Sabato, 18 Maggio 2013 20:24

Svilupparty 2013: il nostro resoconto... avventuroso!

Come già accennato dalle nostre News, lo scorso weekend, dal 10 al 12 Maggio, presso la Cineteca di Bologna si è svolto lo Svilupparty. Manifestazione promossa dall’Archivio Videoludico, patrocinata da AESVI4DEV e orchestrata dall’instancabile Ivan Venturi, personaggio storico della scena videoludica italiana, nonché fondatore della software house TiconBlu.
La manifestazione, giunta alla sua terza edizione, è stata creata con l’intento di diventare un punto di riferimento per i giovani sviluppatori italiani che volessero intraprendere la grande impresa di creare videogiochi nel Bel Paese. Oltre alle due canoniche giornate di sabato e domenica, è stata aggiunta l’ulteriore giornata di venerdì con un evento chiamato “Svilupparty Beta”, con interventi molto tecnici mirati alla formazione dei giovani sviluppatori emergenti.
Nel complesso lo Svilupparty 2013 ha visto una partecipazione esponenzialmente più alta rispetto alle passate edizioni, sintomo evidente che la scena indie italiana è molto vivace e soprattutto piena di progetti interessanti. E noi di Adventure’s Planet non potevamo non essere presenti, principalmente per scoprire quanta “avventura” c'è dentro Svilupparty, e siamo qui pronti a snocciolarvi i progetti più interessanti in merito al nostro genere di videogame preferito.
Nicolas Eymerich, l'Inquisitore: La Peste – Cap. II: Il Villaggio
Lo spirito del secondo capitolo della serie dedicata al terribile inquisitore Nicolas Eymerich, intitolato “Il Villaggio”, ha aleggiato sulle nostre teste per tutta la durata di Svilupparty. Non se ne è parlato apertamente e nel dettaglio, ma il responsabile del progetto – lo stesso Ivan Venturi – ci ha assicurato che TiconBlu è al lavoro alacremente...
Mermaid Studio
Allo Svilupparty non poteva mancare Riccardo Cangini, altro storico personaggio della scena italiana, collega di Venturi ai tempi della mitica Simulmondo e oggi CEO di Artematica. Purtroppo nel suo intervento, Cangini non si è concentrato particolarmente sulle avventure grafiche, né tanto meno ha sciolto l'oscuro riserbo sul nuovo e misterioso progetto di su cui è al lavoro e di cui vi avevamo mostrato un primo artwork. In compenso era presente Giandomenico Maglione, ovvero il CEO di 10th Art Studio, con cui Artematica sta realizzando Mermaid Studio.
Maglione ha speso i suoi minuti di intervento per presentare questo nuovo titolo: si tratta di un gioco hidden object, arricchito però da una sceneggiatura e da un gameplay basato su enigmi, più vicino al concetto di avventura rispetto ad altri titoli casual. Abbiamo avuto la possibilità di provare una prima versione del gioco, per una decina di minuti, e da quello che abbiamo visto, gli oggetti da scovare in Mermaid Studio non saranno fini a sè stessi ma andranno a comporre dei piccoli puzzle, ben integrati con la trama firmata da Tommaso Vitiello, vincitore del Premio Siani lo scorso anno. Ad impreziosire il tutto, un comparto grafico molto gradevole, con i disegni dei personaggi firmati dalla coppia di illustratori: Andrea Scoppetta (Disney/Soleil) e Pasquale Qualano (Marvel Comics/Aspen).
Viva! Game
Collaboratori nell'organizzazione dell'evento erano anche gli Studio Evil, team indie bolognese fresco del successo dello sparatutto vecchia scuola Syder Arcade, pubblicato l’anno scorso. I malefici sviluppatori hanno presentato un gioco in via di sviluppo ispirato a una campagna educativa dedicata alla pratica della rianimazione cardio-polmonare.
Cosa c'entri la rianimazione cardio-polmonare con le avventure è presto detto: Viva! Game è proprio un punta-e-clicca, molto semplice nelle meccaniche, con grafica cartoon e soprattutto una carica di umorismo demenziale notevole. Il gioco è per stessa ammissione di Studio Evil, ispirato parecchio al recente McPixel (a cui presto dedicheremo una bella recensione!). Il giocatore, nei panni di un ragazzino pasticcione, si troverà in alcune situazioni con altri personaggi e dovrà in prima istanza combinare letteralmente un guaio (mischiando ingredienti improbabili per preparare una torta, ad esempio), a cui seguirà puntualmente la crisi cardiaca di uno dei suoi amici; si renderà quindi necessario soccorrere lo sventurato e praticargli una rianimazione cardio-polmonare. Il tono del gioco è volutamente molto spiritoso e accattivante, allo scopo di raggiungere un pubblico giovanile, e a noi è piaciuto parecchio!
In Verbis Virtus
In Verbis Virtus è la opera prima degli Indomitus Games, un nuovo team indipendente italiano, fondato dai giovani programmatori Federico Mussetola e Mattia Ferrari.
Si tratta di un puzzle action in prima persona ad ambientazione fantasy (qualcosa di simile a quanto visto in Q.U.B.E. o più vagamente in Portal). La particolarità dell’opera sta nel sistema di controllo visto che il giocatore dovrà lanciare degli incantesimi usando un microfono, e quindi interagendo con la sua stessa voce. Gli Indomitus Games hanno mostrato una sostanziosa demo, mettendo in risalto un comparto tecnico di tutto rispetto (grazie all'adozione del motore Unreal Engine) e mostrando alcune fasi di gioco, che potete vedere anche voi con questo trailer. Nella dimostrazione si potevano ammirare alcuni enigmi ambientali da risolvere attraverso l’uso degli incantesimi, ma gli stessi Indomitus hanno annunciato di essere al lavoro su dei nemici da affrontare e sconfiggere in combattimenti a suon di magia e furbizia.
Longy
Fabrizio Zagaglia, membro dei TiconBlu, ha poi mostrato un impressionante gioco in soggettiva realizzato completamente in solitaria. Longy è una sorta di escape room in soggettiva sviluppato con il motore Unity. Il protagonista deve trovare una via di fuga dalle molteplici stanze in cui si troverà, risolvendo enigmi progressivamente sempre più difficili, basati sulla logica e sulla fisica (ad esempio per spegnere un fuoco dovrà letteralmente prendere un secchio, portarlo vicino a un rubinetto, riempirlo, sollevarlo e versarlo sulle fiamme... tutto programmato con una fisica estremamente realistica!). La demo presentata mostrava una grafica davvero ben realizzata, una serie di situazioni da risolvere combinando oggetti e persino degli strani mostri dal quale fuggire, come ad esempio un gigantesco occhio su zampe (che una volta sconfitto, può essere raccolto come un qualsiasi oggetto!). Date un'occhiata qui per vedere un video dimostrativo.
Scintilla
Autentica sorpresa della giornata il team toscano Anemone Lab, che ha illustrato un progetto molto ambizioso, intitolato Scintilla. Si tratta di un gioco dalla grafica isometrica e in pixel art, che mescola tra loro meccaniche adventure, action e stealth. L’ambientazione è quella della Parigi vittoriana con alcune influenze steampunk.
Al giocatore toccherà impersonare in modo alternato ben due personaggi diversi: un terrorista dinamitardo e l’ispettore di polizia che gli dà la caccia. Gli sceneggiatori hanno tenuto a rimarcare che nel gioco non c’è una netta distinzione tra bene e male e che i personaggi coinvolti sono lontani dai classici stereotipi, in modo da dare al giocatore un’esperienza più profonda, coinvolgente e originale. É stato anche spiegato come Scintilla alternerà delle fasi adventure improntate sulla raccolta di oggetti, la risoluzione di enigmi e dei dialoghi a scelta multipla (da cui si dipanerà la trama), con altre sequenze più marcatamente stealth ed action.
On the Tower
Non è mancato l'intervento dei Gangster Games che hanno parlato del progetto On the Tower, di cui vi abbiamo già parlato qualche tempo fa sulle nostre pagine. Vi rimandiamo alla nostra scheda per una spiegazione dei tratti salienti di On the Tower e del particolare procedimento di sviluppo adottato dal team.
Riot
Riot non è un'avventura grafica, né un ibrido che abbia qualcosa a che fare con gli adventure in generale, ma abbiamo deciso di menzionarlo per la sua natura assolutamente originale. Trattasi di un progetto realizzato in solitaria dal programmatore italiano Leonard Menchiari (ex-Valve), in cui il giocatore è chiamato a vivere un'esperienza di guerriglia urbana sfociata da una manifestazione di protesta (una situazione a noi italiani tristemente nota, fin dai tempi del G8 di Genova del 2001).
L'intento dell'autore è quello di dimostrare quanto sia delicato l'equilibrio su cui si reggono situazioni critiche come queste: per questo il giocatore potrà vivere l'esperienza sia dalla parte dei manifestanti, sia dalla parte degli agenti in tenuta anti-sommossa. Operando le scelte giuste potrà conservare l'equilibrio tra le forze in campo, mentre basteranno alcuni gesti provocatori o strategie sbagliate di contenimento, a scatenare la rivolta per strada. Precisiamo che il gioco non è un esercizio di violenza gratuita, anzi, appare quasi come un serious game che si propone di simulare un aspetto (delicatissimo) della vita reale, con una giusta dose di serietà.
Il tutto è poi reso anche più interessante dall'adozione della grafica in pixel art, come potete vedere da questo trailer.