«Fatti avanti allora...» disse l'Alchimista Nero con un ringhio. La donna non se lo fece ripetere due volte; immediatamente si lanciò contro Erithar pronta a colpire con i suoi pugnali, ma Zarag si frappose fra i due, e con l'ausilio della lancia parò gli innumerevoli colpi delle due piccole armi, che saettavano con letale velocità, tentò poi un affondo quando vide che Shalyna si era scoperta, ma ella riuscì ad evitarlo all'ultimo istante balzando all'indietro. Poi arrivò il momento che Erithar stava aspettando: la sua avversaria si volse verso di lui e sputò il letale veleno. In quel momento, egli si divenne incorporeo grazie ai poteri del Signore della Coda di Yvel.
«Ma come...?!» disse Shalyna, spiazzata. Ora era il momento di colpire, non avrebbe avuto una seconda possibilità. Poteva colpirla con l'ausilio della sua spada, con una fiammata del guanto alchemico, o usare un altro dei suoi poteri per finirla.
«Ma come...?!» disse Shalyna, spiazzata. Ora era il momento di colpire, non avrebbe avuto una seconda possibilità. Poteva colpirla con l'ausilio della sua spada, con una fiammata del guanto alchemico, o usare un altro dei suoi poteri per finirla.