Il gioco si presenta come un ripensamento in chiave noir del mondo del Mago di Oz: si seguirà quindi un caso di persona scomparsa prendendo il comando di Petra, investigratice privata della Città di Smeraldo.
Si tratta di un gioco progettato dall'autore di The Shiva e Blackwell, conseguente alla firma di un contratto che riguardava però un casual game. E' quindi il risultato di uno sviluppatore di avventure grafiche che fa un casual game... E purtroppo si nota.
Emerald City Confidential resta a metà strada fra i due mondi, risultando in un casual con il ritmo di un'avventura grafica: un'esperienza troppo spesso tediosa, noiosa, pesante da giocare. Enigmi banali ma che portano via tempo, dialoghi mal progettati, tanto backtracking per le varie locazioni...
Narrativamente parlando, la storia non è male e i personaggi sono interessanti, ma manca quel senso del ritmo che dovrebbe rendere "thrilling" l'investigazione. Indubbiamente godibile per i fan dell'universo di Oz, soprattutto per chi ha letto anche i libri, che troverà senz'altro affascinante il modo in cui sono dipinti alcuni personaggi (ad esempio, Leone, Falegname e Uomo di Latta subiscono tutti e tre le conseguenze dei doni ricevuti da Oz... e vedremo come sono diventati con molto coraggio, molta intelligenza e molto cuore, rispettivamente).
Tuttavia i meccanismi di gioco sono ampiamente insufficienti, e la sensazione di giocare un ibrido mal riuscito è costante. Anche il valore di produzione è piuttosto basso, e si nota: se la longevità è di tutto rispetto (una dozzina di ore, ma molte trascorse a fare cose inutili) e i fondali sono passabili (ma poco ispirati), lo stesso non si può dire per il comparto sonoro (bocciato in pieno), l'interfaccia di gioco, le animazioni e il gameplay in generale.
Un'avventura quindi con un certo potenziale, ma che manca dei fondamentali. La consiglierei solo a chi trova irresistibile l'idea di un seguito in chiave noir del Mago di Oz... Ma da giocare senza pretese.