Quindi si sfrutta il principio delle fotocamere... il buco nella stagnola fa da otturatore e la poca luce che passa proietta un'immagine su un supporto... anche se questa cosa del singolo cartoncino mi suona strana, per poter ottenere quel risultato tutta la luce deve passare solo ed esclusivamente per il foro. Come succede appunto con l'otturatore di una fotocamera o con la pupilla dell'occhio. Ma magari mi sbaglio. A questo punto io suggerirei l'uso di qualcosa di più opaco e meno riflettente della stagnola, come una busta da immondizia nera... e se riesci, prova a metterla sui vetri di un balcone o di una finestra e poi facci un buchino: ho visto cose meravigliose fatte così su un articolo del National Geographic (ovviamente però, per quel principio che tutti conosciamo, l'immagine apparirà capovolta)
EDIT: trovato! È nel numero di maggio 2011. Il principio è semplice, e veniva usato già nel Rinascimento: si coprono le finestre di una stanza con dei teli scuri, vi si ritaglia un foro e piano piano la luce che passa attraverso il foro dà forma ad un'immagine che si proietta, rovesciata, sui muri. A seconda delle dimensioni del foro, l'immagine sarà più o meno a fuoco. Proprio come un obiettivo
Con l'uso di uno specchio o di un prisma, come in una macchina fotografica, si può raddrizzare l'immagine.
Qui alcuni esempi. Da notare però che il tipo ci ha messo parecchio studio per arrivare a quel risultato.