E a distanza di tutti questi anni sono finalmente riuscito a giocarlo, proprio grazie alla versione Switch
Quindi lascerò un commento in grande ritardo, ma mai quanto è in ritardo il sequel
Il gioco fa incredibilmente bene lato puzzle e in generale game design, soprattutto se confrontato con prodotti di pari budget, ma decisamente non sfigura neanche di fronte ai capisaldi. Non è mai frustrante, mai ripetitivo, mai noioso; ovviamente considerata l'enormità di interazioni (parliamo di tipo 20 ore di avventura... se non barate...) ce ne sono alcune tirate per i capelli, ma sono di più quelle che "ah già non ci avevo pensato".
Tante location diverse, tanti personaggi, ma niente backtracking; tante interazioni con il mondo di gioco ma non eccessive, non c'è pixel hunting. Lo "span" dei puzzle è buono: non si risolve tutto nella stessa schermata, ma raramente ci si portano dietro oggetti per ore prima di usarli.
Questa valutazione è ancora più incredibilmente positiva se la confrontiamo con tutto il resto

infatti è praticamente l'unico motivo per cui l'ho terminato (ho mollato giochi molto prima, anche più brevi, ormai il tempo libero è quello che è...).
A livello narrativo purtroppo è un disastro, si vede che è un "primo progetto" e non ci sarebbe niente di male. Ha tutti i difetti dell'amatorialità e della mancanza di maturità/esperienza. Si parte in un modo e si finisce in un altro, è pieno di pezzi amputati, quando la trama prende piede lo fa solo attraverso uno spiegone, i cattivi sono delle macchiette senza background, i buoni sono spesso fuori luogo, non ci sono backstory approfondite (nemmeno dei protagonisti, giusto un po' Lars, ma Alice a parte saper accendere un portatile e usare una volta le sue [peccato, interessanti; ma il gioco è talmente buono anche senza sfruttare questa idea che ci si passa sopra] abilità psichiche), in generale i personaggi non hanno un arco narrativo, non cambiano, non maturano, non ci si affeziona al loro destino, non hanno un punto di vista.
La sceneggiatura è terribile, un mischione di generi narrativi riuscito malissimo: volerci mettere il noir a tutti costi è forse l'errore più grave, in un gioco che di noir non ha nulla se non le citazioni trite del protagonista che se la racconta da solo. L'unica cosa peggiore del noir infilato a forza è il dramma personale infilato a forza, che sta lì, totalmente fuori luogo, come un elefante nella stanza di cui quasi nessuno parla (anche giustamente: è un gioco d'avventura con vena comica, in fondo). Anche il mistero di Cagliostro e della Mano della Gloria totalmente sottosfruttato, un peccato.
Ora il problema non è tanto aver fatto tutti questi errori, ci sta... il problema è lavorarci sopra anni, arrivando a produrre tutto questo materiale, e non farsi fare una revisione/consulenza completa da qualcuno esperto di sceneggiatura e storytelling. A livello di gameplay sembra un gioco maturo di uno studio che ci ha pensato e ripensato per anni; a livello di narrato sembra una demo che serve per farsi dare due spiccioli ma sapendo che poi sarà tutto cambiato.
Non so cos'abbia portato a questo, ma spero vivamente che per il sequel ci sarà la stessa cura e severità di rimaneggiamento che c'è stata per il design, anche per la parte narrativa. Non so se il problema sia stato "l'orgoglio", ma l'orgoglio va messo da parte, si impara a farlo. Non si tratta di scrivere il capolavoro, ma di mettere ordine in un caos di cose che non funzionano: spesso mettere ordine significa buttare via e riscrivere. Ma anche solo appiccicare qualcosa "all'indietro" sarebbe meglio che rilasciare la materia grezza: nel primo gioco è stato praticamente shippato l'ugly baby (ref.
https://www.forbes.com/sites/andyboynto ... htly-ideas ).
Ho visto che già il teaser riprende la scrittura hard boiled

ma o il gioco fa all-in su questo, o il teaser si può anche buttare via, in fondo è stato fatto anni fa.
Spero che il sequel possa essere il gioco della maturità, o almeno dell'adolescenza! In bocca al lupo!