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Recensione

Il Mistero di Notre Dame

di Ivan Vailati  

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In breve

Vi trovate immersi nella Parigi medievale, all'epoca di Filippo il Bello. Al culmine di una grande festa organizzata sul sagrato di Notre-Dame. Adam, un giovane inventore, sparisce misteriosamente. Tra le rive della Senna, il Palazzo Reale, le baracche e le taverne parigine ricostruite in 3D, dovrete trovare le risposte, scegliendo tra 3 diversi punti di vista a seconda del personaggio che deciderete di interpretare.

 

Recensione Completa del 14 Giugno 2005
Come accaduto già nel lontano 1997 da Versailles: alla corte del Re Sole (poi nel 2002 è uscito anche Versailles 2: il testamento), oggi ci troviamo a parlare di un avventura dedicata ad un altro dei monumenti più importanti di Parigi, Notre Dame, uscito nel 2000 grazie a una co-produzione France Telecom multimedia - Canal+ multimedia, realizzato dalla Dramaera e distribuito in Italia da Microids. Questo titolo si prefissava di farci vivere le gesta e la vita degli eroi dell’epoca: ci sarà riuscito? Vediamolo insieme.

Siamo nella Parigi del Medioevo, ai tempi di Filippo il Bello, quando una bella giornata di primavera sta per essere sconvolta da un terribile incidente: un abile orafo di nome Adam de Douai cade dalla torre di Notre Dame e viene soccorso e trasportato nel palazzo reale da dove sparisce misteriosamente. Calandovi nelle vesti di tre personaggi dovrete cercare di risolvere il mistero di questa sparizione.

Certamente se avete letto la frase precedente avrete gia capito che la vera (e unica) novità che contraddistingue questa avventura è il fatto che può essere giocata interpretando tre personaggi diversi (Jacque il fratello della vittima, Rosemonde l’attrice e Pierre lo scudiero): ogni protagonista avrà a disposizione nove capitoli da giocare e portare a termine per un totale di 27 in tutto (sembrano tanti, è vero, ma alcuni di essi possono essere portati a termine anche in circa cinque minuti).

Dopo aver terminato l’installazione e aver provato a far partire il gioco, un messaggio mi avvisava che per godere appieno degli "effetti mirabolanti" che mi sarei trovato davanti avrei dovuto impostare lo schermo del monitor alla risoluzione di 800 x 600: ma come? Devo proprio farlo io? Ok, storco il naso, sistemo tutto e continuo. Finito il filmato iniziale mi ritrovo davanti al menu di gioco, una semplice schermata con delle scritte in nero con cui possiamo interagire: c’è poco da fare, possiamo iniziare, ripristinare o salvare una partita, scegliere se attivare i sottotitoli o settare il volume tramite una barra posta a destra, tutto qua, praticamente poco e niente. Una scritta però mi attira (vai all’indice), clicco sopra e mi ritrovo in una dettagliata enciclopedia sull’epoca, interessante e abbastanza completa, a mio parere la cosa migliore di tutto il gioco: al suo interno possiamo anche stampare un articolo, avere informazioni interessanti ed entrare nella guida dove viene descritta tutta l’interfaccia di gioco.

Quest’interfaccia è semplicissima: per prima cosa non esiste un inventario, infatti di oggetti da raccogliere ne troverete solo due o tre in tutto e questi verranno usati in automatico. Il tutto è gestibile tramite il solo utilizzo del tasto sinistro del mouse: quando il vostro cursore passerà sopra ad una zona attiva prenderà la forma di quell’azione che più vi serve in ogni momento, quindi a forma di ingranaggio nel caso ci fosse qualcosa con cui interagire, a forma di mano chiusa nel caso dobbiate raccogliere un oggetto, a forma di un dito che indica nel caso possiamo spostarci e per finire la forma di un libro con un punto interrogativo nel caso in cui siano disponibili delle informazioni da leggere nell’enciclopedia.

Iniziata una partita, mi accorgo che graficamente non siamo davanti a nulla di speciale, locazioni semplici e spoglie e quasi sempre con colori scuri e noiosi: un esempio è il filmato finale all’interno del palazzo dove non c’è nessun mobile, nessun quadro, niente di niente e il tutto risulta essere una costante che rende il gioco piatto e senza carattere, senza una sua identità.

Ho detto identità? Altro grosso aspetto negativo è il fatto che non si capisce assolutamente se il Mistero di Notre Dame sia un gioco in prima o in terza persona: in alcuni capitoli la visuale sarà in soggettiva, in altri in terza persona e a volte sia l’uno che l’altro, scelta discutibile che non lascia soddisfatto nessuno. Era proprio così difficile scegliere una impostazione e portarla avanti fino alla fine?

Altro aspetto orribile sono gli enigmi: niente oggetti da raccogliere o altro, ogni capitolo che sarete chiamati ad affrontare avrà un giochino che dovete risolvere: questi vanno da giochi tipo tiro con l’arco, lancio dei dadi, oppure marchingegni da costruire ecc.. orribile, in particolare, il labirinto finale che vi terrà occupati per quattro capitoli.

Insomma avrete capito che di carne al fuoco ce n’è poca e il tutto si ripercuote sulla longevità che si assesta sulle sei ore nella migliore delle ipotesi: l’unica difficoltà vera è la ricostruzione di alcuni macchinari in cui bisogna avere una mira da cecchini per infilare i vari attrezzi dove servono.

Il comparto sonoro si divide tra un ottimo doppiaggio (niente di speciale comunque) nella nostra madre lingua, e della musica (sullo stile dell’epoca) che, viceversa, potrebbe farvi accendere manie di suicidio: pensate, la stessa musica per 27 capitoli, lenta, continua e assillante, un’esperienza terribile.

Una delusione, non so cosa dire, certamente mi aspettavo di più da un titolo che si è rivelato senza personalità. Prima di concludere mi sento anche di segnalare delle grosse carenze dal punto di vista della trama: ad un certo punto c’è la morte di un frate, ma cosa è successo? Che cosa l’ha ucciso? Tutte domande che non troveranno risposta senza contare che a volte i capitoli sembrano non essere collegati da un filo logico.

Insomma, se siete in crisi di astinenza di avventure e volete farvi del male compratelo: per il resto fate meglio a starvene alla larga.

 

Info Requisiti
Generale
Conosciuto anche come: Paris 1313
Sviluppatore: Dramaera
Data Rilascio: Q4 1999
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Storico
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 95/98/2000/XP
Processore: 166 Mhz
RAM: 32 MB
Scheda Video: SVGA
Hard Disk: 700 MB
Supporto: 1 CD
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