Uhm...non è semplice da spiegare (mi auguro che il Panko giunga in mio soccorso
)...vediamo...un giorno, nel bel mezzo di una foresta, comincia a spuntare una roba strana dal terreno. Trattasi di lastre di ossidiana che, con il passare del tempo, affiorano in superficie e ben presto creano una struttura del genere:
Il nostro alter ego, femminile (una buona volta), è da quelle parti, per studiare il fenomeno, assieme al fidanzato (o ricordo male?) Max. Proprio il ragazzone appena citato, una mattina, decide di fare un sopralluogo solitario nei pressi della struttura, con il risultato di farsi inghiottire irrimediabilmente. A questo punto la nostra eroina si rende conto della scomparsa e va a cercarlo. Inutile aggiungere che, pur di trarlo in salvo, dovrà anch'ella farsi risucchiare dentro.
Questi erano i primi 2 minuti di gioco.
Da qui in poi, è tutto un susseguirsi di ambienti surreali, metafisici, assurdi e, per me, affascinanti come pochi. Il motivo? Boh, non ricordo bene la storia (e non mi pare di averla neanche compresa a fondo, all'epoca), ma dovrebbero essere tutti generati a livello onirico da un'entità che si trova nella struttura (di cui si fa la conoscenza verso la fine).
Un po' contorto vero? Ed è nulla in confronto al gioco vero e proprio
Saluti,
Adrian