ha aiutato nell'immedesimazione. Per quanto mi riguarda ho provato "ansia" nei giochi che mi hanno permesso di "scegliere" da me i tempi tecnici con cui effettuare le azioni, da aprire una porta a esaminare un oggetto. In questo gioco i tempi sono troppo diluiti, anche nei dialoghi importanti, negli spostamenti e in tutte le animazioni il tempo trascorso ha allentato totalmente qualsiasi tensione. E non ultimo il difetto a mio avviso peggiore. Un gioco con una longevità del genere non dovrebbe lasciare la maggior parte delle cose in sospeso come ha fatto "The Lost Crown". Io ho impiegato circa 50 ore a terminarlo (quindi un'eternità, per un'avventura grafica), e trovarmi un finale mozzo e che lascia numerosi quesiti senza risposta non è stato piacevole, Boakes avrebbe potuto almeno premiare la pazienza del giocatore.


Voto: 50/100

Commento di mvmg

29 Maggio 2010

The Lost Crown è sicuramente uno dei giochi che più mi ha lasciato spiazzato e ben si comprende il motivo per cui divida così tanto nei giudizi.
Una pessima realizzazione tecnica si contrappone ad un eccellente coinvolgimento e ad una buona trama. E' un gioiellino mancato.
Sorvolando sui dettagli e sui vari difetti (sufficientemente evidenziati nella recensione)dico semplicemente che con the lost crown bisogna avere pazienza: se si riesce a chiudere un occhio (e a superare qualche frustrazione), vi regalerà emozioni uniche. Se siete amanti degli horror poi non dovreste assolutamente perderlo...
Per motivi personali gli avrei dato tranquillamente un 85, ma siccome un voto deve tener conto del gioco nella sua globalità e confrontarsi con altri titoli a disposizione, stenta a raggiungere il 70...


Voto: 69/100

Commento di giulianobc

07 Marzo 2010

Bella AG che andando avanti stimola di più la voglia di sapere!
Pensavo di dare un bel 80 se non fosse stato per il finale!


Voto: 69/100

Commento di Master Of Lightning

31 Dicembre 2009

io non sono riuscito a finirlo e mi dispiace proprio. mi dispiace perchè poteva essere un grande gioco.
a me non interessa che il protagonista faccia il moonwalk invece di camminare, o che la grafica sia in b/n o in b/n con spruzzate di colore qua e là. per me è fondamentale per una buona ag avere buoni enigmi e una buona trama che possa essere il più coinvolgente possibile.
TLC ha buoni enigmi e un'ottima trama (almeno fino a dove sono arrivato) ma non è riuscito a coinvolgermi. O meglio, ogni volta che la storia mi prendeva, il gioco, vuoi per alcuni evidenti limiti di giocabilità (impossibilità di skippare i dialoghi, lentezza esasperante negli spostamenti, ripetizioni di sequenze etc), vuoi per alcune lungaggini a mio avviso evitabilissime, mi innervosiva e otteneva esattamente il contrario del coinvolgimento che cerco.
ad es.: se passo una giornata intera (giornata vera) bloccato in un posto dove vedo mille volte tutte le cose che ci sono e non riesco ad uscire perchè non sono riuscito a notare un paragrafetto di un cartellone (un pezzo del cartellone, non il cartellone) assolutamente inutile ai fini della trama, io non mi ricordo neanche più perchè ci sono andato lì. se ho bisogno di informazioni e non me le dai se prima non ti trovo gli ingredienti per preparare il pranzo, o se non faccio una noiosa caccia al tesoro, beh, queste sono lungaggini che distogono l'attenzione dalla trama ed evitano il coinvolgimento.
secondo me TLC non è fluido. tutto qui.
nervosismo e frustrazione in un'ag, a meno che non derivino da enigmi che non riesco a risolvere, non li tollero. e TLC mi ha, in questo senso, innervosito molto e, ripeto, mi dispiace perchè se fosse stato meno dispersivo e con qualche accorgimento sulla giocabilità in più, sarebbe stato sicuramente un giocone.


Voto: 65/100

Commento di puffomandrake

09 Dicembre 2009

Sicuramente un'avventura horror da provare .Trama coinvolgente ,belle le musiche e effetti sonori .il gioco è abbastanza lungo con enigmi interessanti .Ottima idea usare il il bianco e nero con particolari colorati .Difetti :il protagonista quando si gira sembra un robot e inguardabile.


Voto: 76/100

Commento di luise

01 Dicembre 2009

Abbastanza lento,i personaggi non si possono guardare,pattinano invece di camminare,sono brutti e legnosi nei movimenti.

Inoltre i dialoghi non si possono saltare e non spariscono automaticamente quando diventano inutili,questo contribuisce ad aumentare la senzazione di lentezza specialmente quando si sbaglia e si riavvia un dialogo già fatto.

Questi sono i principali difetti che ho trovato in questo Titolo,per il resto è un Gioco con una gran bella trama,di quelle che ti tengono attaccato al Computer,mai frustrante,gli enigmi sono principalmente di tipo investigativo,basta guardare bene in giro e si viene a capo di tutto,i pochi enigmi in soggettiva da risolvere sono alla portata di tutti.

Gli effetti sonori li ho trovato ben fatti,scricchiolii,sussurri,voci e tutto quello che serve per tenere il giocatore sempre in tensione.

In più ha una longevità considerevole,anche considerando la lentezza globale,e usando il "doppio click" per uscire dalle schermate,il gioco vi impegnerà per un sacco di tempo,a differenza di molte AG recenti che costano uguale ma le finisci in una decina di ore.

Inoltre bisogna ricordare che "The Lost Crown" è stato realizzato da pochissime persone,l'autore e qualche collaboratore che lo supporta nel doppiaggio e nei viaggi che fa in Cornovaglia,per fissare nelle sue Avventure l'atmosfera di quei luoghi.

Secondo me Jonathan Boakes è in continua crescita,uno sviluppatore che le Avventure Grafiche le crea con passione e si vede.

Nonostante non sia un Capolavoro merita un voto alto,perchè questo Titolo vale ogni singolo Euro di quanto costa,e non vorrei che qualcuno si perdesse questo gioiellino semplicemente per il voto basso della recensione.


Voto: 90/100

Commento di Luigi80

23 Novembre 2009

Ammetto che il titolo dal punto di vista puramente tecnico ha delle lacune notevoli come è già stato fatto notare: personaggi con movimenti a mo' di robot e soprattutto che camminano "scivolando", la mancanza di saltare dialoghi o spostarsi da un luogo ad un altro con più rapidità.

La cosa che però vorrei puntualizzare è molto semplice: riconosco in questo titolo un originalità che ultimamente mi pare un po' troppo rara. Anche alcune "trovate" le trovo degne di nota e una longevità veramente apprezzabile. Il tutto non si ferma alla scelta del bianco e nero con macchie di colore di sicuro effetto. E' un gioco fuori dalla mischia per così dire, come è stato Darkfall in effetti. Per concludere mi permetto un voto molto alto solo per il fatto che mi ha tenuto attaccato allo schermo a differenza di molte ultime avventure che in fin dei conti mi hanno lasciato alla fine l'amaro in bocca


Voto: 90/100

Commento di Enrico67

22 Novembre 2009

Questa recensione diventerà una delle più criticate e criticabili di Adventures Planet. TLC è un gioco che, per ricchezza, profondità, atmosfera merita di essere giocato da qualunque appassionato di avventure grafiche. E' vero, graficamente e tecnicamente è proprio modesto, ma se pensiamo che tutto (TUTTO!) è partorito dalla mente di una persona, si può tranquillamente sorvolare. Più che un gioco, un'esperienza!


Voto: 83/100

Commento di Poianone

21 Novembre 2009

Davvero non ho parole.. sembra che io e il recensore abbiamo giocato due giochi diversi. Quello che penso l'ho scritto circa 1 anno e mezzo fa, quando giocai alla versione originale in lingua inglese, per cui vi rimando al mio post: https://www.adventuresplanet.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=5851

Per il resto.. qualche trascuratezza tecnica la si può tranquillamente perdonare quando l'immedesimazione raggiunge livelli veramente eccezionali.


Voto: 100/100

Commento di gabbian0

20 Novembre 2009

Precisando che non sono un amante dell'horror, questo The Lost Crown è un titolo a mio parere discreto, partiamo dai pregi primo fra tutti la storia, intrigante e misteriosa piena di suspance e scene che vi faranno saltare dalla sedia, adattisima per gli amanti del genere.
L'audio è un'altro punto forte di questo titolo, molto ben curato che crea ottimamente quello stato di tensione e mistero, con rumori di sottofondo e musiche decisamente ispirate e coinvolgenti.
Passiamo ora ai lati negativi, primo fra tutti la traduzione in Italiano, pessima, poco curata e per niente convincente, poi abbiamo gli enigmi, questi sono per lo più ripetitivi e alquanto semplici, il tutto si basa spesso sull'utilizzare i vostri strumenti nel posto giusto e al momento giusto, tutto il resto fa da contorno e quegli enigmi che si discostano leggermente dalla routine, sono spesso banali e per nulla apppaganti.
Infine altro punto ,a mio parere,oscuro rimane la grafica.. ora questa si presenta con dei fondali a tratti con foto preindirizzate, alternate con sfondi 2d creati exnovo, quest'ultimi per nulla di buona qualità, le animazioni dei personaggi sono scadenti, praticamente inesistenti, il nostro stesso alter ego è totalmente inespressivo e riesce pure a volare( capirete quando ci giocherete.
Che dire alla fine che questo è un titolo con una buona storia e poco altro, fantastico per gli amnati dei misteri e delle suspence che però, troveranno di meglio in titoli molto più elaborati e curati.


Voto: 70/100

Commento di Baku

23 Marzo 2009

Ho già giocato a the lost crown appena ho avuto la possibilità di acquistarlo on line, in inglese: non so se uscirà con sottotitoli in italiano, comunque, mi limito a dire che è un'avventura che vale la pena di giocare, per lo più è in terza persona con alcuni punti in prima, ma non difficili. Niente azione, molta suspense e adatto agli amanti del genere "caccia al fantasma". Niente splatter, una bella storia all'inglese.


Voto: 90/100

Commento di balbinella

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Darkling Room
Distributore: Blue Label Entertainment
Data Rilascio: Q1 2008
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Horror
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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