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Recensione

RIS: Delitti Imperfetti

di Simonetta Terra  

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In breve

Nuova avventura di Artematica dedicata alla famosa serie televisiva investigativa.

 

Recensione Completa del 07 Febbraio 2008
La premiata ditta Riccardo Cangini & C. questa volta si cimenta nella trasposizione videoludica di R.I.S., una della serie televisive di maggior successo degli ultimi anni e che trova il suo “precursore” nella celeberrima serie americana C.S.I., anch’essa oggetto di conversioni videoludiche. In effetti, creare un videogioco di una serie di successo, sia che si tratti di un telefilm oppure di un fumetto, non è impresa facile e non tutti gli sviluppatori riescono a bissare la qualità della licenza originale nel campo di espressione di appartenenza. Artematica non è però nuova a queste sfide, avendo già brillantemente trasposto blasonate strisce di fumetti, quali Martin Mystere e Diabolik e prossimamente Julia, l’ultima creatura di Giancarlo Berardi. Vediamo se, anche questa volta, sarà riuscita a fornirci un prodotto di qualità.

Nell’avventura impersoneremo Riccardo Venturi, il capo del Reparto Investigativo Scientifico, alle prese con la risoluzione di alcuni omicidi, apparentemente slegati tra loro, che poi si riveleranno invece opera di un serial killer che pare tanto implacabile quanto inarrestabile. Sarà quindi compito del team arrestare il crescendo rossiniano dei delitti. Temporalmente, l’avventura si inserisce a cavallo tra la seconda e terza serie televisiva, in una Roma accuratamente riprodotta e su cui Artematica si era già cimentata nel più che discreto Jonathan Danter. Il gioco comincia con un filmato introduttivo, peraltro di ottima fattura, nel quale troviamo un uomo all’interno di una chiesa che, parlando tra sé e sé, decide di voler fare giustizia una volte per tutte (“Fare giustizia per non essere un’ombra avvolta nell’ombra”). Subito dopo lo ritroveremo a scattare fotografie ad un altro uomo che si incontra con una persona seduta ad un tavolo di un ristorante all’aperto posto di fronte al palazzo dove si trova il misterioso osservatore, assetato di “giustizia”. Da qui la scena si trasferisce direttamente negli uffici operativi del R.I.S., dove ci troveremo appunto nei panni del Capitano Venturi e faremo conoscenza con tutti i membri della squadra e con i relativi dispositivi e strumenti a disposizione, indispensabili per lo sviluppo delle indagini.

I componenti della squadra del Capitano Venturi sono ben noti a chi segue la serie televisiva (la cui quarta stagione è stata lanciata proprio in questi giorni da Canale 5), ma per chi non ha invece questa specifica conoscenza, troverà un breve ed esauriente profilo di ogni componente nel “Manuale Operativo” del gioco. In breve, accanto al Capitano Venturi, laureato in Biologia, troveremo: il Tenente Davide Testi, esperto di balistica e di armi da fuoco; il Tenente Giorgia Levi, che vanta ben due lauree, una in Psicologia e l’altra in Scienze Naturali; il Maresciallo Vincenzo De Biase, punto di riferimento ed amico del Capitano Venturi, con un’esperienza ed un approccio investigativo più old style; la Dottoressa Claudia Morandi, medico legale; la figlia del Maresciallo De Biase, Francesca, laureata in Chimica ed, infine, il Capitano Edoardo Rocchi, un carabiniere molto deciso e competente, un validissimo supporto.

Sin da subito ci accorgeremo che la visuale di gioco è particolare rispetto a quanto visto nei precedenti lavori di Artematica, beneficiando di una visuale in terza persona con telecamera dall’alto (quasi isometrica direi), ma ruotabile a piacimento con l’utilizzo dei tasti freccia dx e sx, in modo da poter interagire perfettamente con l’ambiente circostante (utilissima quindi per investigare a fondo la scena del delitto!), grazie anche al cursore “intelligente” che assumerà la forma delle azioni via via possibili e disponibili cliccando sul tasto destro del mouse (i classici osserva, utilizza, raccogli, parla, indietro e via dicendo). Il motore grafico sfoggia invece un riuscitissimo 3D real-time, già apprezzato ed utilizzato in Diabolik, con notevoli effetti dinamici di luce e personaggi poligonali ricchi di textures. Anche il movimento di Venturi è simile in tutto e per tutto a quello visto nei precedenti lavori (corsa compresa).

Il passaggio dalla fase investigativa all’interno degli uffici della Centrale a quello all’aperto, sul luogo dei delitti per intenderci, è accompagnato da cut-scene di ottima fattura, ormai marchio di fabbrica di Artematica, i cui passaggi richiamano proprio l’omonima serie televisiva (come in Diabolik e Martyn Mystere strizzavano l’occhio al fumetto). Riguardo all’interfaccia di gioco, oltre a quanto appena detto, va aggiunto che in ogni momento – eccezion fatta durante i minigiochi - si potrà accedere all’inventario cliccando con il tasto sinistro del mouse sulla “I” bianca cerchiata di rosso, posizionata sulla parte inferiore sinistra dello schermo. Nell’angolo in alto a sinistra dello schermo troverete invece una barra di comando che, una volta aperta, vi consentirà sia di salvare, sia di mettere il gioco in pausa, sia di tornare al menù principale (i tasti sono simili a quelli di un normale registratore).

Veniamo ora agli enigmi presenti nel gioco. Nel corso dell’avventura avremo l’alternarsi di fasi di analisi delle prove raccolte, attraverso il sapiente uso dei sofisticati strumenti scientifici a disposizione negli uffici operativi (di cui parlerò meglio più avanti), con fasi di investigazione ed esplorazione della scena del delitto e di interrogazione dei testimoni, dei sospetti e di ogni persona informata sui fatti e potenzialmente utile. I progressi delle indagini verranno segnati anche su una lavagna magnetica posta nell’ufficio di Venturi e consultabile ogniqualvolta lo si desideri e che mano a mano si riempirà con nuovi indizi sui quali poter ulteriormente ragionare in via deduttiva. Durante l’esplorazione del luogo del delitto, il Capitano Venturi e la sua squadra avranno a disposizione una valigetta il cui contenuto varierà a seconda del tipo di indagine ed in cui potremo trovare una macchina fotografica, bacchetti cotonati per prelevare campioni e polveri organiche, pennelli per le polveri sintetiche, contenitori per la raccolta dei campioni (contenenti anche un reagente per controllare la natura di alcune sostanze), gesso liquido (o composto a presa rapida) per lo stampo dei calchi e relativa base, l’immancabile taglierino etc. L’uso di detti strumenti è molto semplice ed intuitivo, quindi la curva di difficoltà è pressoché nulla. Tornati in Centrale dovremo invece analizzare le prove e gli indizi raccolti all’esterno (oltre a dover consultare archivi e database), utilizzando gli svariati dispositivi presenti, in grado di ricostruire, ad esempio, la sequenza del DNA, disegnare un identikit, comparare due scritture, analizzare spore ed individuare sostanze e via dicendo. Ogni strumento utilizzato si risolverà però per il giocatore nella risoluzione di un enigma di logica e/o memoria. Per fare un esempio, quando ci troveremo a dover ricostruire la sequenza del DNA, avremo a disposizione 7 possibilità ed una serie di colori tra cui scegliere. Se posizioneremo il colore nella posizione esatta, ciò verrà indicato con un puntino nero, se invece il colore è giusto, ma la posizione sbagliata, con un puntino bianco. Per i “vecchietti” come la sottoscritta, questo non è altro che la trasposizione digitale del Master Mind!

Insomma, dal momento che la componente esplorativa non è molto sviluppata, il cuore degli enigmi di questa avventura investigativa risiede proprio nella risoluzione di questi minigiochi, che si tradurranno nel positivo utilizzo degli strumenti scientifici, attraverso i quali poter raccogliere ulteriori indizi e prove per lo sviluppo delle indagini. Minigiochi che non sono mai impossibili, ma alla lunga potrebbero risultare frustranti. Probabilmente non a tutti piacerà una siffatta impostazione di gioco, anche se va giudicata in rapporto alla natura investigativa dell’avventura ed al plot della licenza originale. Due parole anche per quanto concerne il comparto sonoro. Il gioco si avvale delle musiche della serie televisiva, che risultano oltremodo efficaci anche nella trasposizione videoludica, nonché di un doppiaggio di tutto rispetto, che farà la gioia degli amanti della lingua di Dante, costretti ultimamente, e troppo spesso, a leggere righe e righe di sottotitoli.

Dopo la parte meramente descrittiva, è giunto il momento di trarre le conclusioni e darvi un giudizio, pur sempre soggettivo, su questa avventura investigativa targata Artematica. La trama risulta accattivante, anche se il tema – il serial killer o omicidio seriale che dir si voglia – è ormai un po’ troppo inflazionato. D’altronde trattandosi di un gioco che sfrutta la licenza della serie televisiva R.I.S., probabilmente è un soggetto quasi obbligato ed in ogni caso si tratta comunque di un plot inedito, con la supervisione anche degli autori della serie televisiva. Anche le cut-scene, i filmati ed il doppiaggio, come detto, sono di ottima fattura e pure la cosmesi e la grafica del gioco rappresentano un altro punto a favore, risultando anch’esse ottimamente realizzate e curate. Ma ci sono dei però.

Il primo su tutti è dato dalla scarsa longevità e durata del gioco, con una curva di difficoltà degli enigmi mai elevata, che porterà un giocatore esperto (e forse anche non esperto…) a risolvere l’avventura in 7-10 ore al massimo e questo fattore incide di molto sul punteggio finale. Altra nota negativa è data dal fatto che l’avventura si sviluppa su binari prestabiliti, in cui il giocatore è chiamato a risolvere soprattutto con la logica i minigiochi di cui si è detto, mentre l’esplorazione delle locazioni si risolve per lo più con l’interazione di 5-6 oggetti al massimo per schermata e tutto appare evolversi automaticamente, soprattutto per quanto concerne le deduzioni e lo sviluppo dell’indagine. Mi sento pertanto di consigliare questo gioco agli amanti delle avventure investigative e, soprattutto, agli amanti della serie e del genere poliziesco, anche se la scarsa longevità e la frustrazione dovuta all’alto numero di minigiochi risulta oltremodo penalizzante, nonostante la buona qualità del prodotto.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Artematica
Distributore: Halifax
Data Rilascio: Q1 2008
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Poliziesco
Grafica: 2.5D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
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