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Martedì, 19 Marzo 2024 03:42
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Recensione

Simon the Sorcerer V: L'Invasione degli Extraterrestri

di Ivan Vailati  

il nostro voto
80
il vostro voto (8 votanti)
75
In breve

Parli l’extraterrestre? No? Niente paura, neanche Simon! Ma sarà proprio il nostro maghetto preferito a dover salvare il Regno Magico da un’invasione di extraterresti in questa nuova avventura punta e clicca. Nel corso dell’avventura, Simon conoscerà una serie di personaggi incredibili e curiosi che trasformerà in aiutanti ravvicinati del terzo tipo: goffi agenti talpe, enormi polpi, pirati travestiti... il bizzarro mondo di Simon non ha davvero limiti! Per la sua quinta avventura, The Games Company offre a Simon non solo un fumettoso e moderno look 3D, ma anche differenti soluzioni alle numerose sfide che affronterà nella sua odissea. Nel suo percorso, il nostro apprendista stregone non potrà agire nel suo solito modo un po' meschino, ma presenterà un nuovo lato di sé: la socievolezza!

 

Recensione Completa del 18 Gennaio 2010
Siete avvisati: tutto ciò che leggerete nella recensione è al di fuori dalla nostra responsabilità. Il Panko e Adventure’s Planet non risponderanno in alcun modo per casi di risate fuori controllo o pazzia improvvisa!

Sembra soltanto ieri e invece, cavoli… Era il 10 giugno 2008 quando ho recensito il grande ritorno del mago più irriverente della storia dei videogiochi. Di chi sto parlando? Come “di chi sto parlando�! Se vi state ponendo questa domanda, dovreste essere fustigati a sangue e messi in ginocchio sopra i ceci a chiedere perdono... Ma di Simon the Sorcerer, no? Per chi non lo sapesse, Simon è davvero un’icona nel mondo delle avventure grafiche. Fin dagli albori, la sua irriverenza e le sue peripezie hanno allietato le nostre lunghe giornate videoludiche. Vi consiglio di rileggervi le quattro precedenti recensioni per farvi un’idea più chiara della grandezza del personaggio cui faccio riferimento. Mi raccomando, non cominciate a pensare a quanto sono vecchio… Ero solo un pischellino sbarbato a quei tempi, solo ora la barba mi è cresciuta! (Ehm…) A distanza di cosi tanto tempo non mi sto ancora rendendo conto di cosa sta succedendo nel mondo delle avventure grafiche. Sembra che di revival (se così si possono chiamare) ne stiano arrivando a fiumi: dal grandissimo ritorno di Guybrush Threepwood nelle avventure di Monkey Island, all’ormai annunciata terza serie dei matti detective Sam & Max. Per non parlare di Gobliins 4, e di Leisure Suit Larry e appunto del quinto capitolo della saga di Simon di cui sto scrivendo ora.

Questa volta la storia è facile, che più facile non si può: il mondo della fantasia è sotto minaccia aliena, il villaggio di Simon è sotto attacco e Alix viene rapita e portata su un’astronave chiamata “Occhio della Morteâ€. Il resto lo potete gia intuire: ancora una volta il nostro eroe deve salvare la sua amata. Trama semplice e concisa che vi farà capire dove va a parare dopo pochissimi minuti di gioco.

A parte questo preambolo, una volta iniziata l’avventura, ci si rende conto di essere davanti a una vera rivoluzione dal punto di vista grafico: c’è stato un netto taglio dal quarto capitolo della serie e tutte le locazioni e i personaggi sono stati completamente rivisti e migliorati. Tutto è in alta risoluzione e la grafica è un mix tra il 2D e il 3D con l’uso del cell shading (se vi piacciono anche gli FPS, Borderlands è un esempio pratico dell’utilizzo di questa soluzione grafica). Questa tecnica molto particolare riesce a dare un aspetto molto cartoon style alle ambientazioni, come potrete notare dalle immagini che corredano l’articolo. Già nella sezione delle opzioni, è possibile notare lo sforzo profuso dagli sviluppatori (non QUELLO sforzo, cosa avete pensato?) per creare un motore grafico convincente. Infatti, è possibile scegliere una qualsiasi risoluzione, sono supportate quasi tutte: dalla 640 x 480 alla 1920 x 1200, senza contare l’attivazione delle ombre, dell’antialiasing o degli effetti delle immagini e, se non siete contenti, potete sempre lanciate il test per la performance del computer per ottenere in automatico i settaggi migliori. I ragazzi della Silver Style sono gli stessi del capitolo precedente di Simon e sono conosciuti inoltre per altre avventure abbastanza interessanti, come ad esempio Everlight e Goin’ Downtown. Ho avuto la fortuna di giocare al primo citato e anche in quel caso posso affermare che ci sanno proprio fare. Le idee ci sono e l’hanno dimostrato anche in Simon the Sorcerer 5. Ad esempio, un aspetto molto particolare è che le ambientazioni (tranne che in due o tre occasioni) sono sempre in primo piano, gli edifici e i personaggi sono ripresi molto più da vicino di come siamo abituati di solito e quando c’è da compiere un’azione, alcune scene sono riprese con uno zoom. Le locazioni sono a scorrimento orizzontale o verticale secondo dove si è diretti. Unica pecca, la mancanza di filmati e di una mappa da usare per spostarsi, ma penso che francamente se ne possa fare anche a meno. Io personalmente non ne ho sentito la mancanza, c’è sempre la possibilità di usare il doppio click per correre o per spostarsi tra gli scenari.

L’interfaccia di gioco non ha subito variazioni ed è in pratica identica per tutto a quella di Simon 4 e di Everlight: l’inventario è a scomparsa ed è situato nella parte inferiore dello schermo. Con il tasto destro è possibile esaminare i vari oggetti, con quello sinistro è possibile fare tutto il resto: usarli, abbinarli, interagire con l’ambiente, ecc. Anche questa volta è stata mantenuta la pagina degli hint: premendo il tasto F1, è possibile entrate nella pagina del giornale, dove vedere gli enigmi ancora da compiere e, se siete bloccati, usare i vari aiuti generici che vi possono indirizzare sulla strada giusta. Gli altri tasti rapidi sono F4 per i caricamenti ed F5 per i salvataggi.

Gli enigmi meritano un plauso, sono tutti basati sull’utilizzo degli oggetti e alcuni spiccano in modo particolare per la loro originalità. Ad esempio ci sarà una sezione in cui “contrattereteâ€, oppure un menù a parte riguardante i poteri telecinetici del Lupo Cattivo (personaggio già incontrato nel capitolo precedente). È anche vero che non tutti i puzzle sono cosi originali, ma si nota quella voglia di cercare qualcosa che non sia banale e che abbia qualcosa di nuovo.

Altra nota positiva sono i personaggi che troveremo, anzi, ritroveremo nuovamente al nostro fianco. Questa volta Paludoso sarà con noi per almeno l’80% dell’avventura ed è l’unico personaggio a non essere cambiato: la sua propensione per la zuppa è sempre ben radicata. La caratterizzazione è molto forte, ritroviamo il Lupo Cattivo che si è dato all’alcool e alla pirateria, Riccioli d’Oro che vuole diventare una star, Cappuccetto Rosso che è diventata una femminista convinta (oserei dire super convinta: mitica la statuetta mutilata non vi dico dove… Al solo pensiero mi vengono i brividi!). Altri nuovi personaggi faranno capolino, ci saranno il genio psicologo, il capitano gay e lo scienziato pazzo… Insomma di roba al fuoco ce n’è tanta, lascio scoprire il resto a voi.

Anche la sezione audio è molto buona, ma non è certo la parte più esaltante di tutta questa produzione. Gli effetti ambientali non mi hanno proprio convinto, li ho trovati amatoriali, invece le canzoncine sono proprio sulla stessa lunghezza d’onda del gioco e quindi carine e divertenti. Grandissimo il parlato Inglese con le voci meravigliose dei personaggi che vi possono anche rimanere dentro (quella di Paludoso è favolosa). Ottimi anche i sottotitoli, sempre perfetti (ho provato l’edizione francese del gioco, si spera sia eseguito un adattamento analogo anche in quella italiana!)

Sarà superfluo sottolinearlo, ma devo fare presente che tutto il gioco è permeato da una forte ironia e demenzialità al limite dell’assurdo: se vi aspettavate il solito Simon, scordatevelo! Questa volta la sua cattiveria raggiungerà limiti invalicabili, la sua cialtroneria scalerà vette mai raggiunte, la sua codardia entrerà in toilette mai viste! (Oddio, cosa ho scritto?) Beh, penso abbiate capito cosa voglio intendere: aspettatevi il peggio signori.

L’ultimo aspetto da valutare riguarda la longevità di questo titolo: purtroppo, e tengo a sottolineare questo purtroppo, Simon 5 si lascia giocare abbastanza velocemente. Se siete degli esperti, è possibile che i cinque capitoli, o per meglio dire le cinque location, saranno superabili in otto o dieci ore al massimo, un po’ di più se siete dei principianti, ma il sistema di hint è sempre lì in agguato ed è quasi irresistibile…

Prima di passare al commento finale un'altra piccola chicca: una volta terminato il gioco, seguite i titoli di coda fino alla fine, c’è una piccola sorpresa e una volta tornati al menù ci sarà una nuova voce da selezionare, a voi la soddisfazione di sapere di che si tratta.

Simon torna in grande, in una veste completamente rinnovata e azzeccata, malizioso più che mai, irriverente e ironico: fosse solo per questo, già ci sarebbe da fregarsi le mani! Per fortuna anche il resto è di alto livello. Comunque sia le uniche pecche risiedono in una longevità non certo nella media e in un audio non sempre convincente, ma mi sento di consigliarlo a tutti indistintamente, sia appassionati della serie o meno, quest’avventura s’ha da fare: o Simon o morte!

Ora scusate… Sento le sirene dell’ambulanza, stanno per venire a prendermi per riportarmi all’istituto psichiatrico, ci risentiremo… Magari all’episodio 6, che ne dite?

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Silver Style Entertainment
Publisher: Adventure Productions
Distributore: Blue Label Entertainment
Data Rilascio: Q1 2009
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Fantasy
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Italiano
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Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista/7
Processore: 2 Ghz
RAM: 512 MB
Scheda Video: 128 MB con supporto Shader Model 2.0
Hard Disk: 2 GB
Supporto: 1 DVD
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