Ho finito il gioco e premetto che per me il finale aggiunge punti più che toglierne, perlomeno c'è qualcosa che risolleva il livello di attenzione. Non posso dire sia arrivato del tutto di sorpresa, dato che a metà gioco si trova un oggetto che dà chiare indicazioni in tal senso
il primo diario di Chuck.
Quindi non sono fra quelli che non l'ha amato per colpa del finale...
Il motivo per cui non l'ho apprezzato particolarmente è sostanzialmente la gestione della sceneggiatura. Ossia, c'erano tutte le ore utili per sviluppare qualcosa che fosse all'altezza, invece non c'è nulla che venga approfondito, sono TUTTI red herring: oggetti inutili, personaggi inutili, sottotrame abbozzate, è tutta un'impalcatura per niente sviluppata. Tutto alla fine gira intorno a Chuck, ma il modo in cui vi si arriva l'ho trovato a dir poco spiazzante.
L'idea di "venderlo" come un investigativo è forse stata la cosa più spiazzante, difatti l'unica vera protagonista è Delores e il vero trailer sarebbe dovuto essere
questo.
I federali sono inutili e per nulla sviluppati, in particolare Ray è COMPLETAMENTE INUTILE, incredibile... Non è un caso se X-Files e Twin Peaks avevano dei protagonisti forti, e tutti oggi si ricordano di Mulder, Scully e Dale Cooper... Se avesse voluto essere solo una parte della trama (com'è), quella investigativa sarebbe dovuta essere migliore.
Ransome è un personaggio piatto, come gli altri non ha uno sviluppo, una multidimensionalità, è l'elemento comico-grottesco che ripete sempre la stessa battuta (insulta con parolacce ad ogni occasione). Aldilà di trovarlo infantile, è proprio abbozzato.
La cosa del multipersonaggio è anch'essa appena sfiorata, di fatto appunto l'unica protagonista utile è Delores. Gli altri quali skill avrebbero?
Ransome che non soffre di vertigini?Insomma ampiamente sotto-sviluppata come meccanica.
Per dire, a livello di costruzione narrativa ho preferito The Cave.
Anche a livello di gameplay ci sono cose che non sarebbero mai state perdonate in altri giochi, come azioni ripetitive e tediose da far ripetere a tutti i personaggi (
la mappa, l'hamburger, ...), per non parlare del backtracking e del fantastico albergo... 12 piani, di cui 10 completamente inutili, stanze tutte uguali, e un ascensore terribilmente lento per spostarsi da un piano all'altro.
La non linearità è poi eccessiva, nel senso che porta a risolvere i puzzle "per caso": porti avanti le azioni in base a quello che raccogli, poi scopri che l'oggetto finale te lo daranno solo nel prossimo capitolo... e d'improvviso risolvi tutto un filone narrativo.
In generale questi difetti li reputo troppo ingombranti per un gioco di questo calibro mediatico (non è niente di personale con la recensione su AP... Sono io ad essere controcorrente...). Il loro risultato è che per troppo tempo, durante il gioco, mi sono annoiato o frustrato. Non è un disastro, ma è più o meno la sensazione che ho davanti a molte ag tedesche ad esempio... grande longevità, ma poca costruzione della trama, troppe parti che non dovevano passare il controllo qualità e andavano tagliate...
Quello in cui sicuramente TP è un capolavoro è la comunicazione, è riuscito a far parlare di sè per anni, ha rilasciato trailer fatti benissimo in cui si vedevano schermate ottime (peccato che poi la media sia ben inferiore, ad esempio, all'ambientazione iniziale del ponte), con tagline intriganti, dialoghi intriganti, pitch intriganti, il tutto spesso fuorviante (il trailer di Ray è un capolavoro del neo-noir...). Aveva sempre la musichetta giusta, il personaggio giusto nel contesto giusto, ti chiedevi che caspita di storia poteva venir fuori da un clown, una nerd e due federali...
Poi mi metto a giocare, all'inizio sono coinvolto, ma lentamente il gioco scivola in un main plot poco interessante e risolve in fretta e furia (o non risolve affatto) tutto ciò che ci gira intorno. Cioè una bolla di sapone, tutto fumo e niente arrosto, scegliete la metafora che preferite.
Mi rendo conto che "la somma delle parti" sia una cosa diversa, ma personalmente non consiglierei il gioco a chi in un'avventura cerca anche un mistero ben scritto e coinvolgente.
O meglio, lo consiglierei in modo tiepido sempre a causa della scarsa concorrenza, come diceva Neo è comunque probabilmente un prodotto che "alza la media", ma il suo punto forte resta il gameplay più che la trama.
Immagino sia più importante stabilire questo che esaminare il gioco per quel che è!
Scusa ma il tuo assunto è che bisogna essere competenti sulle avventure degli anni '80 per capire veramente Thimbleweed Park e poterlo commentare... Io non ho mai giocato nulla che sia degli anni '80, e ho commentato quel che ho trovato nel gioco, e non avendo le competenze che richiedi nemmeno riesco a capire cosa intendi quando mi dici che dovrei chiudere un occhio su questi difetti e apprezzarlo in quanto evoluzione di MM.
Se anche mi mettessi a fare un'analisi fredda sui "personaggi come mezzo per arrivare allo scopo e non come parte vibrante della narrazione" (vado a naso, non avendo giocato a MM), questo non riuscirebbe in nessun caso a correggere quelli che per me in un'ag sono difetti.