locutus ha scritto:Non proprio disincentivare, visto che se metti un gioco attivato su una Playstation o X-box diversa da quella in cui l'hai registrato inizialmente, il gioco può anche non funzionare. E' un divieto bello e buono.
Questa mi giunge nuova, sei sicuro?
Ero rimasto fermo a contenuti aggiuntivi che, una volta sbloccati su una copia, non sono disponibili sulle altre. Ma parliamo di cose come l'online pass che costa 5 euro. Mica del gioco completo.
Se poi ci sono rivenditori professionisti che fanno i furbi, non è un problema mio.
Si parla sempre di "non è un problema mio" e di "danni alle aziende", ma in realtà ad essere danneggiato è il mercato e del mercato facciamo parte anche noi come utenti finali.
Molte cose scaricate da torrent - se valide - vengono poi regolarmente acquistate, magari aspettando l'offerta.
Ancora? Ma vogliamo tirare fuori delle statistiche?
E' terribilmente ottimista e francamente un bel po' illusoria quest'immagine dei pirati come di gente puovera che deve dare da mangiuare a bambino quindi gli scarica il gioco ma appena scenda di prezzo se lo ricompra.
Qui non stiamo parlando dei singoli casi, o di situazioni al limite dell'irrealismo, ma del fenomeno in sè, ossia se è lecito che sia possibile usufruire gratis di beni non di prima necessità che per legge sono a pagamento.
Che ci sia pirata e pirata è ovvio, neanche gli omicidi son tutti uguali figuriamoci il download di un torrent.
Quindi è una pip*a mentale del mercato, non è un valore legato ai costi di produzione del gioco. Siccome ogni volta si sottolinea l'ignoranza del pirata rispetto a quanto costi realizzare e distribuire un videogame, sono contento che tu stesso riconosca quanto il cosiddetto 'valore aggiunto' del day one sia scorporato dai costi di produzione e quindi si mette in crisi l'assioma iniziale, cioè l'entità reale del danno causato dallo scaricatore.
Suvvia, nessuna persona sana di mente penserebbe che il costo di sviluppo di Assassin's Creed 2 e quello di Naughty Bear sia equiparabile... Però tutti i giochi sono venduti allo stesso prezzo. Ma questo vale per tantissimi beni, eh.
Però non si può neanche limitarsi a fare 2+2 quando stiamo discutendo di cose complesse con dozzine di parametri in gioco. Ma è facile fare gli analisti di mercato al bar sport, e uscirsene con sentenze tipo "se i giochi costassero 10 euro ne venderebbero molti di più quindi guadagnerebbero molto di più blablabla" senza dati alla mano.
Oltretutto la tua "critica" non è molto sensata dato che l'entità del danno dovrebbe misurarsi sul prodotto tra il numero di copie vendute e il guadagno unitario per lo sviluppatore su ogni copia... Non certo sul prezzo di copertina. Poi stai dando per scontato che il prezzo standard (i famosi 60/70 euro) sia fissato sul caso limite dei giochi più costosi, non prendendo in considerazione l'ipotesi che invece ci sono giochi che, per il costo di produzione associato, dovrebbero essere venduti a molto più di 60€ a copia.
Le stesse PS3 e X360 sono state vendute sottocosto per un bel po' di tempo...
Poi se 60€ è un prezzo giusto per un videogioco dipende da una questione soggettiva e può uscirne un discorso interminabile.