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Recensione

Carol Reed Mistery Ep. 3: Time Stand Still

di Ivan Vailati  

il nostro voto
65
In breve

Carol inciampa in un nuovo caso sfogliando un quotidiano locale. Una casa apparentemente infestata la guiderà verso una complicata catena di eventi, che risalgono alla seconda guerra mondiale e riguardano personaggi ormai dimenticati dalla storia ma non dal destino.

 

Recensione Completa del 07 Febbraio 2007
Ecco che siamo di nuovo qua per quello che si può ormai considerare un appuntamento fisso e annuale al quale non possiamo rinunciare: anche questa volta vestiremo i panni dell’investigatrice svedese Carol Reed (in realtà è inglese ma si è da tempo trasferita in Svezia), che sarà alle prese con il terzo caso della sua famosa serie “A Carol Reed Mysteryâ€. Prima di iniziare mi sembra giusto fare un piccolo riassunto: nel primo episodio (Remedy) della serie la nostra protagonista, durante una vacanza in Svezia, è raggiunta dalla brutta notizia della morte di un suo carissimo amico, suo malgrado sarà chiamata ad investigare proprio sull’indagine al quale stava lavorando il suo amico detective. Nel secondo episodio (Hope Springs Eternal), Carol si è trasferita in modo definitivo a casa dell’amica Lovisa: sfruttando le sue doti d’intuito e genialità, la nostra eroina è riuscita ad aprire un’agenzia investigativa e ora dovrà affrontare questo nuovo e intricato caso basato sulla scomparsa di un uomo.

In questo terzo capitolo la situazione si è evoluta: Carol ha comprato l’appartamento dell’amica Lovisa e a tutti gli effetti è la proprietaria della sua agenzia investigativa. Una volta entrata in casa e andata in cucina potrà leggere il giornale: sembra che in una villa stiano succedendo cose molto strane e la polizia non sappia proprio dove sbattere la testa: questa è un’occasione da non perdere, un terzo caso si profila all’orizzonte. Sono stato volutamente vago sulla trama per non rovinarvi il gusto di scoprirla poco a poco.

Le foto, come è stato per le 2 precedenti produzioni, sono come sempre molto luminose, colorate, molto godibili alla vista e soprattutto hanno lo stesso particolare effetto acquarello che ha avuto tanta fortuna nei capitoli precedenti. Purtroppo nonostante questa nota positiva, c'è da considerare il fatto che questa volta c’è un assoluta assenza di miglioramenti grafici, le foto bene o male usano la stessa risoluzione fissa, quindi avremo una 1024 x 768 e le uniche vere novità sono gli inserimenti di nuovi personaggi che ci aiuteranno a sviluppare la nostra avventura investigativa.

In questo seguito poche sono le novità di rilievo e per lo più quasi tutte concentrate sull’interfaccia di gioco: prima di iniziare, vi apparirà una piccola finestrella, da cui potrete scegliere se iniziare, salvare, uscire da una partita o se tenere la stessa risoluzione del monitor mentre state giocando. Una volta finiti i titoli di testa, inizierete a usare l’interfaccia di gioco, che sostanzialmente sarà la stessa, con piccole e grosse innovazioni. Se prima era possibile, infatti, salvare o caricare un gioco semplicemente facendo apparire con il tasto destro del mouse il menù, ora lo potrete fare trascinando il cursore sulla parte bassa, a destra e a sinistra dello schermo, un metodo sicuramente più facile e intuitivo. L'inventario è a scomparsa, ed è stato ulteriormente ottimizzato: ora apparirà in modo più veloce, gli oggetti al suo interno li potrete esaminare, usare o abbinare trascinandoli dove volete. Per il resto tutto è rimasto identico, vi potrete spostare quando appare una freccia, potrete raccogliere qualcosa quando apparirà una mano, oppure potrete utilizzare un oggetto quando appariranno degli ingranaggi.

La news sicuramente più interessate e comunque a mio parere molto negativa, è la possibilità di fare risolvere gli enigmi direttamente dal gioco. Ogni volta che ne dovrete affrontare uno basterà muovere il cursore in alto a destra dello schermo e cliccare: una scelta a mio parere sbagliata per il semplice fatto che, già siamo di fronte ad un titolo molto facile, se poi ci mettiamo pure gli aiuti allora la longevità se ne va a farsi benedire, Se poi desiderate arrivare ad avere 5 stelline una volta completata l’avventura allora cercate di non usarli, comunque senza ricorrere a questi, finirete il tutto in non più di 5 o 6 orette, molto poco direi. È triste notare come anche dal punto di vista del sonoro le cose non siano cambiate di una virgola: quindi il mio giudizio (nonostante le musiche siano sempre ottimamente realizzate e d’atmosfera), non può essere completamente positivo, mi sarei aspettato qualche melodia nuova, una scelta più varia e invece, le stesse musiche, gli stessi effetti ambientali e gli stessi personaggi doppiati dalle stesse voci amatoriali.

Gli enigmi sostanzialmente saranno basati sull’utilizzo degli oggetti, qualche volta, qua e la è possibile affrontare qualche puzzle di tipo logico, ma niente di così difficile. La linearità la fa da padrone per tutto il tempo, basta seguire l’ottima trama e affrontare i problemi che mano a mano vi verranno proposti, non ci saranno mai più di 7 o 8 oggetti nell’inventario e gli unici punti in cui vi bloccherete saranno i vicoli ciechi messi apposta per allungare la longevità: ad esempio in un paio di occasioni vi serviranno degli oggetti che non sapete dove andare a reperire. Quindi sarete costretti a visitare i luoghi e le locazioni di gioco un’altra volta fino a che non li avrete trovati. Gli spostamenti sono facilitati dalla mappa di Norrkoping, le destinazioni saranno visibili e segnalate con il loro nome descritto affianco: gli sviluppatori sono come sempre Mikael e Eleen Nyqvist (MDNA games) ed ecco il link da cui potete acquistare il gioco.

Devo ammettere che mi aspettavo molto di più da Time Stand Still. Dopo l’ottimo e da me molto apprezzato secondo capitolo della serie, ero molto fiducioso, ma tutte le mie speranze si sono sciolte come neve al sole davanti alle poche innovazioni introdotte nel gioco, dalla facilità degli enigmi e da una sensazione di deja vù: penso che ormai sarebbe il momento di avere coraggio e di cambiare qualcosa in modo radicale, le note positive risiedono tutte in una storia molto interessante e intricata, che tiene sempre alto l’interesse del giocatore. Purtroppo anche in questo caso il finale riesce a rovinare tutto lasciando aperte molte domande che rimarranno senza risposta. Da giocare, ma con riserva.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: MDNA Games
Data Rilascio: Q4 2006
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Giallo/Thriller
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 1 Ghz
RAM: 128 MB
Scheda Video: 8 MB
Hard Disk: 800 MB
Supporto: 1 CD
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