Overmann ha scritto:Su Syberia 3 io parto dal presupposto che non stiamo parlando di un'opera AAA come in tanti sembrate dare per scontato. Non ci sono solo le produzioni indie e GTA, ci sono molte vie di mezzo. Microids ha avuto un passato travagliato segnato da una bancarotta (dopo aver prodotto e localizzato i due Syberia), negli ultimi anni ha provato a rilanciare qualche franchise sui cellulari, poi ha buttato fuori ABC Murders.
Non staremo parlando di Wadjet Eye ma non so quanto siamo lontani.
Guarda, io non lo so. Forse è solo magia del marketing e la Microids s'è inventata Syberia 3 in uno sgabuzzino stile Steve Jobs prima maniera, ma dai video all'E3 e dai dietro le quinte è chiaro che c'hanno speso soldi. Al punto tale che viene da chiedersi perché non abbiano fatto quello sforzo in più per garantire un doppiaggio più ampio.
E anche se proprio il fatto che hanno già investito molti soldi fosse risultato d'ostacolo per investirne ancora per il doppiaggio, resta il fatto che spendere molti soldi per offrire un prodotto che vuole porsi come un salto di qualità rispetto non solo ai precedenti Syberia ma all'azienda Microids nel suo complesso, e non offrire lei stessa (direttamente o indirettamente tramite publisher) un prodotto completo, va in direzione contraria agli effetti che vogliono suscitare con l'investimento ingente originale (perché, ripeto, prodotti solo sottotitolati - se parliamo di giochi di un certo calibro - si pongono un gradino sotto agli altri.)
Faccio notare inoltre che tutti i discorsi che fai sulla qualità e sulla continuità sono legittimi, ma anche qui niente di nuovo sotto il sole. Max Payne 3 è uscito senza doppiaggio nonostante la fortunata localizzazione dei primi due.
Quindi semplicemente io non mi aspetto mai nulla, mi limito ad incrociare le dita.
E questo lo facciamo tutti
Io onestamente speravo in un doppiaggio o in un interessamento di AP, anche tramite crowdfunding (organizzato però a dovere). Una volta capito che le acque non si smuoveranno, tuttavia, non per questo sono pronto a smettere di protestare. E' sostanzialmente questo che ci divide. E non voglio assolutamente insinuare che siccome tu non protesti con la stessa veemenza sei una specie di collaborazionista o cavolate del genere, ti prego di credermi. So che non protesti perché, razionalmente, sai che l'azienda non ti sta facendo un torto e non vedi motivo di infierire.
A me però, anche se i conti non quadrano, mi piace rompere le pal*e, come avrai capito
Non si può pensare al numero di consumatori come a un numero fisso, altrimenti tutti i mercati sarebbero sempre fermi... E' chiaro che con le ag qualcosa non sta funzionando, e non ha mai funzionato. Dici che la qualità non conta, ma secondo me ha il suo peso.
Ma come si concilia tutto questo con quello che abbiamo appena detto? Cioè, se il doppiaggio "non porta voti", se realizzare AG ad alto budget "non porta voti", se lasciare le cose come stanno ringraziando tutti i santi del paradiso che qualcuno ci dia i sottotitoli "non porta voti", se avere un canale di distribuzione DD nostrano "non porta voti"... ma cosa pensi che si debba fare per portare sti benedetti voti?
Io ti ripeto l'esempio dei libri: i lettori abituali sono più o meno quelli. Puoi favorire campagne di sensibiliazione ai temi della lettura, certo, ma sono operazioni extra-commerciali. Ad uno che i libri non li legge, non gli piacciono, anche se gli dai "I Promessi Sposi" rilegati in oro con copertina olografica e pagine interattive, li lascerà sullo scaffale perché non gli interessano. La stessa cosa se gli dai un videogioco doppiato da Luca Ward in 8 lingue...
Che poi, scusa, ma mantenere alta la qualità passa anche dalla presenza di un doppiaggio come elemento standard, a questo punto...
Pensi che la gente non compra i giochi doppiati al day-one perchè è distratta da quelli minori sottotitolati?
Non mi sono spiegato bene: non è che la gente dovrebbe comprare meno giochi sottotitolati per favorire quelli doppiati. E' chi li distribuisce, se ha grossi problemi di budget, che potrebbe cominciare a favorire il doppiaggio di alcuni titoli più importanti a discapito della sola traduzione/sottotitolazione di giochi minori che, anche se sono minori, il programmatore e il traduttore li devi pagare per il lavoro.
Cioè, a questo punto io preferirei un bel gioco doppiato all'anno, piuttosto che 20 passatempo sottotitolati...
Capisco che si apre un vespaio, perché come si fa a decidere se un gioco è bello e merita oppure no a priori? Ma il fatto è che i sottotitoli, un po' clandestinamente, se la comunità dei giocatori ritiene che il titolo valga la pena, prima o poi vengono fuori. Per il doppiaggio, c'è bisogno dei professionisti, non c'è niente da fare.
Sono veri entrambi gli aspetti. Tu tendi a enfatizzare il complotto dei poteri forti che vogliono farti giocare in inglese perchè la guerra fredda non è mai finita, io tendo a enfatizzare il fatto che come consumatori abbiamo comunque un ruolo, e se tutti iniziamo a chiedere col portafogli in mano, qualcuno inizierà a dare.
Ovviamente questo non è sufficiente, è importante il ruolo giocato dalla politica, ma il modo in cui le due forze interagiscono non è certo uguale per tutti i mercati.
Mah, mi spiace dare questa impressione di complottista. Io, come ho detto prima, in certi casi ritengo certe scelte commerciali solo una forma di pigrizia (e in quanto tale di scarso rispetto verso il consumatore). Poi, ben venga un complotto per farci parlare tutti in inglese PURCHE' non ci si chieda di accantonare per questo le madrelingue.
Il consumatore ha certamente un ruolo fondamentale in un contesto liberista, il problema è che è un ruolo da primo attore ma non da regista, come viene fatto credere.
Tu paventi una spinta politica per finanziare le localizzazione dei videogiochi.
Non mi sembra realistico a breve termine, ma chissà in futuro quando la classe politica sarà cresciuta a pane e GTA
Eh be', alcuni hanno già il partito dei pirati... forse non siamo tanto lontanti da questa new generation