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Recensione

Secret Files: Il Mistero di Tunguska

di Paolo Novarese  

il nostro voto
91
il vostro voto (44 votanti)
80
In breve

La storia di Secret Files: Tunguska inizia in una assolata domenica mattina. Nina non vede il padre da molto tempo e aspetta con ansia una programmata colazione rilassante con lui. Ma questa volta Wladimir Kalenkow non si presenterà. Infatti l'uomo è scomparso in circostanze misteriose: uno strano messaggio, un viaggio programmato in tutta fretta, una lettera enigmatica e un poliziotto che sembra davvero poco interessato alla sorte di Wladimir. Ma deprimersi e non fare niente non è nello stile di Nina. E così la ragazza di origine russa si imbarca con Max, suo buon amico, alla ricerca del padre scomparso. E Nina non troverà solo oscuri e loschi personaggi - a volte riconoscere gli amici dagli avversari è molto difficile - ma viaggerà anche in alcuni dei posti più remoti del mondo.

 

Recensione Completa del 02 Ottobre 2006
Per volere della tuke benevola nei miei confronti (sono davvero fortunato, è vero) mi ritrovo qui a recensire questo attesissimo titolo della Fusion Sphere e portato in Italia da Koch Media. Spero di fare in fretta perché dai piani alti c’è una certa pressione e non mi daranno lo stipendio a fine mese se non mi sbrigo (ah perché ho uno stipendio? Ah no vero. Beh allora lo faccio solo per voi videogiocatori, siatemi grati). Devo dire che questo titolo, dalle prime e remotissime immagini, non mi aveva catturato o impressionato in maniera eclatante. Sono bastati i trailer e la demo a farmi ricredere completamente: questo gioco, signore e signori, finalmente offre un ottimo plot, buoni personaggi e lodevoli enigmi. Mi permetto di dare comunque un ragguaglio a chi si appresta a giocare a questa intrigante avventura. Tunguska è una località della Siberia. Il 30 Giugno del 1908, intorno alle 7 del mattino, un corpo celeste si abbattè su questa località devastando oltre 2200 Km2 di territorio circostante e con un potenza d’urto impressionante. Nessuno tuttora sa che cosa accadde quel giorno. Molti scienziati, tra cui Kulik, geologo che per primo nel 1927 si recò sul luogo della catastrofe, e tanti altri, hanno ognuno dato una propria teoria. Chi ipotizza che l’esplosione sia stata causata da un enorme meteorite, chi dall’antimateria (un piccolo buco nero), chi addirittura da una astro-navicella aliena schiantatasi sulla Terra. Tutti questi scienziati, però, nonostante le loro ricerche, non hanno mai trovato alcun segno significativo sulla materia del corpo celeste e nessun cratere nell’epicentro. Ancora oggi alcuni studiosi cercano di rilevare delle particelle di materia ritrovate nella resina degli alberi, ma finora i dati ottenuti non sono sufficienti. E su questo mistero si fonda la nostra storia...

Storia che, senza però entrare troppo nello specifico, ci vede vestire i panni della bellissima rossa Nina Kalenkov che guideremo in un'avvincente avventura: una sera la ragazza, volendo andare a trovare il padre scienziato e ricercatore presso un museo berlinese, si rende conto che quest’ultimo è scomparso, probabilmente rapito, e che il suo l’ufficio è in subbuglio. Vi piace come inizio? Vi basti sapere che oltre ad aiutare Nina nella ricerca del suo caro padre, dovrete scoprire in che modo questi è legato con la misteriosa località di Tunguska, cosa è accaduto nel lontano 1908 e se tutto questo è collegato con la scomparsa del caro parente: ma non pensate di avere vita facile! Non c’è male eh? Scommetto che questo piccolo “incipit” vi ha intrigato non poco.

Devo dire che, a mio modesto parere, la grafica è uno dei punti di forza di questo gioco. Gli sfondi sono realizzati in 2D ed i personaggi che vi agiscono all’interno sono invece in 3D. Parlando degli sfondi bisogna prima di tutto riconoscere che sono davvero molto curati nel dettaglio ed ogni schermata è realizzata con sapienza non soltanto grafica: nello specifico non saranno soltanto i colori e la minuziosità con la quale viene rappresentata la locazione a colpirci, ma anche come ogni schermata è messa lì proprio al punto giusto, non stanca il videogiocatore ma al contrario lo intriga sempre di più e lo invoglia ad esaminare ogni oggetto ed ogni angolo minuziosamente alla ricerca dell’hotspot che permetta la risoluzione di un enigma. Ogni luogo rappresentato rievocherà tutte le sue caratteristiche peculiari. Non cito le diverse località perché non voglio togliervi nulla, ma basti pensare che andremo in luoghi molto diversi tra loro e con condizioni climatiche tutte diverse, ed ognuno di questi avrà i particolari tipici che lo caratterizzano.

Vi saranno, poi, diverse cut-scene durante il gioco, la maggior parte delle quali quando si ha una svolta della storia, in un momento topico. Queste ultime sono realizzate in maniera magistrale: innanzitutto danno un taglio cinematografico a tutto il gioco, ci sembrerà insomma di assistere ad una sequenza cinematografica. Da segnalare la grandissima definizione e fluidità delle immagini. Verranno rappresentati paesaggi, macchinari ed anche persone, tutte nei minimi particolari e da far restare senza fiato. I modelli dei personaggi tridimensionali sono caratterizzati anch’essi per un’estrema cura dei particolari e per una fluidità e naturalezza dei movimenti. Anche non avendo un pc di ultima generazione il gioco girerà benissimo e non vi saranno quelle noiose attese tra uno scenario e l’altro. Il motore grafico rappresenta il perfetto connubio tra 2D e 3D.

Il sonoro è un altro particolare curatissimo dagli sviluppatori. In ogni luogo che visiteremo incontreremo effetti sonori tipici dell’ambiente: dal rumore della pioggia al frastuono di un treno, dalle grida di dolore al rombo di una bufera di neve e riusciranno a calare completamente il videogiocatore nella situazione in cui si trova e nell’ambiente che lo circonda. Il gioco, purtroppo per noi italiani, è doppiato solo in lingua inglese ma con i sottotitoli in lingua nostrana. Le voci sono buone, nulla di eccelso ma comunque efficaci nel loro complesso. Quella della protagonista in particolare potrebbe risultare un po’ stridula ma vi abituerete presto (io ho odiato profondamente, in prossimità di enigmi logici, il “Think Nina, think”). Per quanto riguarda le musiche, possiamo riallacciarci al discorso del taglio cinematografico: sembrano uscite da un colossal hollywoodiano, magistralmente orchestrate e assai godibili.

Tanto per sfatare il mito che ormai per catturare l'attenzione del pubblico ci vuole un 3D da giocare col pad e/o la tastiera, i ragazzi della “Fusion Sphere” hanno mantenuto il sistema di gioco tradizionale dei “punta e clicca”, il benamato mouse. Il gioco dunque risulta improntato secondo i dettami della “old school”. Il puntatore è molto interessante: si tratta di un mouse in miniatura che ci suggerisce praticamente come interagire con un oggetto. Su ogni hotspot il puntatore-mouse avrà il tasto destro illuminato di verde quando possiamo soltanto esaminare un determinato oggetto. Se si illuminerà anche il tasto sinistro allora Nina potrà interagire con l’oggetto, direttamente o con un altro oggetto. Inoltre è importante ricordare che vi sono 3 funzioni in basso a destra: un piccolo pc, una lente di ingrandimento ed un libro. Il pc verrà utilizzato per salvare i dati, tornare al gioco o uscire; la lente ci servirà per evidenziare gli hotspot (argomento che tratteremo meglio più avanti quando affronteremo la questione enigmi); il libro sarà il nostro promemoria. Ogni avvenimento importante che Nina scoprirà verrà annotato e noi lo potremo leggere cliccando sulla suddetta icona. Inoltre ci servirà per la risoluzione di qualche enigma (scopriremo come, quando parleremo degli enigmi). Insomma tutto semplice, piacevole e funzionale, per giocatori esperti e per neofiti.

La caratterizzazione dei personaggi è discreta. Nina è una ragazza determinata e molto molto cinica e ci saranno dialoghi per tutti i gusti. A volte divertenti anche nelle difficoltà, come in un film tipicamente yankee (si ok mi sono fissato con sta cosa del film ma ve ne renderete conto anche voi, non soltanto giocando… e non dico altro!). Max è il co-protagonista nonché corteggiatore di Nina e collega del papà di lei. Tutti gli altri personaggi hanno un loro background e legame particolare con la storia... e ne incontreremo tanti in questa avventura! Ma di chi ci possiamo davvero fidare? Oltre appunto ai dialoghi, è abbastanza curata la sceneggiatura: tutto ha un perché e nulla è lasciato al caso, a mio parere, lo stesso finale.

Ma giungiamo al vero e proprio punto focale di questa recensione: gli enigmi. Questa ritengo che sia la parte più delicata per chiunque si appresta a recensire un gioco come Tunguska. Insomma questo gioco ha diverse peculiarità: innanzitutto è, come abbiamo già detto, un “punta e clicca” vecchia scuola. Dunque, bandito qualsiasi aspetto action, bisogna procedere secondo il vecchio principio del trovare e usare gli oggetti gli uni con gli altri sia nell’inventario sia nello scenario. Non vi saranno le classiche risposte di ogni AG :“ Non funziona”, “Non posso farlo” o “Non funzionerà”, semplicemente se non si potrà usare un oggetto con un altro, il tasto sinistro del puntatore-mouse (chiamiamolo così) non si illuminerà: è importantissimo sottolineare questo fattore perché riduce nettamente i tentativi, anche illogici, di un giocatore per cui incide anche sulla longevità. Gli enigmi sono ben calibrati e non tutti di facile risoluzione, anzi alcuni sono davvero ostici: inizieremo con qualche puzzle “di riscaldamento” per poi mano a mano trovarci davanti ad ostacoli più impegnativi. C’è da sottolineare che comunque non sono mai frustranti e che dunque non porteranno all’esasperazione il videogiocatore.

Inoltre questi si basano quasi sempre sul sano principio della logica. Si può, però, scegliere di essere aiutati nella risoluzione degli enigmi: la già citata lente infatti potrà essere utilizzata nel momento in cui non riusciamo a trovare un hotspot così da ridurre notevolmente la difficoltà del gioco, anche se comunque gli enigmi non perderanno la loro difficoltà. Certamente però, non faremo alcuno sforzo per cercare gli oggetti presenti nello scenario, perché la lente ci offre tutto a portata di mano: sapremo dove e come agire. Inoltre con l’icona del libro, talvolta ma non sempre, quando non sapremo cosa fare, potrà essere trovato un aiuto che ci indirizzerà chiaramente verso la soluzione. Questo implica che il gioco si presenta a due facce: una per il videogiocatore esperto che non ha bisogno degli aiuti e che dunque ha sia la caparbietà di insistere fino allo stremo su un enigma sia la forza di volontà di non usare gli aiuti; l’altra del videogiocatore standard che cerca di risolvere gli enigmi col proprio ingegno ma che comunque non disdegna talvolta (o forse sempre) qualche aiutino. Questo incide molto anche sul concetto di difficoltà del gioco: è come se vi fossero dei livelli di difficoltà in modo che il giocatore sceglie, nel momento stesso in cui gioca, come improntare la sua avventura. Considerando il caso in cui non si utilizzino gli aiuti, o comunque questa pratica si limiti a pochissime volte, il gioco riserva tanti begli enigmi e tanto divertimento. Inoltre vi sono anche puzzle di logica, ossia dei rompicapo che, soprattutto per i patiti, saranno davvero di grande gradimento: originali e divertentissimi.

Ovviamente dal discorso precedente si evince che la longevità è direttamente proporzionale a come il videogiocatore si pone nei confronti dell’avventura: se si usano gli aiuti molto spesso è chiaro che la longevità scende ed anche parecchio. Dunque in una tale situazione, Tunguska potrebbe essere finito anche in 13/15 ore che comunque non è poco. Nel caso in cui vi sia un approccio da videogiocatori più esperti, da veterani delle AG, quando dunque non si ha bisogno o comunque non si vogliono utilizzare gli aiuti, il gioco può anche raggiungere le 25 ore, se non più, ricordando quanto questo aspetto sia comunque sempre molto soggettivo. Il gioco è in DVD e può essere giocato sia col mouse che con la tastiera.

Per concludere, credo vivamente che rimarrete davvero impressionati da questo gioco: segue sapientemente gli insegnamenti di grandi predecessori e capolavori come Broken Sword ma brillando di luce propria. Sicuramente presenta gli stereotipi di un “punta e clicca” dai toni misteriosi e avventurosi, ma tutto è messo al proprio posto: storia, grafica, enigmi, interfaccia, longevità, sonoro… è tutto fatto ad arte e volto a testimoniare che chi pensa che il genere delle Avventure Grafiche sia un genere ormai antidiluviano, appartenente ad un lontano passato ed ormai morto, si sbaglia di grosso. Questo grande gioco pone delle premesse importanti nel mondo delle AG, si ritaglia un posto tra le avventure più belle mai sviluppate e mostra di avere tutti i requisiti per raggiungere, col favore del pubblico, la qualifica di “capolavoro”. Esagerato? Chi lo sa... Giocare per credere.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Fusion Sphere / AnimationArts / Creatown
Publisher: Deep Silver
Distributore: Koch Media
Data Rilascio: Q4 2006
Piattaforma: Android, iPad, iPhone, NDS, Nintendo Switch, WII, PC, Wii U
Caratteristiche
Genere: Avventura/Mistero
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows ME/2000/XP
Processore: 1,5 Ghz
RAM: 128 MB
Scheda Video: 64 MB
Hard Disk: 2,5 GB
Supporto: 1 DVD
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