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Recensione

Secret of the Lost Cavern

di Carlo de Caesaris  

il nostro voto
75
il vostro voto (4 votanti)
75
In breve

Il gioco parte con un lungo filmato dove sentirete la voce del vostro personaggio (di nome Arok) descrivere i momenti della caccia di inizio primavera. Le scene scorreranno velocemente e in pochi istanti il protagonista verrà attaccato da una leonessa e sarà costretto a trovare riparo dentro a una piccola caverna. Arok non sa ancora che all’interno di quel piccolo antro troverà il suo futuro, il suo destino, la sua strada. Attraverso decine di cunicoli, impervie foreste ed ogni tipo di condizione climatica il nostro eroe dovrà risolvere il mistero che si cela dietro le caverne di Lascaux e, senza volerlo, svelare i misteri che il destino ha in serbo per lui!

 

Recensione Completa del 05 Agosto 2005
E siamo ancora qui, gli anni passano ma le avventure in soggettiva sembra che sappiano resistere molto bene al tempo; ne avrò giocate tantissime e di ogni tipo, ma oggi, il gioco che mi trovo a recensire tratta di un argomento finalmente nuovo ed inesplorato, la preistoria. E più precisamente nelle famosissime grotte di Lascaux, in Francia.

Dopo Egypt 3 ed il recentissimo Ritorno All’isola Misteriosa, andiamo a vedere se i Kheops Studio sono riusciti ad aggiungere qualcosa sia a livello qualitativo che di contenuti ad un titolo che rientra in un genere di giochi ormai inflazionato e che spesso risulta essere eccessivamente ripetitivo.

L’inizio del gioco parte con un lungo filmato dove sentirete la voce del vostro personaggio (di nome Arok) descrivere i momenti della caccia di inizio primavera. Le scene scorreranno velocemente davanti ai vostri occhi e in pochi istanti il nostro protagonista verrà attaccato da una leonessa e sarà costretto a trovare riparo dentro a una piccola caverna.

Arok non sa ancora che all’interno di quel piccolo antro troverà il suo futuro, il suo destino, la sua strada. Attraverso decine di cunicoli, impervie foreste ed ogni tipo di condizione climatica il nostro eroe dovrà risolvere il mistero che si cela dietro le caverne di Lascaux e, senza volerlo, svelare i misteri che il suo destino ha in serbo per lui!

Muovendo i primi passi nel gioco ci si può gia fare un idea dell’interfaccia con cui avremo a che fare; in questo caso niente di innovativo all’orizzonte. La visuale è la tipica in soggettiva a 360° e il cursore al centro dello schermo cambia forma ogni volta che passa su una zona attiva; una doppia freccia appare nel caso ci si possa spostare, una pietra con una mano se si può raccogliere un oggetto, una pietra con due sassi che si scontrano nel caso ci sia qualcosa da usare, una pietra con due sassi fermi nel caso si passi su una zona attiva dove è possibile utilizzare un oggetto o altro.

Tutti e due i tasti del mouse hanno la loro funzione primaria: il tasto sinistro fondamentalmente serve per le varie azioni da compiere, mentre quello destro per aprire l’inventario degli oggetti; in questo caso la barra appare nella parte inferiore dello schermo e contiene nella sulla parte sinistra quattro icone molto importanti: una mano, che apre la pagina degli obiettivi, molto utile per rimanere sempre aggiornati sul da farsi; una lente di ingrandimento, fondamentale per poter esaminare minuziosamente gli oggetti nell’inventario; una X per tornare al menu ed infine una conchiglia che vi trasporterà in una sezione davvero molto interessante del gioco: il database enciclopedico, dove potrete leggere notizie ed informazioni sul mondo primitivo. E’ molto utile ricordare che ogni volta che il vostro database o i vostri obiettivi verranno aggiornati sulla parte superiore destra apparirà una medesima icona che vi avviserà. L’utilizzo degli oggetti è estremamente semplice, basta cliccare sopra di loro e portarli sulla zona attiva dove vogliamo utilizzarli.

Il menu iniziale comprende varie voci, le classiche salva, carica o esci dalla partita, gli istruttivi riconoscimenti, il database enciclopedico (come descritto in precedenza) e le opzioni di gioco, a dire il vero abbastanza scarne, che si dividono tra la scelta del dispositivo hardware o software in base alla scheda grafica che utilizzate, alla scelta sulla velocità di rotazione della telecamera, all’attivazione dei sottotitoli e infine al volume di gioco.

Graficamente siamo davanti a un prodotto veramente di alto livello. I miglioramenti, almeno a livello di effetti atmosferici e volumetrici, rispetto al precedente Ritorno all’Isola Misteriosa, sono evidenti. Fin dall’inizio resterete impressionati dai disegni preistorici, dalle pareti ed in generale dalla fattura delle textures nell’ambiente che vi circonda. Anche gli spazi aperti come le foreste, i paesaggi innevati e l’acqua che vi scorre in mezzo sono di pregevole qualità. Nulla di tutto ciò che vedrete sembrerà posticcio e la grafica raggiunge davvero livelli di fotorealismo. Anche la gestione dell’illuminazione è veramente ben realizzata: ad esempio, nelle vicinanze di un fuoco, vedrete la luce aumentare di intensità, mentre più vi inoltrerete nelle caverne e più l’oscurità prenderà il sopravvento. Per tutta la durata del gioco verranno mantenuti questi standard. Peccato solo per il periodo temporale in cui è ambientato il gioco che non lascia molto spazio alla varietà. Tradotto in parole povere significa caverne – spazi aperti – caverne.

Terminando il discorso sul comparto grafico segnalo anche gli ottimi filmati, davvero buoni, con i personaggi e le loro movenze facciali realizzate egregiamente.

Per quel che riguarda la colonna sonora non c’è molto da dire e i Kheops si sono limitati a seguire i loro standard senza aggiungere molto. Le musiche di accompagnamento sono carine, sia nel gioco che durante le cut-scenes e gli effetti sonori più che adeguati. Tutto come da routine nelle produzioni odierne.

Punto a favore per noi italiani il doppiaggio realizzato da Atari… Come sempre ai massimi livelli.

E arriviamo agli enigmi, punto focale di questo genere di giochi. Siamo davanti ad un’avventura in soggettiva a 360° che mostra “i cosiddetti” da questo punto di vista. La difficoltà è perfettamente bilanciata e si partirà affrontando problemi di poco conto per poi arrivare a rompicapo di non facile soluzione, che sapranno far sudare le tipiche sette camice anche agli avventurieri più esperti.

Come in Ritorno all’Isola Misteriosa gli enigmi saranno sia di tipo da “settimana enigmistica” e sia inventory based. Questi ultimi sono quelli sinceramente più divertenti, in quanto attraverso l’utilizzo di decine e decine di oggetti, uniti all’uso dell’enciclopedia, vi faranno adoperare parecchia materia grigia cercando di creare le combinazioni più utili da usare al meglio nel mondo di gioco ed il tutto nella logica più assoluta.

Questo porta ad avere una discreta longevitĂ  che si assesta sulle 15 ore circa.

Una buona realizzazione quindi, per un titolo che non sorprende per innovazione ma che si adagia su standard ormai consolidati. Gli amanti del genere non resteranno delusi e il questo titolo vi sorprenderĂ  in molte circostanze.

Se avete bisogno di un po’ di refrigerio in questa torrida estate, non fatevi scappare Secret Of The Lost Cavern, con le sue ambientazioni innevate e i suoi freschi anfratti e cunicoli vi darà quella sensazione di freschezza che state cercando!

Consigliatissimo!

NOTA BENE: A distanza di quattro mesi dall'uscita del gioco molte persone ci hanno avvisato di numerosi bug che affliggono il titolo e che ne minano la giocabilitĂ  in modo determinante. Per venire incontro ai nostri utenti abbiamo inserito dei savegame del gioco nella sezione trucchi e soluzioni del forum.
Ho personalmente recensito il gioco è non ho incontrato nessun tipo di bug, ma visti i problemi che molti giocatori hanno riscontrato ci è sembrato doveroso avvisare chiunque legga questa recensione, così da poter più correttamente valutare l'eventuale acquisto.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Kheops Studio
Distributore: Atari
Data Rilascio: Q3 2005
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Storico
Grafica: 3D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 98/Me/2000/XP
Processore: 800 Mhz
RAM: 64 MB
Scheda Video: 64 MB
Hard Disk: 1.3 GB
Supporto: 2 CD
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