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LIBRI GIALLI / NOIR

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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda nina il martedì 17 agosto 2010, 15:41

LargoLagrande ha scritto:Ciao ragazzi per i gialli / noir
volevo consigliare i libri di Fred Vargas, scrittrice francese.

è davvero brava, io l'ho scoperta in biblioteca anni fà, mi piacciono anche gli altri personaggi ricorrenti nei suoi romanzi... gli "Evangelisti" per esempio sono fantastici!!!
Sempre di Fred Vargas, ho in prenotazione, "Prima di morire addio" e "Scorre la Senna" una raccolta di tre racconti inediti in Italia.
Altri autori interessanti di gialli/noir:
- Ian Rankin che James Ellroy ha definito "Il re incontrastato del noir scozzese". Il protagonista dei suoi romanzi è l'ispettore John Rebus
- Petros Markaris, scrittore greco. Il protagonista dei suoi romanzi è il commissario Kostas Charitosed.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il martedì 31 agosto 2010, 14:20

nina ha scritto:
LargoLagrande ha scritto:Ciao ragazzi per i gialli / noir
volevo consigliare i libri di Fred Vargas, scrittrice francese.

è davvero brava, io l'ho scoperta in biblioteca anni fà, mi piacciono anche gli altri personaggi ricorrenti nei suoi romanzi... gli "Evangelisti" per esempio sono fantastici!!!
Sempre di Fred Vargas, ho in prenotazione, "Prima di morire addio" e "Scorre la Senna" una raccolta di tre racconti inediti in Italia.
Altri autori interessanti di gialli/noir:
- Ian Rankin che James Ellroy ha definito "Il re incontrastato del noir scozzese". Il protagonista dei suoi romanzi è l'ispettore John Rebus
- Petros Markaris, scrittore greco. Il protagonista dei suoi romanzi è il commissario Kostas Charitosed.


Nina io ho letto "Chi è morto alzi la mano" della Vargas è molto bello, credo sia il primo della trilogia degli "Evangelisti" , gli altri due (un pò più in la sulla destra, io sono il tenebroso) sono finiti sulla lista dei prossimi acquisti :)
ho appena finito il libro "Il Potere del Cane" di Don Winslow ed è stato una felice sorpresa! non è proprio un noir è piuttosto un hard boiled ma di quelli che ti tiene per il colletto della camicia fino a quando non hai finito di leggerlo. Scritto bene, vero, duro come un pugno nello stomaco ma realistico, parla dell'eterna battaglia tra i boss del narcotraffico messicano e gli agenti della DEA, l’unità antidroga americana, ma la trama va ben al di là di questo.
Dopo aver finito questo bel libro ho aggiunto sulla mia personale lista un altro romanzo di Don Winslow
chiamato "L'Inverno di Frankie Machine", stesso genere, pare che Robert De Niro dopo averlo letto ne abbia acquistato i diritti per un suo prossimo film.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda nina il martedì 31 agosto 2010, 17:34

LargoLagrande ha scritto:Dopo aver finito questo bel libro ho aggiunto sulla mia personale lista un altro romanzo di Don Winslow
chiamato "L'Inverno di Frankie Machine", stesso genere, pare che Robert De Niro dopo averlo letto ne abbia acquistato i diritti per un suo prossimo film.

Anch'io ho letto i due romanzi di Don Winslow che hai citato è ho proposto, in biblioteca, l'acquisto dell'ultimo libro pubblicato in Italia qualche mese fà, dal titolo "La pattuglia dell’alba".
Adesso sto leggendo "Incubo bianco" di Lars Ramble, un thriller svedese giustamente definito da Radio Berlin malinconico e glaciale il protagonita è il giornalista Fredrik Gransjo, trasferitosi da Stoccolma nella :mrgreen: "tranquilla cittadina" di Strangnas.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda gaguykaos il giovedì 2 settembre 2010, 10:08

Io propongo un autore genovese molto bravo in questo genere:Bruno Morchio che ha creato l'investigatore Bacci Pagano.I gialli sono bellissimi, io li ho letti tutti!!!!
Ecco una scheda con la sua biografia e i libri che sinora ha scritto:


http://www.garzantilibri.it/autori_main ... e&CPID=882
Salutoni da gaguy!!!!

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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda alpenzoo il martedì 14 settembre 2010, 18:57

ti consiglio i libri della francese Fred Vargas... è un misto tra noir e poliziesco (non c'è azione però...) quelli che ho preferito di più fin ora sono Un luogo incerto e Chi è morto alzi la mano.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il giovedì 16 settembre 2010, 17:08

alpenzoo ha scritto:ti consiglio i libri della francese Fred Vargas... è un misto tra noir e poliziesco (non c'è azione però...) quelli che ho preferito di più fin ora sono Un luogo incerto e Chi è morto alzi la mano.


Grazie Alpenzoo, si la Vargas la conosco è molto brava.
per curiosità qualcuno è un fan dei libri di Gianrico Carofiglio??
io ho letto il Passato è una terra straniera e Ragionevoli Dubbi
nonostante questo autore sia un mio concittadino, dal punto di vista puramente letterario
lo ritengo molto sopravvalutato, sono libri carini ma tutta questa notorietà
mi sembra un pò eccessiva. vabè ma io per natura sono avverso a tutto quello che sia molto commerciale :D
voi che ne pensate?
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda Lily il giovedì 16 settembre 2010, 22:41

io ho letto Ragionevoli Dubbi qualche mese fa e devo dire che è stata una lettura abbastanza scorrevole, mi è piaciuto soprattutto il personagigo dell'avvocato, molto "umano".
Avrei molto da ridire sulla componente propriamente "gialla", ma immagino che per chi è cresciuto a pane e Agatha Christie questo non sia il genere più adatto :roll:

Comunque io non sapevo che fosse sopravvalutato, mi è capitato tra le mani per sbaglio e neanche sapevo chi fosse :lol:
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il venerdì 17 settembre 2010, 14:43

Lily ha scritto:io ho letto Ragionevoli Dubbi qualche mese fa e devo dire che è stata una lettura abbastanza scorrevole, mi è piaciuto soprattutto il personagigo dell'avvocato, molto "umano".
Avrei molto da ridire sulla componente propriamente "gialla", ma immagino che per chi è cresciuto a pane e Agatha Christie questo non sia il genere più adatto :roll:

Comunque io non sapevo che fosse sopravvalutato, mi è capitato tra le mani per sbaglio e neanche sapevo chi fosse :lol:


Beh non è proprio uno sconosciuto, ha vinto il premio Bancarella, uno dei suoi libri "Ad occhi chiusi" ha vinto in Germania il titolo di miglior noir internazionale, oltre a vari riconoscimenti ricevuti in Italia. Inoltre Carofiglio è spesso presente nei salotti buoni, viene invitato ai talk show (Costanzo e company, anche perchè è un magistrato), e dai suoi libri sono stati tratti tre film tv andati in onda su rai due (Ad occhi chiusi, Testimone Inconsapevole, La Doppia Vita di Natalia Bloom, che ha aperto la serie "Crimini").
Ripeto è sicuramente uno scrittore che vale la pena leggere e che può avere un suo fascino letterario, tuttavia secondo me appartiene a quegli scrittori che per un motivo o per l'altro diventano "di moda"...senza parlare di questi premi letterari, dal Campiello, allo Strega, che ormai assogettati alle logiche commerciali e politiche dell'editoria italiana, secondo me sono ormai diventati l'ombra di quello che erano un tempo.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda Lily il venerdì 17 settembre 2010, 18:49

Largo ha scritto:Beh non è proprio uno sconosciuto...(...)
no no non lo stavo mettendo in dubbio, figurati, era solo una celebrazione della mia ignoranza, per non averlo mai sentito nominare :oops: :lol:

comunque ora che mi dici tutti i premi che ha vinto e i riconoscimenti che ha avuto...allora mi associo a te, è DECISAMENTE sopravvalutato: al di là di "piacevole" non mi esprimerei, parlando del suo libro (poi certo ne ho letto solo uno, magari i capolavori erano gli altri :lol: )

Sulla "moda" anche mi trovi d'accordo: rimanendo nel genere giallo, un'altro osannato immeritatamente è Stieg Larsson...sembrava che dovesse essere il nuovo Dante, mi sono accostata al suo libro con un sacco di aspettative...quasi tutte deluse :?
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il sabato 18 settembre 2010, 13:37

Lily ha scritto:
Largo ha scritto:Sulla "moda" anche mi trovi d'accordo: rimanendo nel genere giallo, un'altro osannato immeritatamente è Stieg Larsson...sembrava che dovesse essere il nuovo Dante, mi sono accostata al suo libro con un sacco di aspettative...quasi tutte deluse :?


Ciao Lily, io ho letto la trilogia di Larsson, ovviamente non stiamo parlando di capolavori
però credo che tutto parta dalle aspettative che si creano intorno ad un libro o un autore.
Per natura tendo a diffidare da tutto quello che ha un successo commerciale spropositato,
per intenderci io odio ed ho a volte lasciato a metà o anche prima libri dei vari Dan Brown,John Grisham, Danielle Steel, J.K. Rowling, Ken Follett, l'ultimo Stephen King, Adrienne Rich, che a giusta ragione il celebre critico letterario Harold Bloom definisce romanzi "spazzatura".
Ho iniziato a leggere i libri dell'autore svedese quasi con distacco convinto di avere sottomano
solamente qualcosa di leggero, senza velleità letterarie (per carità non scomodiamo Dante :mrgreen: ) , con una storia decente, ed in effetti la mia ipotesi è stata confermata. Non mi ha deluso ed anzi mi è discretamente piaciuto proprio perchè sapevo che più di un intrattenimento senza pretese non potesse darmi. Lo conferma il fatto che ho atteso le edizioni economiche per acquistarlo :D
Anzi secondo me i libri di questo autore (con tanto di piccoli enigmi già suggeriti) si presterebbero benissimo a diventare delle AG... ma il rischio più grosso e è che quando si spende molto in diritti d'autore per trame di film, romanzi .... il risultato possa essere ..qualcosa di simile a "Lost" (ovvero una vera porcata videoludica).
Mamma mia sono proprio pesante :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda Lily il sabato 18 settembre 2010, 18:39

macchè pesante, a me piace discutere :mrgreen:

Si hai ragione, tutto parte dalle aspettative che uno ha...ma d'altronde io non ho pregiudizi verso il genere "commerciale", l'importante è sapere a cosa si va incontro;
posso godermi Dickens o Jane Austen sapendo di avere dvanti LETTERATURA, e posso godermi allo stesso modo Harry Potter sapendo di avere davanti un libro-passatempo: a volte ho voglia dell'uno a volte dell'altro :wink:
tra l'altro che Bloom li definisca spazzatura non mi stupisce, lui basa la sua critica proprio su queste sentenze a effetto :mrgreen:

per quanto riguarda il libro nello specifico, di certo non mi aspettavo che "uomini che odiano le donne" fosse davvero la nuova divina commedia (si, mi piace andare per iperboli danno più forza al discorso :lol: ), mi aspettavo che però fosse almeno un esponente valido del genere giallo...e invece mi ritrovo una storia senza pathos tirata inutilmente per le lunghe (almeno metà del libro è fuffa inutile) e che (vado in spoiler perchè tu hai letto ma altri no e non voglio rovinare la lettura a qualcuno ) finisce all'incirca 100 pagine prima della fine del libro :shock: ma che altro mi devi dire: harriet l'abbiamo ritrovata, il serial killer è stato preso...ebbasta! :mrgreen:
L'unica cosa che mi è piaciuta è il personaggio di Lisbeth, lei si una bella creazione.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il sabato 18 settembre 2010, 20:30

Lily ha scritto:macchè pesante, a me piace discutere :mrgreen:

Si hai ragione, tutto parte dalle aspettative che uno ha...ma d'altronde io non ho pregiudizi verso il genere "commerciale", l'importante è sapere a cosa si va incontro;
posso godermi Dickens o Jane Austen sapendo di avere dvanti LETTERATURA, e posso godermi allo stesso modo Harry Potter sapendo di avere davanti un libro-passatempo: a volte ho voglia dell'uno a volte dell'altro :wink:
tra l'altro che Bloom li definisca spazzatura non mi stupisce, lui basa la sua critica proprio su queste sentenze a effetto :mrgreen:

per quanto riguarda il libro nello specifico, di certo non mi aspettavo che "uomini che odiano le donne" fosse davvero la nuova divina commedia (si, mi piace andare per iperboli danno più forza al discorso :lol: ), mi aspettavo che però fosse almeno un esponente valido del genere giallo...e invece mi ritrovo una storia senza pathos tirata inutilmente per le lunghe (almeno metà del libro è fuffa inutile) e che (vado in spoiler perchè tu hai letto ma altri no e non voglio rovinare la lettura a qualcuno ) finisce all'incirca 100 pagine prima della fine del libro :shock: ma che altro mi devi dire: harriet l'abbiamo ritrovata, il serial killer è stato preso...ebbasta! :mrgreen:
L'unica cosa che mi è piaciuta è il personaggio di Lisbeth, lei si una bella creazione.


Ciao Lily, ehhe allora se non mi consideri pesante vuol dire che sei molto paziente! :D
hai ragione, in effetti la parte iniziale del primo libro è molto verbosa e fumosa, probabilmente poteva essere evitata. Nel complesso non lo definirei proprio un giallo, tuttavia la trama mi sembra ben organizzata, le idee non mancano, Lisbeth è un bel personaggio, poi se c'è una cosa che non manca è il pathos :) in più la violenza sulle donne è un tema che Larsson conosceva bene, ha potuto giocare con dati ed informazioni, perchè se ne era occupato molto da giornalista (oltre che della estrema destra svedese, che lui aveva aspramente condannato). Gli altri libri sono altrettanto piacevoli, troverai anche lì tratti più verbosi alternati a momenti molto più coinvolgenti :D però se non ti è piaciuto il primo non ti consiglio di indugiare oltre :)

Parlando di altri libri, anch'io leggo ovviamente libri più leggeri di tanto in tanto, però sempre a patto che siano intrattenimenti intelligenti ed i libri degli autori sopra citati non mi sono sembrati tali. Gli autori commerciali seguono la formula di sicuro successo, scrivono come si compila un modulo, riempiendo solo gli spazi vuoti di una struttura già impostata, lo stesso Stephen King è finito in questo "cul de sac", a detta anche di molti suoi ammiratori. Invece spesso i divertissement più brillanti, oltre che dei vari Stefano Benni ed i soliti noti, sono di autori emergenti pubblicati da case editrici piccole ma con "l'occhio lungo", che diventano casi letterari con il passa parola dei lettori (per esempio è nato così il successo de "La Versione di Barney") , piuttosto che con colossali campagne di marketing editoriale (come Dan Brown che ha costruito a tavolino il suo successo su una pubblicità incredibile che presentava il suo Codice da Vinci come un capolavoro mondiale, nascondendo che fosse solo una accozzaglia di errori storici e supposizioni sbagliate,oltre che un plagio scandaloso).
Al di là delle frasi ad effetto il buon Harold Bloom è tra i più grandi studiosi di letteratura a livello mondiale, ed a mio parere ha ragione da vendere, molti dei libri che chiamiamo best-seller sono davvero scritti con i piedi, o ripetitivi, o poveri di contenuti, porcate invendibili che noi riusciamo anche a farci piacere.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda Lily il domenica 19 settembre 2010, 13:45

intanto ti rispondo su Uomini che Odiano le Donne:

Largo ha scritto:la trama mi sembra ben organizzata, le idee non mancano, Lisbeth è un bel personaggio
si, questi 3 pregi devo riconoscerglieli...però secondo me sono quasi "annullati" dal fatto che questa trama ben organizzata, queste idee...sono raccontate MALE, in maniera dispersiva. E' come se riuscissi a vedere in potenza cosa poteva essere quel libro, e cosa invece ne è venuto fuori in realtà...
ma qui ovviamente siamo nel campo del puramente soggettivo, ad esempio quando tu dici:
largo ha scritto:poi se c'è una cosa che non manca è il pathos :)
ecco, io addirittura questo libro lo definirei "asettico", pensa un po' :D
ma appunto come dicevo prima, si tratta del nostro rapporto personale col testo: evidentemente a te quel tipo di narrazione comunica qualcosa che invece io non riesco a percepire.

Invece allargando il discorso:

no io non ho il tuo rigetto per il "commerciale": innanzitutto perchè a volte qualità e successo possono coesistere (facciamo il solito esempio trito e ritrito: i romanzi di Dickens erano pubblicati a puntate sui giornali :D ),
e in secondo luogo perchè a volte anche in operazioni spudoratamente commerciali puoi trovare del buono: sono "prodotti" appunto, nulla di più e nulla di meno: sicuramente i biscotti mulino bianco non li definirei di alta pasticceria...eppure cavolo se ci piacciono!
non so se hai capito cosa intendo con questo esempio culinario (sarà l'ora :lol: ), era per dire che a volte si può trovare molto piacere e godimento anche sapendo che quello che abbiamo per le mani è una roba standard, confezionata a tavolino per vendere.
però capisco che il fatto che troppo spesso questi prodotti vengano invece spacciati come capolavori possa suscitare una reazione estrema nell'altro senso, come la tua :wink:
Prendi il caso Dan Brown: acclamato come il thriller più bello degli ultimi anni da alcuni, bollato come la peggiore porcheria mai scritta a altri...io mi metto nel mezzo: un librettino senza pretese, non malaccio, ma che se non avesse avuto quel battage pubblicitario sarebbe finito nella categoria dei "libri da viaggio", presto letti e presto dimenticati :D

e per finire un'ultima cosuccia

Largo ha scritto:il buon Harold Bloom è tra i più grandi studiosi di letteratura a livello mondiale
ah ma io non metto in dubbio la preparazione, solo i suoi giudizi :lol:
Anzi poi neanche li contesto, solo che non li condivido...il che al caro harold dovrebbe fare anche piacere visto che è stato proprio lui a dire che non bisogna avere altro metodo se non il proprio :P

*************************************
e adesso vediamo chi dei 2 è più pesante :lol:
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il domenica 19 settembre 2010, 17:53

Ciao Lily eheh a me piace tanto discutere e sono felice di trovare persone con cui confrontarmi e scambiare opinioni, spero che non mi prenda per un contestatore ad oltranza :mrgreen: . Provo a replicare...

Lily ha scritto:intanto ti rispondo su Uomini che Odiano le Donne:

si, questi 3 pregi devo riconoscerglieli...però secondo me sono quasi "annullati" dal fatto che questa trama ben organizzata, queste idee...sono raccontate MALE, in maniera dispersiva. E' come se riuscissi a vedere in potenza cosa poteva essere quel libro, e cosa invece ne è venuto fuori in realtà...
ma qui ovviamente siamo nel campo del puramente soggettivo,
ecco, io addirittura questo libro lo definirei "asettico", pensa un po' :D
ma appunto come dicevo prima, si tratta del nostro rapporto personale col testo: evidentemente a te quel tipo di narrazione comunica qualcosa che invece io non riesco a percepire.


Si ovviamente ognuno interpreta come vuole le sfumature di un libro e credo che leggere sia bello anche per questo, cioè perchè ognuno riempie di significati personali quello che l'autore scrive. Io non l'ho trovato così asettico anzi , tra qualche descrizione evitabile e qualche tramezzino e caffè di troppo (quel Blomqvist non mangiava e beveva altro!) il primo romanzo a sprazzi è molto coinvolgente, il secondo l'ho finito in circa una settimana ed il terzo è avvincente perchè vuoi ormai chiudere il cerchio. I personaggi poi sono un pò fuori dal comune, non c'è l'investigatore belloccio o la donna avvocato in carriera di turno, ma un uomo molto semplice una figura umana, ed una ragazza disadattata e sociopatica, oltre ai vari personaggi minori che ruotano sul tema della violenza sulle donne ( anche nella civilissima e moderna Svezia !)
Per carità hai ragione da vendere quando sottolinei che lo stile di scrittura è mediocre, probabilmente con uno stile più ricercato questo romanzo avrebbe potuto ambire ad altro. Ma questo è il limite di Larsson, così come probabilmente la chiave per avere un successo di più ampio respiro. D'altronde anche altri giallisti o scrittori di successo come la Cornwell, lo stesso Faletti o Ken Follett , per citarne alcuni, hanno degli impianti narrativi molto elementari, e stili di scrittura che definire accessibili a tutti è un eufemismo.

Lily ha scritto:Invece allargando il discorso:

no io non ho il tuo rigetto per il "commerciale": innanzitutto perchè a volte qualità e successo possono coesistere (facciamo il solito esempio trito e ritrito: i romanzi di Dickens erano pubblicati a puntate sui giornali :D ),
e in secondo luogo perchè a volte anche in operazioni spudoratamente commerciali puoi trovare del buono: sono "prodotti" appunto, nulla di più e nulla di meno: sicuramente i biscotti mulino bianco non li definirei di alta pasticceria...eppure cavolo se ci piacciono!
Prendi il caso Dan Brown: acclamato come il thriller più bello degli ultimi anni da alcuni, bollato come la peggiore porcheria mai scritta a altri...io mi metto nel mezzo: un librettino senza pretese, non malaccio, ma che se non avesse avuto quel battage pubblicitario sarebbe finito nella categoria dei "libri da viaggio", presto letti e presto dimenticati :D


Il mio rigetto, o meglio la mia constatazione, è purtroppo basata su tante esperienze di lettura fatte negli ultimi anni. Confesso di essere un grande consumatore di libri, spesso mi fermo e leggo un titolo intorno al quale c'è tanto clamore ed in genere faccio passare un pò di tempo (non avrei mai acquistato un libro di Larsson a 30 euro!) e per curiosità ne prendo una copia in formato economico a 5-6 euro, nella speranza di non essere deluso per l'ennesima volta. Partendo da questo presupposto ho potuto solo amaramente notare che circa il 90% dei libri che vengono pubblicizzati , che ricevono premi, di cui in sostanza si parla tanto, sono robaccia che come dici tu andrebbero bene come lettura spensierata da viaggio. Da amante della letteratura ovviamente questo è un concetto che mi infastidisce, perchè si fa un business non indifferente intorno ad una lettura "usa e getta". I ragazzi di oggi già leggono poco , se poi si concentrano solo su fantasy di serie b (non sono contro i fantasy , il signori degli anelli, per esempio è un signor libro) o sulle banalità di Sophie Kinsella, a discapito di altre letture più interessanti o anche forme di intrattenimento più formative ed intelligenti, per me è un'occasione persa. Senza dimenticare che ci sono tanti autori che hanno creatività, passione, qualità...che purtroppo ti passano davanti come meteore senza lasciare traccia, solo perchè non sono sorretti da strategie editoriali importanti, o perchè non rientrano nel circuito commerciale. Ahimè se tutti i libri commerciali fossero della qualità dei libri di Dickens, abile divulgatore e conoscitore dei temi sociali del suo tempo, ne diventerei un grande consumatore... ma questo ti fa capire quanto fossero fortunati in quel periodo storico..

ultima riflessione

Lily ha scritto:e per finire un'ultima cosuccia
ah ma io non metto in dubbio la preparazione, solo i suoi giudizi :lol:
Anzi poi neanche li contesto, solo che non li condivido...il che al caro harold dovrebbe fare anche piacere visto che è stato proprio lui a dire che non bisogna avere altro metodo se non il proprio :P


Guarda Lily io credo che Bloom alzi la voce contro una società che si sta assuefacendo all'appiattimento culturale, che non ha voglia di sperimentare , di capire la letteratura. Io ho letto molti suoi saggi, non è uno che si è chiuso nella sua torre d'avorio, legge anche molti libri moderni ed ha giustamente lanciato un grido d'allarme sui contenuti di questo "mainstream",che appunto chiama "spazzatura", salvando ovviamente gli scrittori, che indipendentemente dal genere letterario, dal thriller al fantascientifico passando per la narrativa popolare, propongono qualcosa di nuovo, sperimentano, in poche parole "creano".
Molti più intellettuali dovrebbero fare questa presa di coscienza, ma molti hanno preferito strizzare l'occhiolino a questo modo ibrido di fare (o non fare ) letteratura, a metà tra politica, show business e puro rendiconto personale. A volte acutizza troppo alcune esternazioni però io direi di tenerci stretti i vari Harold Bloom che sono rimasti, perchè oltre c'è l'avanzamento della desertificazione culturale.

p.s. spero di non averti annoiato...merito ancora io la palma del più pesante :mrgreen:
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda Lily il lunedì 20 settembre 2010, 13:05

mi piacerebbe molto risponderti punto per punto,approfonditamente (anche io adoro discutere :mrgreen: ) ma purtroppo non ne ho il tempo :( , quindi mi limito d una panoramica generale sulle varie questioni

sempre riguardo il libro:
Largo ha scritto:I personaggi poi sono un pò fuori dal comune, non c'è l'investigatore belloccio o la donna avvocato in carriera di turno, ma un uomo molto semplice una figura umana, ed una ragazza disadattata e sociopatica
beh che Lisbeth sia una figura interessante e atipica non lo metto in dubbio, su di lui invece mi permetto di dissentire...è piena la letteratura di questi anti-eroi-ma-solo-in-apparenza: l' uomo semplice ma idealista che si trova suo malgrado in qualcosa di più grande di lui
(senza contare che è belloccio pure Blomqvist :lol: )
Sullo stile non so, io non ne faccio una questione di scrittura troppo elmentare, perchè quello è un MUST in un libro di largo consumo e non penso sia un difetto; per esempio per citare uno degli autori che hai nominato, i primi 2 libri di Faletti mi erano piaciuti molto, perchè lo stile sarà stato semlice ma era coinvolgente, caratteristica che non ho riscontrato in Larsson... ma qui appunto ricadiamo sempre nel soggettivo :wink:

Largo ha scritto:Ahimè se tutti i libri commerciali fossero della qualità dei libri di Dickens, abile divulgatore e conoscitore dei temi sociali del suo tempo, ne diventerei un grande consumatore...
oppure vedendone il grande successo anche presso i ragazzini o le casalinghe illetterate non riusciresti ad andare oltre l'idiosincrasia per ciò che è troppo commerciale? :P

Scusa ho voluto cominciare con questa piccola provocazione ( :wink: ) ma in realtà sono abbastanza d'accordo con quello che dici: adesso c'è un appiattimento della cultura che fa spavento, non solo in campo letterario: anche cinematografico, televisivo...si preferisce un pubblico privo di pensiero critico,che si beva qualsiasi panzana demagogica, quindi la cultura fa paura...e qui mi avivcino pericolosamente ad un discorso politico e me ne terrò alla larga :P
Solo che noi che abbiamo la fortuna di non avere ancora del tutto spento il cervello :mrgreen: non dobbiamo cadere nell'eccesso opposto e diventare elitari, perchè è un ulteriore modo di allontanare le persone dalla cultura, perpetuando il luogo comune: culturale = difficile = noioso
C'è spazio per i grandi classici, per gli autori sperimentali, per i libri passatempo...l'importante è avere la possibilità di scegliere e di variare.
Ammetto che questa possibilità di scegliere ormai ci è sempre più negata :( , ma a maggior ragione non dobbiamo cadere anche noi in questo errore e diventare "dittatori della cultura", "o cultura o morte" :lol:

Per chiudere su Harold Bloom, io non ho letto per intero nulla di suo, solo qualche brano per un esame...e riconosco la sua importanza per la storia della critica contemporanea, però penso anche che a volte (mio personalissimo pensiero) abbia espresso certi giudizi più per voglia di scuotere il sistema che per altro.
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda LargoLagrande il lunedì 20 settembre 2010, 17:48

Ciao Lily ti rispondo ora...purtroppo per me oggi è il mio primo giorno di lavoro dopo le vacanze :| .
Cercherò di essere breve, anzi no 8) . Non ho potuto non notare che nel ragionamento che fai ci sono un pò di contraddizioni interne :roll: nel senso che sostanzialmente riconosci che ci sia un problema ma forse non lo ritieni molto importante, invece per me lo è eccome.
Sul fatto che tutti possano scegliere cosa leggere, dai libri di Liala a James Joyce , dal mensile di giardinaggio ad un trattato di metafisica, penso che non ci piova ed il problema di fondo di cui discutevamo non è questo, forse mai come oggi c'è una tale libertà di acquisto (per fortuna). Io mi riferisco però a coloro che subiscono spesso la scelta di qualcosa (che possa essere un libro o un cd musicale ) piuttosto che basarsi su dati oggettivi .
Io credo che in una cultura in cui sono sempre più le campagne mediatiche a dettar legge in faccende di preferenze e di gusti, non è secondario che la maggiorparte dei libri che sono tra i primi posti nelle vendite, si rivelano in realtà in libretti mediocri levitati per logiche che esulano dalla qualità degli stessi . Non mi spaventa la parola commerciale, nè mi disgusta a priori, come hai sospettato tu :mrgreen: se così fosse non mi sarei trovato qui a discutere del libro di Larsson, oppure di quei libri di cui ti parlavo e che per curiosità ho letto (anche se a volte parzialmente). In realtà ho provato ad avvicinarmi a questi romanzi e li ho trovati "spazzatura" (il primo di Faletti in particolare, sempre che l'abbia scritto lui) e non solo non mi vergogno di dirlo, ma lo dico con forte convinzione e possibilmente anche cognizione di causa. Mi dispiace che tu accomuni tutti un pò con superficialità (senza offesa eh! non mi permetterei mai), solo in nome della libertà di acquistare un libro, piuttosto che un altro, principio che tra l'altro nessuno mette in discussione. Tutti possono scrivere una storiella , non tutti sanno scrivere un libro. Se poi quella storiella me la fai passare per capolavoro, la pubblicizzi come capolavoro e la gente ne rimane convinta (magari perchè è tra le poche cose che ha letto nella propria vita), beh se non altro mi da un pò di tristezza.
Lo stile elementare può essere un elemento positivo come dici tu, ma una cosa è scrivere in modo chiaro, semplice, altro è cadere negli eccessi, nel ricorrere all'epiteto scontato per ricreare la forza dell'orale, alla povertà di sinonimi ecc . Il pubblico deve anche essere istruito, deve essere preso per mano, la parola scritta non avendo la forza dell'imagine deve essere evocativa, non si può sempre semplificare tutto, la conoscenza richiede uno sforzo. E se poi cerchi il vero passatempo almeno cercane uno che valga veramente la pena di essere letto, che abbia delle idee brillanti.
Di idiosincrasie non ne ho mai avute , ma non per questo mi ritrovo a sfogliare pagine di Novella 2000 solo perchè lo fa la casalinga illetterata dal parrucchiere, nè mi vergogno di dire che quella spazzatura di cui si fa un uso talmente smodato, ottenebra le menti delle persone, nascondendo i problemi veri di cui la gente è spesso ignara.

Da una parte tu ammetti che ci sia un avanzamento di questo appiattimento culturale, però dall'altro dici che non bisogna far niente, anzi pensi che io sbagli o che sia uno snob (macchè! :mrgreen: se solo mi conoscessi nella realtà! :P ) a dire che gente come i vari Brown, etichettati come grandi scrittori di best seller, in realtà scrivono porcherie. Penso a questi ragazzini che non leggono per niente, e quando lo fanno è per acquistare il "prodotto" pubblicizzato, diventato di moda, forse perchè c'è una serie Tv che ne riprende i temi. Penso a questi futuri adulti che cresceranno avendo pochi parametri di paragone. Nessuno chiederebbe ad un teenager di leggere un libro di Thomas Pynchon ma ci sono tanti autori di libri adatti alla loro età e che possono essere molto più formativi di questi obbrobri in formato cartaceo che si stravendono. Ovviamente il discorso è più ampio, questo non riguarda solo i libri ed i ragazzini non sono i soli ad essere coinvolti.
D'altronde la mia è solo una riflessione, non sto invitando a boicottare l'acquisto di libri commerciali, sto solo dicendo che c'è molto di meglio. Non sono un dittatore della cultura, nè un sostenitore della "cultura o morte" (tra l'altro non capisco perchè voglia farla passare per una brutta bestia), ma spesso anche il solo accettare indistintamente quello che ci viene propinato senza nemmeno un briciolo di senso critico porta invece ad una "morte della cultura".
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Re: LIBRI GIALLI / NOIR

Messaggioda rafnuc83 il lunedì 30 settembre 2019, 16:44

Cia a tutti,
sono Raffaele ed ho aperto un piccolo blog in cui consiglio i libri che leggo. Essendo anche io un appasionato di gialli ethrille, su https://iltuolibraio.altervista.org/ forse potrete trovare qualche consiglio utile (sono all'inizio quinidi più libri saranno aggiunti col tempo) anche in altri generi letterari. O magari potete scrivermi via email e consigliarmi voi qualche bel libro da aggiungere alla mia collezione/sito.
Grazie e buona lettura a tutti!
Raf
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