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Recensione

I Have No Mouth and I Must Scream

di Adriano Bizzoco  

il nostro voto
82
il vostro voto (4 votanti)
78
In breve

Il gioco si basa su una raccolta di storie brevi scritte da Harlan Ellison. Dopo la Guerra Fredda, i computer di USA, Russia e Cina si impadroniscono del mondo e spazzano via quasi tutta la razza umana. L' Allied Mastercomputer (chiamato AM) trattiene gli ultimi 5 umani come prigionieri per torturarli. Ognuno di loro deve fronteggiare il suo passato in un'avventura virtuale che AM aveva creato per loro. I 5 dovranno quindi sconfiggere le loro paure e debolezze.

 

Recensione Completa del 09 Marzo 2006
Era l'ormai lontano 1995 e, come avveniva puntualmente ogni mese, mi recai col mio babbo dal giornalaio di fiducia (un sosia di Slash, ma questa è un'altra storia) per ritirare una copia di Pc Game Parade (R.I.P.) con il suo cd pieno zeppo di demo. Giunto a casa, dopo una rapida sbirciata, fui immediatamente colpito da un titolone lunghissimo e intrigante: I Have No Mouth and I Must Scream. Certamente non potevo capire cosa diavolo significassero tutte quelle parole in inglese (avevo nove anni), ma le immagini non lasciavano alcun dubbio circa la natura punta&clicca del prodotto. Dunque inserii fiducioso il supporto nel lettore e scoprii con sommo dispiacere che si trattava di una demo non giocabile. Nonostante ciò l'immagine di un uomo biondino, magrissimo e deperito che si aggirava all'interno di un dirigibile lasciò un segno indelebile nella mia memoria.
A distanza di diversi anni presi a seguire le fatiche dei ragazzi di IAGTG e con mia grande sorpresa mi accorsi che uno dei titoli da loro tradotti era proprio IHNMAIMS. Senza pensarci due volte cominciai a cercarlo tra negozi online e non, finchè non ebbi finalmente l'onore di poterlo annoverare nella mia collezione. E oggi sono qui per recensirlo (ok, potevo tagliare corto e cominciare subito, ma non ho resistito alla tentazione di farvi un riassunto della mia vita).

Chi non conosce Harlan Ellison alzi la mano... cosa sono tutte 'ste braccia alzate?! Giù, giù! Ok, spieghiamo subito: mister Ellison è un signore americano, nato nel '34, che di mestiere fa lo scrittore e nel '67 ha pubblicato un racconto intitolato appunto "I Have No Mouth and I Must Scream", grazie al quale ha ricevuto diversi riconoscimenti letterari.
Negli anni '90, poi, la software house The Dreamer's Guild si è messa al lavoro per la trasposizione videoludica dell'opera, che sarà l'oggetto della nostra recensione.

Come tutti sappiamo, il rapporto videogiochi-cinema o videogiochi-libri, basato sullo sfruttamento delle licenze, non è mai stato troppo felice e nella maggior parte dei casi nel mercato sono stati immessi dei prodotti assolutamente scadenti sotto tutti i punti di vista, incapaci di rendere minimamente giustizia all'opera di cui erano una diretta emanazione.
Fortunatamente non è questo il caso. Diciamolo subito: IHNMAIMS non è la riproposizione fedele del romanzo di Ellison, ma è certamente una rivisitazione efficace, che conserva intatta l'atmosfera contenuta nelle pagine del libro.

Tutto ha inizio durante la Guerra Fredda, nel momento in cui le tre superpotenze del pianeta, Stati Uniti, Russia e Cina, decidono di avviare lo sviluppo di una rete informatica sotterranea: creano tre supercomputer e li collocano nel sottosuolo, con il proposito di spostare il conflitto bellico dal piano umano (considerato troppo fallace) a quello digitale. Alle tre unità centrali vengono fornite informazioni di ogni tipo circa il mondo degli uomini, dalle nozioni scientifiche alle emozioni, rendendoli del tutto autonomi e capaci di pensare. A questo punto, com'è facile intuire, i tre sistemi sfuggono al controllo dei loro creatori e decidono di unirsi, formando un unico megacomputer, chiamato AM ("I think, therefore I AM"), il cui unico obiettivo diventa quello di porre fine all'esistenza degli insolenti bipedi. Un compito estremamente semplice e portato a termine quasi impeccabilmente, se non fosse che il computerone è tanto intelligente da comprendere che se rimanesse del tutto solo sul pianeta, comincerebbe ad annoiarsi. Dunque AM decide di "salvare la vita" a cinque persone, scelte casualmente, portandole con sè nel centro della Terra e destinandole a torture continue, per puro divertimento. La loro vacanza è destinata a prolungarsi ben oltre il normale arco di vita umano, grazie alle cure dell'amorevole padrone di casa, e quando andiamo ad avviare una nuova partita di IHNMAIMS, al pari di quanto avviene nel libro, ci ritroviamo in corrispondenza del 109esimo anno di prigionìa, in balia dell'ennesimo gioco escogitato da AM...

Chi sono i cinque sventurati? Evitando accuratamente spoiler di qualsiasi genere, ci limitiamo a presentarli in modo piuttosto superficiale: Gorrister, un camionista depresso, aspirante suicida, profondamente segnato dalla morte della moglie; Ellen, una brillante donna in carriera, soggetta a crisi di panico dovute alla vista del colore giallo; Benny, un militare colpevole di azioni atroci, orrendamente mutato per colpa delle radiazioni sprigionate nel corso della guerra tra AM e gli umani; Nimdok, assistente del celebre Dr. Mengele all'interno di un lager nazista, sfuggito alla cattura da parte dell'esercito alleato; Ted, un ragazzo cinico e paranoico. E cosa dire del terribile e cattivissimo computer?
Stanchi (come me) delle macchine che sfruttano gli uomini per trarne nutrimento, mentre ricreano per loro un mondo immaginario in cui farli vivere? Finalmente avrete pane per i vostri denti. AM non ha alcun bisogno di nutrimento. AM tortura e illude cinque persone per puro divertimento e ha sterminato la razza umana per odio. Puro odio.
A questo proposito mi pare giusto riportarvi il testo della stele presente nella primissima schermata di gioco, puntualmente tradotto dai (non proprio) ragazzi di IAGTG:

Hate. Let me tell you
how much I've come to
hate you since I began
to live. There are 387,44
million miles of printed
circuits in wafer thin
layers that fill my
complex. If the word
HATE was engraved on
each nanoangstrom of
those hundreds of
millions of miles it
would non equal one
billionth of the
hate I feel for humans
at this micro instant
for you. HATE HATE.


Odio. Lasciate che esprima
quanto sia giunto ad
odiarvi da quando cominciai
a vivere. Ci sono 387,44
milioni di miglia di circuiti
stampati in sottili
supporti che riempiono il mio
complesso. Se la parola
ODIO fosse incisa su
ogni nanoangstrom per
quelle centinaia di
milioni di miglia ciò
non sarebbe pari ad un
miliardesimo dell'
odio che provo verso gli umani
in questo microistante
per voi. ODIO. ODIO.

La struttura del gioco è composta da cinque avventure separate, una per ogni personaggio, al termine delle quali ci toccherà affrontare una sezione conclusiva.
A noi la scelta, dunque, di chi interpretare per primo, per secondo, per terzo, per quarto e per quinto, senza alcuna restrizione di sorta. Ma non sarà questa l'unica occasione in cui saremo chiamati a decidere per il proseguo dell'avventura.
IHNMAIMS si fonda su una profonda libertà di interpretazione, che andrà ad influire non solo sull'esito delle cinque storie, ma anche sul finale dell'intero gioco. Come ciò sia possibile è presto detto: ogni personaggio sarà dotato di un "barometro spirituale", rappresentato dal colore di sfondo della sua immagine, in grado di assumere gradazioni via via più chiare o più scure, a seconda che le azioni compiute siano più o meno "umane". Dalla nostra voglia di perseguire la via positiva, dipenderà essenzialmente la difficoltà del gioco: portare a termine una singola avventura potrebbe riuscire relativamente semplice, ma portarla a termine nel migliore dei modi non sarà facile. Per riuscirci i personaggi dovranno riuscire a sconfiggere le proprie paure, a superare la propria insicurezza, e questo, per il giocatore, si tradurrà nella necessità di risolvere non solo enigmi usando la soluzione migliore, ma anche nell'intuire interazioni dal sapore addirittura metaforico e spesso difficili da individuare.

Nonostante IHNMAIMS abbia ormai più di 10 anni sul groppone, ancora oggi può sfoggiare una resa grafica di tutto rispetto.
Gli ambienti, in alta risoluzione, sono stati concepiti in modo magistrale, senza mai tralasciare il surrealismo e la crudezza richiesti dalla trama. Anche la realizzazione dei personaggi è ottima, sebbene non si possa dire lo stesso delle loro animazioni, piuttosto povere e incapaci di disegnare movimenti sufficientemente fluidi. Nel complesso, comunque, il comparto grafico è in grado di donare una bella esperienza al giocatore, grazie anche alla visionarietà insita nel plot.
Per quanto riguarda l'audio, una nota dolente è data dalle musiche di sottofondo, molto scarne e assolutamente anonime. I doppiaggi (rigorosamente in inglese), invece, risultano abbastanza convincenti. In particolare AM, la cui voce è prestata proprio da Harlan Ellison, riuscirà a rendersi antipatico fin dalle primissime battute del gioco.

L'interfaccia di IHNMAIMS è assimilabile in tutto e per tutto a quella dei classici Lucas, basati sullo SCUMM: una serie di verbi (tra cui un insolito "mangiare") faranno mostra di sè nella parte inferiore dello schermo (compresi tra il "barometro spirituale" e un classico inventario a slot) e contribuiranno nella formazione delle azioni, con la solita combinazione click su verbo + click su hotspot. Un'antiestetica icona raffigurante un dischetto, posizionata nell'angolo in basso a destra, ci permetterà di accedere al menù di gioco, da cui potremo gestire i salvataggi ed effettuare alcune semplici regolazioni. Di dubbia utilità, ma comunque carina, l'idea di far comparire questa icona dopo che saranno trascorsi "troppi minuti" dall'ultimo salvataggio.

Prima di chiudere questo articolo, mi sembra doveroso fare una piccola raccomandazione (e per questo ringrazio Aureliano Buendìa, un utente del nostro forum, che ha evidenziato il problema): tenendo ben a mente che il gioco è una rivisitazione, quindi non una mera trasposizione, vi consiglio caldamente PRIMA di leggere il racconto, POI di giocare a IHNMAIMS. Se faceste il contrario (come il sottoscritto), potreste incappare in un leggero senso di spaesamento (considerate che l'introduzione sulla nascita di AM è solo accennata all'interno del gioco).

IHNMAIMS è certamente un'avventura grafica sui generis, sia perchè rappresenta un degno utilizzo di una licenza letteraria, sia perchè affronta e sviluppa, anche graficamente, tematiche crude e visionarie, che potrebbero addirittura apparire "forti" per alcuni. Ad ogni modo è bene tenere presente che di titoli con queste caratteristiche ce ne sono davvero pochi e sarebbe una vera colpa lasciarsene sfuggire uno di questa caratura.
Consigliato a tutti, ad eccezione di chi considera le avventure grafiche solo come titoli demenziali popolati da pirati e poliziotti animali.

Un sentito ringraziamento a IAGTG per aver prodotto la patch di traduzione in italiano (raggiungibile a questo indirizzo: http://iagtg.pollodigomma.net/), che ha notevolmente agevolato la realizzazione di questa recensione.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Cyberdreams
Data Rilascio: Q4 1994
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Fantascienza/Horror
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows 95/98
Processore: 486 DX2-66 mhz
RAM: 4 MB
Scheda Video: SVGA
Supporto: 1 CD
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