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Broken Age

 

il nostro voto
75
il vostro voto (10 votanti)
82
24 Settembre 2020

Broken Age coincide con il ritorno di Tim Schafer al genere AG. Il papà di Grim Fandango, nonché lo zio di Monkey Island, tramite un’acclamata operazione di crowdfunding pubblicò questo titolo che trovo difficile valutare.
Il gioco in sé è molto ben realizzato: curato nei dettagli, grafica da cartoon, trama originale che si sviluppa su un doppio binario, enigmi stimolanti nella seconda parte (ricordano nelle modalità quelli di GF).
Eppure non mi ha mai preso veramente, forse per un difetto nel gameplay sulla versione mobile che impedisce di velocizzare i dialoghi (li segui tutti oppure li salti per intero) o forse, più probabilmente, per la storia adolescenziale e i suoi ritmi ovattati. Si tratta ovviamente di aspetti soggettivi, è sicuramente un’AG che può catturare e magari iniziare al genere un giocatore del nuovo millennio (difficoltà tarata, interfaccia minimale, ridotto numero di hotspot e location) ma potrebbe avere meno appeal per un avventuriero navigato.
Vista la rarità di titoli in giro, ogni nuova avventura stile punta e clicca è la benvenuta e questa non fa certo eccezione, nonostante abbia dovuto combattere duramente contro la tentazione di abbandonarla nella prima ora di gioco. Alla fine è valsa la pena completarla, anche solo per devozione nei confronti dell’autore che, a mio avviso, perse però il confronto indiretto con l’altro mito Ron Gilbert in tema di grandi ritorni (The Cave, AG borderline non priva di difetti, mi ha divertito di più).


Voto: 80/100

Commento di marus

17 Novembre 2017

disegni molto curati, anche se lo stile dei personaggi non mi piace un granchè...enigmi ben fatti...la storia mi ha preso nel primo atto, ma poi con l'andare mi ha un po annoiato e questo pesa sul voto totale di un'avventura che tecnicamente è molto valida

voto 84


Voto: 84/100

Commento di clarenceseedorf86

19 Novembre 2016

Molto bello e colorato. Iniziato e abbandonato dapprima su PC, a causa della storia che non avevo capito bene e dal poco coinvolgimento viste anche le ripetute volte in cui sono rimasto bloccato. Riprovato con una nuova mentalità su PS4, e finito poi in poco tempo senza troppa difficoltà (a parte qualche caso nel secondo atto). Facendomi però apprezzare, con i suoi difetti, il gioco, sopratutto la prima parte, che ho apprezzato di piu


Voto: 70/100

Commento di Tonino

20 Novembre 2015

Avventura deliziosa da gustare unicamente al suo completo. Posso capire alcune critiche, la prima metà scorre liscissima, un esperto se la farebbe correndo ad occhi chiusi, o quasi, però in suo favore viene lo stile visivo e l'umorismo dei dialoghi che spingono a spulciare tutto. Nella seconda metà ci si impegna leggermente di più, ma non perchè il gioco diventi più complicato quanto perchè vi è un maggiore avanti e indietro senza un ricambio di ambientazione, tra le stanze della nave ed il villaggio di pescatori e taglialegna. Questo miracolosamente non da fastidio, un po per la possibilità di saltare; camminate, posizionamenti e dialoghi, un po per un oggettivo merito di Shafer e del suo team di aver effettivamente saputo valorizzare gli elementi più volte in modo discreto. Tuttavia coi nodi e i fili dei robottini hanno ecceduto e consapevolmente hanno cercato di mettere una pezza, ma alcuni potrebbero non gradirli comunque. Nella seconda parte si nota anche qualche piccola rifinitura in meno nello stacco di alcune animazioni. Bene o male in Broken Age le cose da fare sono sempre intuibili, qualche dubbio può nascere giusto da una certa grande riparazione in poi. La gestione degli oggetti è limitata, ma almeno si evitano scritte fastidiose e ulteriormente sgravanti. A parte qualche raro caso sarà difficile bloccarsi e nonostante ciò 14 ore sono assicurate. La localizzazione è buona e fa piacere vedere tradotti anche testi sullo sfondo, ma non è un lavoro perfetto, a parte piccolissimi errorucci, alcune espressioni, pur non letterali, non sembrano cogliere sempre il giusto stato d'animo dei ragazzi. La storia risulta comunque ben narrata e gestita, qualche incertezza sulla famiglia di Shay riesce positivamente a generarsi, tuttavia Vella nella sua natura guerriera ossessionata non sembra sempre coerente ed il finale poteva giovare di qualche oretta extra di azioni e dialoghi nella città morente, in modo da affiatare i protagonisti più direttamente e far sentire maggiormente la conclusione. A dirla tutta una vecchia conoscenza della ragazza sullo schermo della nave spaziale farebbe pensare a qualche taglio in tal senso...

Un'avventura non perfetta, ma riuscita e consigliatissima


Voto: 84/100

Commento di RaistlinVM

07 Novembre 2015

Un gioco davvero bello a parer mio. I punti di grande forza e di distinzione del gioco sono il design grafico, la trama, i personaggi e i loro dialoghi. Le meccaniche dell'avventura (gli enigmi, sia logici che dei personaggi) sono temi già consolidati di un maestro del genere, che non ha voluto innovare in tal senso. Forse può dividere la storia spezzata in due che poi alla fine non si ricongiunge come uno potrebbe aspettarsi. Io però ho ritrovato il tratto distintivo di Schafer che non mi delude, nell'ironia, nella genialità con cui certi personaggi contribuiscono ai puzzle (il tessitore temporale...) e, ripeto, nella grafica, che in questo gioco è fluida e molto artistica. Adoro come Schafer renda i personaggi principali, le sorprese... e la regia. Probabilmente le nuove avventure delle case diverse, più ambiziose e studiate, lo mettono in ombra un tantino, per la sua leggerezza, ma se ricondotto al creatore di Grim Fandango... sembra che tutto sia lì dove deve stare.


Voto: 95/100

Commento di Ilarius

27 Maggio 2015

Broken Age - My2Cents

Inutile dire che l'approccio migliore per iniziare un gioco, un film o un libro è quello di non aspettarsi nulla dallo stesso. Per di più, dopo aver letto critiche in abbondanza, forse lo si valuta meglio, moltooo meglio, per quello che a conti fatti non è per niente una ciofeca, anzi...

Broken Age è stata la nascita del fenomeno Kickstarter, e nei piani di Tim Schaffer doveva essere anche la rinascita di quell'operazione-nostalgia per il ritorno agli adventure Lucas-style degli anni '90.

Forse è questo il problema alla base del gioco, delle numerose critiche in giro: l'avere come padre uno dei fondatori del genere, l'aver raccolto il numero più alto di dollari nella storia del crowd-founding per un'avventura punta&clicca, e dover sostenere il peso dei nostalgici nel riuscire a fare un nuovo gioco che sia almeno alla pari dei vecchi capisaldi come un Monkey Island o un Maniac Mansion.

Non fosse solo questo, ma il buon Tim si è fatto prendere troppo dall'entusiasmo della raccolta fondi, ed ha sperperato l'intero patrimonio raccolto in troppe riunioni, troppi video-documentari a regola d'arte, e forse un pò troppo dispendio di energie nell'art-style del gioco stesso.

Quindi la storia la sappiamo tutti, la Double Fine finisce i soldi, e rilascia solo l'Atto 1 (non era mica previsto il gioco spezzato in due fasi) che si riesce a finire in 3/4 ore... poi inizia un'altra raccolta fondi parallela, raccimola soldi in altri modi, si auto-sovvenzia fino a quando dopo parecchio tempo riesce a consegnare l'Atto 2 che dura il doppio dell'Atto 1 (a me il gioco è durato sulle 15 ore).

Morale della favola? Se l'Atto 1 presenta una 'intro' molto narrativa e con poco gameplay, preso dalle critiche sui forum, il Secondo Atto ne subisce l'influenza e sforna una parte solo quasi gameplay, e per via della mancanza di fondi di cui sopra, si provvede a 'tagliare' le risorse artistiche riciclando gli stessi mondi e stanze già esplorate nel solo primo atto. Rendendo allo stesso tempo scontenti dei nuovi che vedono il fascino dell'Atto 1 svanire nel riciclaggio e power-play 'filler' presente nel 2... in pratica prova ad accontentare tutti ma non accontenta nessuno.

Io come la penso? Più o meno allo stesso modo, anche se essendo più propenso ad un gioco più storia e meno gameplay, ho preferito molto la fase 1, ma nonostante tutto mi sono fatto trascinare anche dagli enigmi del secondo atto.

Per me riciclo o no, l'idea di scambiare i due mondi dalla prospettiva diversa dei due personaggi, può essere una furbata per risparmiare ma è stata comunque una bella idea. Stimolante ed incuriosito dell'approccio aperto ed interessato di Vella e Shay nei due mondi completamente nuovi per loro.

Diciamo che il gioco doveva avere un ritmo diverso, la intro andava bene com'è, il secondo atto nel sua doppia longevità doveva dosare bene colpi di scena (bellissimi quelli a fine atto 1 ed inizio atto 2) e la narrativa con gli enigmi, ed aver un epilogo con qualche colpo di classe in più come la stesura stessa del progetto, ma non la sua fine, fin troppo 'da buon cartone Disney/DreamWorks'.

Dopotutto, in Broken Age ho trovato addirittura più interessante di alcuni vecchi adventure classici Lucas (se ben ricordo), il mistero e la curiosità in cui vengono raccontati i suoi nuovi mondi, e soprattutto come vengono sfatati i tabù di questi. Più stimolante ed affascinante di alcuni vecchi capisaldi, e senza neanche perdere lo charme e quel tocco Lucasfilm di un tempo.

Quindi in cosa 'fallisce' il gioco? Ritmo come già detto, epilogo senza colpi di genio anche, poi per alcuni è stato eccessivo il back-tracking (per me non è stata affatto pesante, anzi ben bilanciato), per alcuni sono stati pochi anche gli scenari (io direi che avrei preferito giusto qualcosina in più), ed io aggiungo anche il fatto che a volte non c'è molto legame 'logico-ambientale' fra le stanze... ad esempio nel mondo di Vella, attraversare ambienti quali nuvole, bosco, spiaggia e montagna/caverna in 4 schermate mi sembra decisamente eccessivo e 'sconclusionato'... sarà anche la bizzarria nel fare gioco stile Maniac Mansion, però...

Il resto per me è invece da TOP Score: lo stile grafico, sebbene non preferisco quando si disegnano braccia e gambe a mò di stecca, è fantastico, ed il fatto di aver gestito dialoghi, ma anche fasi d'interazione e non con zoom-in/out, parallase, eccetera diventa una delizia. Il Voice Acting è incredibile, io non adoro mai le voci inglesi, ma B.A. è fra i primi giochi ad avermi fatto innamorare delle voci dei personaggi, e delle loro smorfie. Le musiche sono anch'esse incredibilmente calzanti al posto giusto, da toni fiabeschi a rilassanti, a super-eroistici, però a differenza delle 'solite' musiche ben fatte di altri giochi queste le trovo anche con un tocco di personalità in più.

Quello che potrebbe far storcere il naso è lo stile troppo da 'marshmallow' (non saprei come definirlo ^_^;) di alcuni 'attori' del gioco, i soliti maschi duri&puri potrebbero schifare a volo l'adventure 'da Teletubbies' e quindi non troverebbero nulla di buono nel gioco perché sopraffatti da questo disgusto da zucchero filato che permea lo stile dell'ambientazioni :) Io non l'adoro, ma so apprezzarlo se nel contesto risulta essere giusto, e qui ci riesce in pieno.

Il gioco inoltre mi ha regalato anche qualche buona vibrazione di cuore fra stile/scena/personaggi/battute/musica (fighissimo l'albero parlante) che solo un buon vecchio gioco Lucasfilm saprebbe fare, ed è per questo che sebbene con diversi difetti il gioco mi è piaciuto molto, nonostante gli ostacoli che ha dovuto subire durante il suo sviluppo è riuscito cmq a portare l'entusiasmo di un nuovo parto Lucas a casa. E dopo parecchio tempo... scusate se è poco...

E' un gioco Lucas, vero, affascinante, con uno stile moderno ma classico allo stesso tempo, e da buon nostalgico quanto vorrei il vero Monkey Island 3 fatto proprio in questo modo, ovviamente senza questi problemi di dollari, e senza dover spezzare il gioco in più parti e subire l'influenza dei forummisti.

Ah, non sono un intenditore fine di enigmi, però ritengo che nonostante l'eccesso messo nell'Atto 2 sono stati introdotti con maestria nella maniera più semplice per qualsiasi utente (gli hot spot dopotutto sono davvero pochi per stanza) e pure abbastanza vari nello svolgimento (qualcuno ovviamente stona sempre o dimostra segni di illogicità stile quando si viene a sapere qualcosa da un altro mondo per come risolverlo nell'altro senza che i due protagonisti si scambiano informazioni, ma vabbé...).

Ho apprezzato MOLTISSIMO anche lo stile grafico adottato nei menù, nella pulizia dell'immagine, del MainMenù, dell'interfaccia inventario/salvataggi, nel lanciare senza fronzoli da GOG il gioco e giocare subito. Peccato per quei 3-4 secondi pieni per il fading fra una schermata e l'altra, se veniva dimezzato era giocare come bere un bicchiere d'acqua (ah si, anche il poter saltare le scene non solo da barra spaziatrice ma anche da mouse avrei inserito :)).

Broken Age può risultare quindi una rinascita per il genere, e come nei primi episodi di ogni filone ha le sue lacune e difetti, ma parte da una base eccellente.

Peccato solo che Schaffer non voglia essere la nuova Lucas, piuttosto un publisher in grado di spaziare su più fronti e non solo sugli adventure.

Da Broken Age potrebbero partire una nuova serie di adventure Lucas-style davvero fantastici.

VOTO: 91 (voto stile TGM - sarebbe un 850 su un 'K' - sarebbe un 80% da Adventure's Planet - sarebbe un 7,5 'rigido' a scuola :)


Voto: 91/100

Commento di Matthia

25 Maggio 2015

Non è mi è dispiaciuto affatto, certamente poteva essere fatto di più.


Voto: 80/100

Commento di SimoneHouse

19 Maggio 2015

Per quanto mi riguarda, esperimento fallito...

L'impalcatura da gioco più costoso della media c'è: buon sonoro, sia musiche sia doppiaggio (inglese), e grafica comunque ricercata e ben eseguita. Anche la durata non è male, sono comunque una dozzina di ore di gioco.

E' tutto il resto che è assolutamente nella media delle avventure degli ultimi 15 anni... Quelle che tutti hanno fatto finta di non vedere.

La storia è mediocre, si vede che ha subìto dei cambiamenti in corsa, il finale è deludente. Il ritmo è imbarazzante, praticamente c'è un crescendo a metà gioco pieno di rivelazioni che alzano il livello di attenzione, ma prima e dopo non c'è NIENTE.

Si resta bloccati nei soliti scenari (pochini e poco vari) a risolvere puzzle di media difficoltà, che comunque non entusiasmano e non colpiscono, e soprattutto non premiano. Si rimbalza senza senso da una schermata all'altra, esattamente il tipo di backtracking che da sempre è criticato al genere.

I personaggi non evolvono, non reagiscono, hanno caratterizzazioni blande... Si salvano i dialoghi e parte del design, la cui personalità è sopra la media.

Il difetto più grosso è comunque la NOIA meccanica che pervade l'esperienza di gioco, e in un videogame è sempre il difetto più grande che possa esserci, punta&clicca o meno. Non intrattiene, non coinvolge, non entusiasma, se non per un'oretta a metà gioco. Peccato.


Voto: 65/100

Commento di Overmann

14 Marzo 2014


Voto: 86/100

Commento di monny93

30 Gennaio 2014


Voto: 80/100

Commento di roxhanne

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Double Fineâ„¢
Data Rilascio: 28/04/2015
Piattaforma: Android, iPad, iPhone, Linux, MAC, Nintendo Switch, PC, PS4, Ps Vita, XboxOne
Caratteristiche
Genere: Avventura
Grafica: 2D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Joypad
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Multilingua (italiano incluso)
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