Erithar doveva agire in fretta: Alandor aveva rivolto la propria attenzione verso di lui, ed era chiaro che, col potere del Bordone a sua disposizione, avrebbe potuto avere facile gioco dell' Alchimista Nero. Erithar doveva prendere tempo; così, rapidamente, estrasse la boccetta di fumo della Fiamma Eterna che aveva preso e la lanciò contro il suo vecchio maestro, che immediatamente venne circondato da una foschia densa e scura, che gli impedì di vedere tutto ciò che c'era intorno a lui.
«Stolto! Pensi che un pò di fumo della Fiamma Eterna possa fermarmi?» tuonò Alandor, tuttavia quando cercò di colpire il suo avversario con diversi raggi magici del Bordone, mancò clamorosamente il bersaglio. Adesso era il momento di agire: poteva continuare a colpirlo con qualcosa del suo arsenale Alchemico mentre Alandor non vedeva, usare i suoi poteri, o tentare un attacco combinato con Noran.
«Stolto! Pensi che un pò di fumo della Fiamma Eterna possa fermarmi?» tuonò Alandor, tuttavia quando cercò di colpire il suo avversario con diversi raggi magici del Bordone, mancò clamorosamente il bersaglio. Adesso era il momento di agire: poteva continuare a colpirlo con qualcosa del suo arsenale Alchemico mentre Alandor non vedeva, usare i suoi poteri, o tentare un attacco combinato con Noran.