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Intervista: Silvio e Gey Savarese

del 06 Maggio 2007
Intervista: Silvio e Gey Savarese

A cura di Adriano Bizzoco

Salve Gey e Silvio, e grazie per l’intervista. Per iniziare, potete parlarci un po’ di voi e di come è nata la passione per le avventure?

Siamo due ingegneri elettronici, Giuseppe (alias Gey) di 64 anni e Silvio di 35. Giuseppe è libero professionista, ex direttore della Ricerca e Sviluppo alla Texas Instruments Italia, alla Micron Technology Italia e professore a contratto alla Facoltà di Ingegneria a Salerno. Silvio ha un PhD ottenuto al Caltech in Computer Vision, ora è ricercatore Beckman Fellow alla Università dell’Illinois.

Silvio cominciò ben presto sul suo Commodore a programmare giochi di avventure testuali tipo Scott Adams. Giuseppe invece, appena ebbe in mano il mitico Home Computer TI99/4A della Texas Instruments, programmò alcuni giochi che furono anche pubblicati.

Quali sono le avventure che vi hanno iniziato al genere e al quale vi siete in parte ispirati?

I nostri giochi preferiti sono quelli della serie Myst. In particolare, il primo Myst ha ispirato tutti i giochi da noi sviluppati.

UN TRANQUILLO WEEKEND A CAPRI

Quale è stata la molla che vi ha spinto ad iniziare per la prima volta un progetto così impegnativo come Un tranquillo weekend a Capri?

A Silvio piaceva inventare giochi di gruppo per le feste tra amici. Uno di questi piacque molto e decidemmo di adattarlo ad un avventura grafica. Ci dividemmo i compiti: Silvio, trama e musiche, Giuseppe, fotografie e programmazione. Nacque così “Un Tranquillo weekend a Capri”, realizzato sul semplice PC di casa. Sola altra attrezzatura: una macchina fotografica a pellicola, sostituita poi con una videocamera digitale. Però non ci aspettavamo che sarebbe piaciuto molto al pubblico..

Perché la vostra scelta è ricaduta proprio sull'isola? E cosa vi ha spinto ad utilizzare la tecnica del fotorealismo?

Perché Capri è un isola assolutamente magica, fantastica. Al punto che solo chi l’ha visitata può capirlo. La maggior parte dei giochi adventure sono ambientati in luoghi di fantasia ricostruiti in 3D. La nostra idea è stata di partire da un presupposto fantastico, ma con una storia rigorosamente logica in un posto reale. Prima la storia, poi la tecnologia. Cosa meglio di una foto per rappresentare un luogo reale? A che serve una ricostruzione 3D disegnata di una stradina di Capri, dove a destra c’è un muro, a sinistra una parete, in alto e a terra niente di importante? Bastano due foto: una in avanti e una di spalle per rappresentare esaurientemente un punto della stradina.

Certamente per scattare le foto avrete girato moltissimo per le vie di Capri ed Anacapri. Come è stata l’esperienza? La gente del luogo come vi ha accolto? Ci racconti qualche aneddoto?

I cittadini di Capri, tranne rare eccezioni, hanno collaborato di buon grado e si sono prestati a partecipare. Poi in qualche modo, siamo riusciti a trasmettere il nostro entusiasmo. Un aneddoto? Abbiamo avuto difficoltà, in un primo momento, ad ottenere il permesso di fotografare la Chiesa Monumentale di San Michele ad Anacapri. La Curia si era molto insospettita, a volte la parola “videogioco” si associa a situazioni violente con cui, giustamente, non volevano avere a che fare. Però in San Michele c’era uno splendido pavimento maiolicato del seicento, opera del mastro riggiolaro Chiaiese, perfetto per uno dei quiz che avevamo ideato. Pertanto, decidemmo di rivolgerci al Parroco di Anacapri per un aiuto. Il Parroco stava celebrando un matrimonio nella chiesa di Santa Sofia. Questa chiesa era stata da noi non esclusa, ben sapendo la difficoltà di avere permessi da autorità ecclesiastiche. Alla fine della funzione, mostrammo al Parroco il gioco sul laptop e gli chiedemmo di aiutarci con il permesso per la Chiesa di San Michele. Il parroco, prima diffidente, poi entusiasta, acconsentì solo se avessimo incluso anche la sua chiesa – Santa Sofia – nel gioco! Cosa che facemmo puntualmente qualche giorno dopo, aggiungendo una ventina di foto della chiesa di Santa Sofia, ben addobbata di fiori per un altro matrimonio.

Creare un'avventura come la vostra è sicuramente molto difficile. Quali sono gli intoppi principali che avete trovato nella realizzazione?

“Un Tranquillo weekend a Capri” ha richiesto quasi tre anni di lavoro, “Anacapri the Dream” praticamente quattro. Molto tempo si perde quando si deve fotografare una stradina e ci sono dei passanti. Bisogna attendere che escano fuori campo o fotografarli e poi cancellarli. Per ottenere le foto di piazza Vittoria ad Anacapri vuote di turisti, bus e taxi c’è voluta una grande pazienza e un buona tecnica di fotoritocco. Spesso poi, è necessario ritornare nei luoghi perché una foto manca, o è venuta male, o per esigenze si trama. Ma la situazione non è più la stessa: la fioritura delle piante, il tempo, le ombre, un cartello pubblicitario, una moto parcheggiata. La nuova foto non si incastra con tutte le precedenti. Per ridare la coerenza ad una foto, possono volerci giorni di modifiche a tutte le foto che devono essere consistenti tra loro. Ci sono poi difficoltà legate allo sviluppo della trama e al suo inserimento nel contesto dell’isola… La trama non può essere del tutto inventata ma deve comunque tener presente e rispettare la storia dell’isola, il suo paesaggio, i suoi abitanti… ciò richiede molto lavoro sia nella fase d’impostazione iniziale della trama sia nella fase di rifinitura. E’ un po’ come scrivere le parole per una canzone: il testo deve tener conto della musica!

Come è stato accolto il vostro gioco dalla critica estera?

Quello che ci ha dato grande soddisfazione è stato il gradimento del pubblico americano. Perché “Un tranquillo weekend a Capri” è uno dei pochi giochi tutti Italiani ad essere stato pubblicato in America ed aver avuto perfino l’onore di essere citato in un articolo dal Time. I Forum e le recensioni sono stati generalmente entusiasti. Il sito Just Adventure ci conferì il premio del miglior gioco adventure sviluppato indipendentemente del 2004. Il sito Four Fat Chicks ci assegnò il massimo punteggio, la Gold Star. Naturalmente abbiamo avuto alcune critiche, che però abbiamo condiviso e ne abbiamo fatto tesoro: “Anacapri the Dream” non dovrebbe essere oggetto di critiche simili.

ANACAPRI - THE DREAM

Anacapri è giustamente più ambizioso come progetto, infatti avete avuto anche importanti collaborazioni esterne . Quali sono le sostanziali novità rispetto a Capri?

Innanzitutto, in “Anacapri the Dream” c’è una  storia molto più complessa di quella in “Un Tranquillo weekend a Capri”, che si poteva raccontare in poche pagine. La trama del nuovo gioco è anche quella di un romanzo di prossima pubblicazione, “La leggenda del Disco di Ossidiana”, di oltre 160 pagine. E poi c’è una nuova tecnologia grafica: ogni scena di mare è stata animata. Il mare visto dalla barca o da lontano, le onde sembrano bagnare la spiaggia.. Il fuoco arde con fumo e scintille, le candele del cunicolo che collega Damecuta alla Grotta Azzurra bruciano e la loro fiamma si riflette nelle pozzanghere. Le Nereidi nuotano in un acquario e sotto la superficie del mare. L’acqua e scorre dalle sorgenti. Poi ci sono delle stupefacenti foto panoramiche, dissolvenze incrociate… insomma, tecnologia 2D, ma di grande effetto. Inoltre, alcune animazioni in 3D sono state realizzate per noi da Nucleosys. Abbiamo poi introdotto una novità: la funzione “mi arrendo” per i 4 quiz più lunghi e difficili. Però anche così, non crediamo che qualcuno riesca a risolvere il gioco in meno di 50 ore effettive, il che è tanto.

La trama di Anacapri è molto curata, tanto è vero che si rifà a leggende antiche realmente esistenti . Puoi dirci qualcosa in più? Avete svolto delle particolari ricerche storiche?

Una delle principali caratteristiche di Anacapri the Dream è che lo sviluppo della trama conduce il giocatore a percorrere le tappe salienti della vera storia di Capri, che è stata in precedenza da noi studiata con grande accuratezza ed attenzione: i primi insediamenti neolitici nella Grotta delle Felci, la dominazione greca dei Teleboi, il periodo di 10 anni in cui Roma fu governata dall’imperatore Tiberio mentre risiedeva a Capri, le invasioni corsare del cinquecento di Kayr-el-din, ed infine il periodo di dominazione inglese, interrotta alla presa di Capri da parte dei Francesi di Napoleone nell’ottobre del 1808. Nella battaglia combatté e fu sconfitto il Comandante inglese Hudson Lowe, con i suoi prodi soldati… in particolare, con un sottotenente di cui farete ampia conoscenza.

Che ruolo ha il Sogno nel contesto dell’avventura in Anacapri?

Il Sogno (con la S maiuscola) gioca un ruolo cruciale nella vicenda. Non vorremmo parlarne troppo per non rovinare l’effetto ai giocatori. Vi aspettano diverse sorprese, una di queste è proprio capire che ruolo ha il Sogno nel gioco. All’inizio, succedono tanti fatti che hanno poco senso, ma poi hanno tutti una medesima spiegazione logica. Scoprirete le cose come stanno, ma inizialmente non saprete come e perché. Inoltre, il Sogno e la sua relativa l’interpretazione simbolica dà luogo a tutta una serie di quesiti e puzzle alquanto innovativi. Un’altra sorpresa è alla fine, quando il Disco di Ossidiana si rivela per quello che è in realtà. Infine, ci sono due finali possibili del gioco: a voi la scelta.

La trama verte comunque principalmente sulla legenda del disco di Ossidiana : potete parlarci un po’ più approfonditamente di questo disco?

Capri è piena di miti e leggende: le sirene, il monaco di Cetrella, i fantasmi dei fortini… noi ne abbiamo aggiunta una: quella del Disco di Ossidiana. Si tratta di un Disco di pietra nera dai poteri incommensurabili. Ma se questi poteri sono usati dal possessore del Disco per i suoi fini personali, per esempio per accrescere il proprio potere e per soggiogare i nemici, il Disco può indurre sciagure considerevoli al possessore e alla sua gente. Si è sparsa la voce che il Disco non sia una leggenda ma che esista davvero. Gli abitanti di Anacapri si preoccupano. E’ naturale che il Sindaco di Anacapri desideri che il Disco non cada in mano ad individui senza scrupoli. Quindi chiama in aiuto Nico N per trovarlo e metterlo al sicuro nel Museo ad Anacapri. In realtà il Disco nasconde una verità molto più arcana, che non possiamo rilevare qui. Vogliamo solo dire che la ricerca del disco coincide con la ricerca interiore del protagonista, attraverso il suo passato, la sua storia personale e la tribolata storia d’amore per la donna della sua vita, fino alla sconvolgente rivelazione finale...

Nel gioco impersoneremo i panni di Nico Fredi, un esperto di antiche civilizzazioni. Come è nata l’idea per la creazione del protagonista? Potete parlarci un po’ di lui?

Prima il giocatore veste i panni di Nico N, esperto di civiltà antiche, con tutti i numeri per ritrovare il disco di Ossidiana. Poi c’è Nico Fredi. Ma chi è davvero Nico Fredi? Uno pseudonimo di Nico N? La sua doppia personalità? Un collega di Nico N? Un errore di stampa? O qualcun altro ancora? In realtà il personaggio di Nico nasconde molte delle problematiche dell’uomo moderno. Il viaggio per la ricerca del Disco coincide con la presa di coscienza di chi finalmente si rende conto (o si dovrebbe rendere conto) dell’importanza delle proprie azioni e del suo impatto sugli altri esseri umani e delle sue responsabilità verso il mondo che lo circonda.

Un tranquillo weekend a Capri è stato molto longevo e complesso: se da una parte è un pregio , dall’altra ha scoraggiato molti giocatori alle prime armi, soprattutto per la non linearità degli enigmi. Anacapri come si pone in proposito?

In “Un tranquillo weekend a Capri” la massima non linearità era essenziale. Il giocatore è nei panni del turista che va a Capri per la prima volta e si ritrova in una Capri parallela di cui non sa assolutamente nulla, nemmeno in che panni sta. Perciò è normale che se ne vada in giro senza meta, seguendo labili indicazioni che inizialmente poco hanno a che vedere con quanto gli è successo. Già dal primo momento, tutta l’isola è aperta all’esplorazione, per cui l’area di gioco è grande e c’è il rischio di perdersi, anche perché la mappa dell’isola non è risultata facilmente leggibile (come non lo è nella realtà).

In “Anacapri” l’area di gioco è ancora più estesa. Geograficamente il comune di Anacapri è molto più grande di quello di Capri. Però qui c’è una storia che si svolge con gradualità ed il giocatore è portato a percorrerla secondo un filo conduttore che gli lascia solo una non-linearità locale. In pratica, le varie aree del gioco sono accessibili una o massimo due alla volta. Solo quando il quiz relativo ad una zona è stato risolto si può passare alla zona successiva. il gioco parte ad Anacapri centro, che resta l’area centrale del gioco. La prima area che si apre è quella di Torre La Guardia. Poi si apre l’area Grotta delle Felci + Marina Piccola. Poi si arriva alla Scala Fenicia + Palazzo a Mare.  Poi all’area Damecuta + Grotta Azzurra. Successivamente, si apre la Migliera. Poi si attiva la zona di Monte Solaro + Cetrella. Successivamente, Villa San Michele, poi il castello di Barbarossa. Infine i Fortini, nell’ordine: Pino, Mesola, Orrico. Infine si apre l’area di Marina Piccola, ma di notte. Poi c’è un’altra importantissima area, che non si può svelare e che si apre poco alla volta mentre il gioco avanza.  

Avete giocato a delle avventure recentemente? Quali di esse vi hanno colpito di piĂą?

Ci piacciono i vari Myst e le avventure di Benoit Sokal. Ci giochiamo però per imparare: per capire cosa NON dobbiamo fare nello sviluppare le nostre avventure.

Come prevedete il futuro del mondo delle AG? Quali sono gli obiettivi da raggiungere? Cosa si potrebbe fare ancora per migliorare il genere?

Purtroppo, i videogiochi che si vendono sono quelli di azione o di sport o di violenza o di simulazione sulle consolle Microsoft Xbox, Sony Playstation, Nintendo Wii. In Italia non c’è la cultura del computer per  signore della fascia di età tra i 35 e 75 anni che usano il computer tutti i giorni, in case isolate in un’America sconfinata, che sognano ed evadono dalla loro realtà quotidiana  con i giochi adventure. In Italia le signore lavorano, o giocano a carte con le amiche, o vanno a cinema, o si occupano dei figli e dei nipoti, poche sanno usare un PC.  I ragazzi preferiscono giochi dove non si riflette molto ma si agisce e spesso c’è violenza: proprio quello che non serve per risolvere un adventure. Gli adulti spesso si lasciano avvincere da interminabili e dispendiosi giochi di ruolo in rete. Non sono molti, purtroppo in Italia, quelli che  si appassionano ad un adventure che richieda 50 ore di risoluzione. Per migliorare le cose, occorrerebbe diffondere maggiormente la cultura del computer in Italia, e soprattutto, pubblicizzare gli adventure molto di più. Le persone che non sanno nemmeno cosa sia un gioco adventure sono tantissime, troppe.

Avete altri progetti in mente per il futuro? Se sì potete anticiparci qualcosa? Dove potrebbe essere ambientata la vostra prossima avventura?

Almeno per il prossimo gioco, pensiamo di rimanere più o meno con la tecnologia di Anacapri con qualche miglioramento. La fotografia di luoghi reali resta per noi un marchio di fabbrica, almeno finché non saranno disponibili tecnologie per modellare in 3D un vero luogo a partire da poche fotografie. Capri l’abbiamo esplorata tutta, non è rimasto un fazzoletto scoperto, ora dovremmo cambiare territorio. Ci sono tanti posti bellissimi a Napoli, nei dintorni, in Italia… davvero c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Un grazie da Adventure's Planet per la vostra disponibilitĂ 

Grazie a voi ed un saluto a tutta la community!

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: S&G Software
Data Rilascio: Q2 2007
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
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Requisiti minimi
Hard Disk: 7 GB
Supporto: 2 DVD
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