Pensieri raccolti su
IRA; prendeteli così, come sono venuti a me, spontanei e diretti; senza ‘edulcorazioni’ di sorta.
Se pensate che abbia scritto sciocchezze, è perché sono un profano; se pensate che sia stato irriverente e/o presuntuoso c’è sempre l’ignore e, in caso estremo, il ban!!
In ogni caso, nessuna intenzione maligna si cela dietro questo scritto; semplicemente mi diverto ad analizzare ogni cosa e a scriverne (troppo), una volta terminate le mie elucubrazioni.
OK, basta con la premessa! :p
- Comparto tecnicoPer quanto riguarda la grafica molto poco da eccepire, si potrebbe forse fare ulteriore lavoro sui modelli poligonali e ‘sporcare’ un po’ di più gli ambienti (quel bagno sembra che non l’abbia mai usato nessuno), ma per il resto direi che è OK.
I fondali sono quasi fotografici e ricchi di dettagli; i fumetti delle cutscene veramente eccezionali: dinamici e impaginati alla perfezione, sono un grandissimo valore aggiunto al gioco!! L’‘inquadratura’ è sempre la migliore possibile.
Sonoro e doppiaggio sono di buona fattura (ci sono alti e bassi, ovviamente); convincono soprattutto le voci femminili. La musica fa il suo dovere e ha dei bei picchi (Raja esterno / interno particolarmente azzeccati)!
- TramaGiudicare una trama sui 2/5 della produzione mi sembra decisamente azzardato, pertanto vi rinuncio. Diciamo che mi piacciono gli elementi simbolici e le varie correlazioni che sono state tracciate ed evidenziate con la storia italiana, così come esplicate nei testi e documenti che si possono trovare nel gioco. Fa molto
GK3 (il che è positivo). Ogni altro giudizio è sospeso. Vedremo dove si andrà a parare.
- Silvia <3Silvia è un bel personaggio. Per quanto mi riguarda
LA protagonista; ruba la scena a James, soprattutto perché le sessioni a lei dedicate sono interessanti, mentre quelle con James non altrettanto entusiasmanti.
Ho apprezzato, in particolar modo, la scelta di farle freddare il marchese, decisone decisamente coerente con il personaggio. Una ragazza che, per professione, decide di dedicarsi agli omicidi freelance non può essere facilmente suggestionata e indotta a cambiare percorso con poche parole, anche se magari una parte di lei rimpiange la scelta (ma immagino che questo si vedrà nel proseguo).
Per un attimo avevo temuto che le perorazioni di James potessero dissuaderla, ma così non è stato. Benissimo così! Anzi, vi dirò di più: dopo alcuni tentennamenti, opterei per avere una Silvia irredimibile (sulla lunga distanza), credo che come personaggio verrebbe meglio così.In tutto questo, probabilmente, aiuta la mia propensione per un tipo di ragazza dalla carnagione chiara, con capelli neri, lisci, lunghi e lucidi!
Probabilmente sposerò una bionda!! XD
- JamesPotenzialmente un buon personaggio. Chiaramente diviso tra il passato e ciò che il presente gli sta ‘servendo’; è in evoluzione, ma bloccato nelle e dalle sue insicurezze. Non riesce a superare i suoi limiti e questo gli viene rammentato ripetutamente. Non risalta, in primo luogo, perché Silvia gli ruba la scena e, come già detto, le sessioni a lui dedicate sono ‘deboli’.
- Sessioni di gioco / EnigmiInfiltrazione al
Raja e missione nella
Beauty Farm, convincenti e ben fatte, la seconda anche decisamente spassosa. Quelle di James, mediamente deludenti, vediamo perché.
1. Chiuso nel bagno. Premesso che ho apprezzato il tentativo di presentare una variante rispetto alla solita combinazione chiave-serratura-punteruolo-foglio di giornale, direi fiacca e per più di una ragione.
Qui divago un attimo, riprendendo il discorso che già facevo sulla natura dell’offerta episodica.
Tenete a mente che il giocatore ha ‘sofferto’ il gap fra i due episodi (e molto ‘soffrirà’ in attesa di quello venturo), pertanto ha ‘diritto’ ad avere un contenuto di altissima qualità. Bene, mentre siamo nel bagno non succede alcunché: non abbiamo un avanzamento della storia, né un approfondimento del personaggio. Non è una situazione di pericolo, né di tensione. Siamo chiusi nel bagno, punto e basta. Penso che la media dei giocatori abbia considerato: “Ok. Comunque non vedo l’ora di uscire per vedere cos’ha da offrirmi la storia.” Evitabile.2. L’anti-sbornia. Il dialogo con la suora è decisamente lungo. Probabilmente era una sessione di alleggerimento, ma si protrae troppo e non è di grandissimo impatto comico. Per recuperare il libro si sarebbe potuta scegliere, a mio avviso, una strada più interessante per il giocatore.3. Il gioco delle tre tazze. Il personaggio del sedicente chiromante dell'est non mi è piaciuto, semplicemente non buca lo schermo, ma forse è un mio gusto personale. Il vero problema, comunque, è l’enigma correlato: decisamente troppo simile a quello di TLJ sia per quanto riguarda il contesto, che per il metodo di risoluzione.- IRAArriviamo ora a quello che, secondo il mio parere, è il principale difetto del secondo atto di
Shadows on the Vatican.
Stiamo parlando dell’
IRA, dei sette vizi capitali, forse quello più distruttivo, pure l’invidia non scherza però!
Che dire?
Di ira se ne vede veramente poca. C’è l’assassinio a sangue freddo del marchese e poco altro, anzi nulla, se escludiamo l’arrabbiatura di Marika a fine episodio. Poca cosa, comunque.In questi casi mi piace citare gli scrittori di Star Trek e la filosofia di Gene.
Stai raccontando una storia. Di cosa stai parlando, qual è il tema che tratti? Una volta ottenuta la risposta alla domanda, focalizzati su quella.
Bene, il tema del secondo atto è l’ira. Serviva più ira; più tensione fra i personaggi; più arrabbiature e ferme prese di posizione. Contrapposizioni accese fra caratteri diversi. Per me l’ira è
Orson Wells che spacca il tavolino di cristallo (
la Lunga Estate Calda) o
T’Pol che frantuma il data-pad sulla scrivania di Archer (
ST: ENT – Danni alla nave).
Faccio due esempi veloci di scene irose (senza alcuna pretesa, li butto giù in tempo reale senza dedicarci troppo tempo).
- James nel bagno. È chiuso dentro e ha il tempo di riflettere. Mentre cerca una soluzione per aprire la porta pensa agli avvenimenti accaduti e pensa a Silvia. Forse perché una parte di lui vede in lei la pecorella da riportare sulla retta via, ma un'altra parte sa che c’è un motivo molto meno nobile e questo lo fa alterare. Silvia lo attrae, ma questo non può essere, perché Silvia è un’assassina. Comunque, non essendo riuscito a trovare soluzione, si arrabbia e sfonda la porta; si ferisce a una spalla e forse sanguina. Si calma, ma ormai è troppo tardi: ecco l’ira. L’ira, per un momento, si è impadronita di lui e forse tornerà a fargli visita. Che cosa sgradita!- Silvia catturata. Silvia riceve la chiamata di James, ma decide di fare di testa propria e, in solitaria, va a cercare Massimino anche perché sa che, senza James tra i piedi, potrà più facilmente portare a termine il ‘lavoro’, senza prediche di sorta e distrazioni morali.
Silvia però viene catturata, perché, a livello inconscio, l’incontro / conoscenza con James l’ha indebolita; resa insicura di se stessa, della strada che ha scelto, delle sue possibilità. Questo la fa arrabbiare con se stessa il che fa emergere una Silvia molto più aggressiva, quasi spietata. In qualche modo, comunque, riesce e calmarsi e a far squillare il cellulare per avvertire James. Questo enigma avrebbe potuto benissimo sostituire quello delle tre tazze.- Considerazioni a margine- Un “Cristo santo!” in bocca a James proprio non ce lo vedo. Fuori personaggio.
- Come qualcuno ha già notato,
Mario e James parlano di come fregare Brehmen in sua presenza, il che non è credibile. Di più: con James in circolazione, B. non avrebbe dovuto lasciare quei documenti sul tavolo, a meno che quella fosse la sua intenzione. :p
- L’enigma finale è decisamente il più tosto, in ogni caso quello che richiede più ragionamento, ma non è disonesto. Un plauso! Ottimo anche l'enigma sonoro!!
- Ho visto lo scudo di Captain America!!
Ho finito di sproloquiare!!