John ha scritto:locutus ha scritto:a fare pressioni sui publisher locali affinchè le localizzazioni digitali dei loro giochi siano realizzate in tempo breve.
Se il gioco viene rilasciato in DD credo che il problema della localizzazione diventi interno e non a carico del publisher(anche perchè non c'è)
Premettendo che non sono un esperto (penso lo si sia capito ), se i Telltale non volessero assumersi l'onere delle localizzazioni, dovrebbero comunque subappaltare il tutto ad un pubblisher locale e poiché entrambi i soggetti dovrebbero guadagnarci, si creerebbe un meccanismo virtuoso per cui il publisher, per sfruttare al massimo la licenza acquisita, si sbrighi a localizzare il tutto per entrare, intanto, nel mercato DD e la software house controlli che questo avvenga per sfruttare al meglio il lancio mondiale del prodotto.
Voglio dire, dovremmo cominciare a considerare il publisher, non semplicemente come quello che ti porta il gioco sugli scaffali dei negozi, ma come quello che lo rende appetibile per il mercato locale, a prescindere dalla forma di vendita adottata. E' nel suo interesse fare così. Inoltre, dato che gli accordi si prendono per tempo, io penso che se ci fosse la volontà di farlo, non sarebbe neanche difficile creare delle uscite multilingua in contemporanea tra i digital store d'oltreoceano e quelli nostrani, rendendo partecipi anche noi Italici della natura "a puntate" di queste avventure.
La mia idea é: S&M esce il 2 Settembre, in inglese, sul sito dei Telletales; il 2 Novembre (voglio essere buono...) esce in Italiano sul sito dell'Atari, con prezzo comprensivo di localizzazione. Se poi il publisher vuole sfruttare la licenza anche col metodo classico dei negozi tradizionali, nessuno glielo vieta. Intanto però comincia a guadagnarci col download legale, non vi sembra? Se poi, a fine stagione, vende la versione retail a chi l'ha scaricata, con uno sconto... apriti cielo! In pratica, è come se il publisher si creasse un parco acquirenti piuttosto affidabile su cui contare, prima di immettere il gioco nel mercato tradizionale. Se poi aggiungesse nella versione retail degli extra (che possono andare dai piccoli gadget a dei making of a - ma qui sto sognando - un doppiaggio professionale) davvero potrebbe dormire sonni tranquilli, almeno dal punto di vista mio di consumatore che, con incentivi del genere, sicuramente comprerei una versione retail pur avendo già acquistato i singoli episodi