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Martedì, 19 Marzo 2024 05:17
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Recensione

Morningstar: Descent to Deadrock

di Alberto Semprini  

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In breve

Precipitato su un pianeta alieno desolato, ciò che avrebbe dovuto essere un lavoro di routine per Powell, diventa una missione contro il tempo per salvare il mercantile Morningstar e il suo equipaggio. Con un uomo morto e il capitano gravemente ferito, Powell è da solo: deve riparare la nave e trovare un modo per scappare dalla strana gravità di quel pianeta deserto in cui sono atterrati.

 

Recensione Completa del 07 Maggio 2015
Un suono d’allarme, un forte schianto, scintille, esplosioni, confusione. Il risveglio dal sonno criogenico non è dei migliori. Un membro del tuo equipaggio giace a terra privo di vita davanti a te, mentre nella cabina di pilotaggio il tuo capitano sembra ferito gravemente. Come se non bastasse, la vostra navicella di carico risulta essersi schiantata su Deadrock, un pianeta dal quale nessuno ha mai fatto ritorno vivo. È ora di rimboccarsi le maniche, riparare la Morningstar e trovare un modo per tornarsene a casa sani e salvi.

È questo l’entusiasmante e trascinante incipit di Morningstar: Descent to Deadrock, avventura punta e clicca in soggettiva dallo stampo fantascientifico e dal forte sapore old school.

In realtà, questo gioco non è altro che una versione commerciale di una vecchia avventura freeware chiamata semplicemente Moringstar; gli Red Herring Studios, gli sviluppatori del titolo, avevano infatti inizialmente pensato di effettuare una semplice re-release di Morningstar per IOS e Android senza portare particolari modifiche, ma con il passare del tempo si sono ricreduti e hanno deciso di potenziare il la loro creazione, trasformandola in un prodotto commerciale a tutti gli effetti.
Rispetto al suo predecessore, Descent to Deadrock presenta così una nuova grafica in HD, cutscene animate in computer grafica (nel gioco originale era tutto disegnato a mano), una colonna sonora completamente riarrangiata e una piccolo numero di puzzle ed enigmi inediti: una serie di aggiunte che contribuiscono a rendere l’intera opera più gradevole e completa.

Dal punto di vista del gameplay, Descent to Deadrock non delude le aspettative del vecchio avventuriero di ferro e il feeling è proprio quello di una classica avventura in soggettiva degli anni 90, con schermate fisse, ricerca di hotspot ed enigmi logici ben integrati con la struttura narrativa.

L’interfaccia stessa è molto basilare e semplice, capace di rendere l’esperienza molto piacevole e mai stressante: ad esempio la ricerca dei punti sensibili è immediata e comoda grazie ad una hud che mette in evidenza le porzioni di schermo cliccabili al semplice passaggio del mouse; una soluzione elegante per semplificare il classico e odioso pixel hunting. Sul lato destro dello schermo abbiamo infine un funzionale inventario a scorrimento verticale che si riempirà presto di parecchi oggetti da usare nel corso dell’avventura.

Dal punto di vista grafico il gioco si difende bene anche se bisogna ammettere che la staticità degli scenari dona a tutta la produzione un look alquanto retrò. Questo non è necessariamente un male ma il giudizio dipende, ovviamente, dalle pretese del giocatore. Anche il sonoro gode di un buon upgrade rispetto alla versione freeware, grazie all’aggiunta di trenta minuti di musiche riarrangiate molto belle e due voci registrate ex novo. Purtroppo però la recitazione del protagonista non è sempre molto convincente, risultando un po’ monotona e monocorde, particolare non esaltate se si pensa che non ci sono molti personaggi con cui interloquire.

La trama si svolge in maniera strettamente lineare, non presenta particolari spunti inediti, ma è divertente quanto basta. Anche gli enigmi non sono propriamente originali ma rispecchiano i gusti del vecchio avventuriero pur risultando mediamente facili e mai troppo impegnativi. Grossomodo, Descent to Deadrock scorre via senza troppe difficoltà e si fa completare nel giro di poco tempo: appena una o due ore e potrete vedere i titoli di coda senza sforzi. Scarsa longevità e poca originalità sono comunque gli unici grossi difetti di questa piccola produzione che nel complesso rimane piacevole e scorrevole.

Ovviamente tutto dipende da quello che voi giocatori cercate da un’avventura punta e clicca. Se siete in cerca di un buon riempitivo tra una pausa caffè e l’altra, Morningstar fa il suo dovere, regalandovi un’esperienza breve ma ben equilibrata; se avete bisogno di un titolo lungo e impegnativo, vi conviene invece rivolgere il vostro sguardo altrove.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Red Herring Labs
Publisher: Phoenix Online Publishing
Data Rilascio: 17/02/2015
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Fantascienza
Grafica: 2D
Visuale: Soggettiva
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Inglese
Sottotitoli: Inglese
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