Completato anch'io, è un gioco piuttosto controverso.
A parte i già citati bug che spesso costringono a rigiocare alcuni pezzi, ma che comunque si spera possano essere risolti con una patch, il gioco è obiettivamente ben confezionato. Forse persino troppo, nel senso che dà molto l'impressione di uno di quei giochi tutta accademia, fatti con lo stampino: prendi movimenti 2D, terza persona, enigmi da inventario, condisci con un paio di personaggi giocabili, aggiungi un pizzico di varietà negli ambienti, calibra saggiamente la difficoltà e i testi, accompagna il tutto con una colonna sonora che non sia scritta a caso et voilà.
Questo fa di
A New Beginning un gioco competente, raccontato in modo abbastanza sapiente, e che non mancherà di divertire l'avventuriero medio, che sa bene cosa cerca in un'avventura grafica.
D'altro canto, chi si aspetta - visto il tema trattato - un prodotto di
edutainment resterà non poco deluso: il problema energetico è trattato in modo maldestro, superficiale, impreciso, spesso scientificamente scorretto, a volte politicamente pericoloso (visto che si dà esplicitamente degli idioti ai nuclearisti).
Questo fa di ANB pura fantascienza, un prodotto che non propone un punto di vista originale ma anzi si rivela come assolutamente retorico e spesso fuoriluogo nel suo essere schierato; non fa riflettere più di un post su Facebook scritto da Mr Chiunque e contenente due frasi fatte rubate magari dal blog di Beppe Grillo.
Non si affrontano quelli che sono veramente i problemi legati a questo tipo di rischio, nè dal punto di vista scientifico nè dal punto di vista economico, sociale e politico, e di conseguenza si ha un giochino che fa un po' di comoda propaganda ecologista mentre racconta una storia.
Storia che, a onor del vero, ha alti e bassi: parte bene, con un prologo molto poetico, e i primi capitoli sono affascinanti perchè, pur non godendo di un ritmo sufficientemente incalzante, raccontano eventi abbastanza interessanti con tecniche ben sfruttate (viaggi nel tempo, flashback, presentazione del cast, tutto sembra seguire un filo sottile ma coerente).
Poi bisogna ammettere che tutto si spegne, e quasi tutta la seconda metà è poco interessante; i ritmi rimangono sempre troppo bassi - il gioco non ha abbastanza mordente, in generale - e quella che era una storia comunque originale si trasforma con naturalezza nella solita avventura in cui due persone senza un piano cercano di sventare un complotto ordito da uno sterotipatissimo villain e già che ci sono passano da una giungla.
Il colpo di scena finale riaccende un po' l'interesse (benchè non mi fosse arrivato del tutto inatteso,
visto il titolo del gioco, ero ormai anestetizzato dalla piega adventure presa dal tutto e non ci speravo), ma purtroppo per quanto aggiusti alcune incoerenze che non avevano quasi senso, ne aggiunge delle altre, e allora tantovale.
I personaggi non sono male, ma nemmeno eccelsi: sono quasi tutti sterotipi e non si scava mai a fondo, però funzionano e sono accettabili. I dialoghi sono anch'essi meramente funzionali, e raramente si fanno notare in positivo o in negativo (in positivo posso citare i cinque minuti a mezzanotte, in negativo uno dei dialoghi verso la fine:
-
Sai, fra poco mi polverizzerò!-
Ah... ok. ).
Purtroppo, come accennavo, il gioco ha delle incoerenze che sono abbastanza pesanti: a iniziare dalla
CENTRALE NUCLEARE CHE ESPLODE E SI PORTA DIETRO IL MONDO, che già ti fa capire che scientificamente non puoi aspettarti nulla di attendibile, per continuare con
la presenza dell'alga nel futuro che farebbe pensare a una società evoluta e non disastrata, con il piano di Salvador che non ha il MINIMO senso rispetto a quello di Fay (impedire l'esplosione di UNA centrale), e per finire con Rambo che si infila da solo in un impianto nucleare per uccidere tutti e farlo saltare in aria...; alcune di queste incertezze, chiamiamole così, prendono senso nel finale, però ne nascono di altre: come diceva Shady, il finale non giustifica la conduzione che si è avuta per ore e ore di gioco,
ad esempio la necessità di recarsi alla conferenza di Oslo, l'importanza assoluta di Bent, la caratterizzazione di Fay che difatti di punto in bianco ridecide di schierarsi contro Salvador... insomma se l'idea era "torniamo indietro e provochiamo un incidente" c'erano diecimila modi più saggi di metterla in atto.
Oltretutto quando il gioco si trasforma in "avventura classica" si porta dietro i soliti problemi del genere, quindi ci sono puzzle che non hanno senso nell'ambiente (pazzesco quello delle
valvole per il livello dell'acqua e delle paratie), e enormi forzature della trama (
Kellerman che si lascia sfuggire indizi sui suoi piani mentre non ha privacy, e già che c'è perde un foglio con i dettagli, Indez che ha il suo ufficio nel cuore di un impianto nucleare consapevolmente insicuro, l'impianto nucleare stesso che è praticamente privo di personale interno e ha difese esterne del tutto risibili che vengono superate con un nonnulla), che in un gioco dichiaratamente umoristico o comunque leggero sono già più sopportabili, in uno come questo dove il contesto pretende di essere realistico si notano un po' di più.
Tutto questo fa scricchiolare non poco il comparto narrativo, che non è solido come il confezionamento lo vorrebbe far sembrare.
Come sempre bisogna parlare di ambizioni e aspettative, e se quello che vi interessa è un'avventura ben fatta, con un contesto in gran parte originale, lunga (15 ore buone), spesso piacevole da portare avanti, allora
A New Beginning è un buon acquisto. Di certo però non gli mancano i difetti, non ha una qualità narrativa così costante, a volte può annoiare e il messaggio non è forte come potreste pensare, anzi è del tutto retorico e riciclato, una semplice scusante per costruirci attorno una storia, come accennava "Dott.JEKILL Mr.HIDE".
Abbastanza lontano dall'essere un must have, per quanto mi riguarda, ma un piacevole passatempo.