«Va bene» disse Erithar alzando le mani all'altezza della testa. «E' chiaro che deve esserci qualcosa che non va. Mi è stato riferito che sei un traditore e che vuoi utilizzare il Bordone per i tuoi scopi...»
«Ti sbagli Alchimista» ribattè Zander scrutando prudentemente Erithar: «Era mia intenzione consegnarlo alla Fratellanza della Fiamma Eterna. Essi mi avevano detto che il luogo dell'incontro sarebbe stato ai piedi delle montagne della Coda di Yvel, ma sinora non ho incontrato altro che un pugno di maledetti cacciatori di taglie. Fortuna che ho avuto l'accortezza di portare con me una scorta, altrimenti mi avrebbero sicuramente ucciso»
Una storia poco plausibile; perché condurlo così lontano dalla Fratellanza per lo scambio? Ma in ogni caso gli aveva rivelato un dettaglio interessante: aveva combattuto non molto tempo fa, e sicuramente le sue energie magiche erano dissipate...
«Non esiterei a credere che qualcuno della tua Fratellanza vi abbia tradito e volesse tenersi il Bordone per sè. Non mi aspetterei nulla di meno da voi...»
«Forse hai ragione...» finse di assecondarlo Erithar: «In fin dei conti io ho presso la Fratellanza molti nemici scomodi che potrebbero voler sistemare due cose con un singolo colpo, e... DIETRO DI TE!»
A quelle parole, a causa della tensione, Zander si voltò per il decimo di secondo che fu necessario al giovane Alchimista a piombargli addosso per afferrare il bastone: immediatamente scintille di energia nera dai riflessi bluastri sprigionò dall'artefatto, che avrebbero sicuramente ridotto in cenere qualunque altro individuo, ma non un prescelto della Fiamma Eterna!
I due continuarono a dimenarsi, ma ad un tratto le mani di Erithar scivolarono dal bastone, ed egli parve per un istante perdere la presa sulla staffa...
«Ti sbagli Alchimista» ribattè Zander scrutando prudentemente Erithar: «Era mia intenzione consegnarlo alla Fratellanza della Fiamma Eterna. Essi mi avevano detto che il luogo dell'incontro sarebbe stato ai piedi delle montagne della Coda di Yvel, ma sinora non ho incontrato altro che un pugno di maledetti cacciatori di taglie. Fortuna che ho avuto l'accortezza di portare con me una scorta, altrimenti mi avrebbero sicuramente ucciso»
Una storia poco plausibile; perché condurlo così lontano dalla Fratellanza per lo scambio? Ma in ogni caso gli aveva rivelato un dettaglio interessante: aveva combattuto non molto tempo fa, e sicuramente le sue energie magiche erano dissipate...
«Non esiterei a credere che qualcuno della tua Fratellanza vi abbia tradito e volesse tenersi il Bordone per sè. Non mi aspetterei nulla di meno da voi...»
«Forse hai ragione...» finse di assecondarlo Erithar: «In fin dei conti io ho presso la Fratellanza molti nemici scomodi che potrebbero voler sistemare due cose con un singolo colpo, e... DIETRO DI TE!»
A quelle parole, a causa della tensione, Zander si voltò per il decimo di secondo che fu necessario al giovane Alchimista a piombargli addosso per afferrare il bastone: immediatamente scintille di energia nera dai riflessi bluastri sprigionò dall'artefatto, che avrebbero sicuramente ridotto in cenere qualunque altro individuo, ma non un prescelto della Fiamma Eterna!
I due continuarono a dimenarsi, ma ad un tratto le mani di Erithar scivolarono dal bastone, ed egli parve per un istante perdere la presa sulla staffa...