Infine, Erithar decise che non era ancora giunto il momento di unirsi alla Fiamma Eterna. Non spettava a lui decidere, altri in sua vece avrebbero deciso, alla fine di tutte quelle vicende, se egli sarebbe stato degno o meno.
Si limitò invece a prendere un paio di ampolle dal Grande Laboratorio, e a riempirle col fumo della fiamma.
Zarag lo guardò incuriosito.
«Cosa stai facendo, umano? La tua vendetta ora è conclusa, oppure no?»
«Ancora no. Mi sto occupando di alcune faccende alchemiche che non ti riguardano mentre penso alla prossima mossa da fare, che sarà anche l'ultima» rispose l'Alchimista.
Riflettè; oramai dei maestri traditori non restava che Alandor, che lo attendeva vicino alla foresta di Llewendor col Bordone. Restava solo da decidere che genere di approccio tentare, ma non c'erano molte scelte: o usare la viverna di Zarag, oppure appellarsi ai poteri del Signore della Cosa di Yvel e piombargli addosso, sperando che non si attendesse una mossa del genere.
Erithar chiuse le due ampolle piene di fumo con dei tappi ermetici: aveva preso la sua decisione...
Si limitò invece a prendere un paio di ampolle dal Grande Laboratorio, e a riempirle col fumo della fiamma.
Zarag lo guardò incuriosito.
«Cosa stai facendo, umano? La tua vendetta ora è conclusa, oppure no?»
«Ancora no. Mi sto occupando di alcune faccende alchemiche che non ti riguardano mentre penso alla prossima mossa da fare, che sarà anche l'ultima» rispose l'Alchimista.
Riflettè; oramai dei maestri traditori non restava che Alandor, che lo attendeva vicino alla foresta di Llewendor col Bordone. Restava solo da decidere che genere di approccio tentare, ma non c'erano molte scelte: o usare la viverna di Zarag, oppure appellarsi ai poteri del Signore della Cosa di Yvel e piombargli addosso, sperando che non si attendesse una mossa del genere.
Erithar chiuse le due ampolle piene di fumo con dei tappi ermetici: aveva preso la sua decisione...