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Recensione

Midnight Nowhere

di Carlo De Rensis  

il nostro voto
75
il vostro voto (2 votanti)
28
In breve

Ti svegli, di colpo. Ma non sai quante ore hai dormito. Non sai neanche se è giorno o notte. Osservi le cose, gli oggetti, gli strumenti che ti circondano... Nulla, nessun ricordo, nessuna memoria. Dove mi trovo? Cosa ci faccio qui dentro? Questo è un obitorio. Questo è un maledetto obitorio pieno di sangue! Avanti, esci fuori, di corsa. Non puoi rimanere qui dentro. Chi sono io? Cosa mi è successo? Davanti a te c’è un corridoio. Vuoto. E ancora sangue e cadaveri e morte. Non riuscirai a fuggire, vero? Chi ha fatto tutto questo sarà senz’altro sulle tue tracce... Avanti allora, senza perdere tempo. Le tue risposte devono pur essere da qualche parte...

 

Recensione Completa del 06 Ottobre 2004
Un obitorio... un ospedale pieno di cadaveri.. stanze chiuse a cui non è possibile accedere... Insomma, la trama perfetta per il vostro tipico survival horror… Ma Midnight Nowhere non è un clone di Resident Evil; e anzi è un'avventura punta e clicca (già, proprio quel genere dato per morto ma che però continua a sfornare giochi di qualità...) sviluppato dai russi della Saturn Plus, già noti per il poco fortunato Jazz and Faust, e distribuito in Italia dalla Microforum per il fantasmagorico prezzo di - udite, udite - 5 Euro... Un’occasione da non perdere, dunque, per accaparrarsi un titolo sicuramente valido e, che pur avendo i suoi lati oscuri, riuscirà di certo a tenervi incollati ai vostri monitor.

E' infatti la storia il punto forte di Midnight Nowhere; dopo una breve introduzione in cui si accenna alla presenza di un serial killer nella città di Black Lake, ci troveremo nei panni di un uomo, svegliatosi in un sacco nero all'interno di un obitorio in un ospedale in cui i cadaveri abbondano, e completamente privo di memoria. Un tema un po' cliché forse, ma sempre in grado di intrigare e di spingere a lanciarci immediatamente alla disperata ricerca dell'identità del nostro personaggio, che non ha la più pallida idea del posto in cui si trovi e del perché sia stato proiettato in quello che a tutti gli effetti sembra un incubo della peggiore specie... Attraverso la lettura di libri, documenti e prove ricostruiremo pian piano il passato del nostro protagonista.

Senza anticiparvi nulla, l'ingarbugliata trama del gioco vi condurrà, attraverso alcuni colpi di scena imprevisti, alla conclusione del gioco; una conclusione che non riuscirà a chiarire, però, tutti gli interrogativi che vi porrete e che mi ha fatto pensare ad una storia i cui aspetti non sono del tutto sviscerati o sviluppati al meglio o, più che altro, ad un episodio all'interno di un racconto più generale che ci è accennato ma subito nascosto.

Graficamente parlando, Midnight Nowhere supera senz'altro la sufficienza. Il gioco gira ad una risoluzione fissa di 800x600. I personaggi sono realizzati in tre dimensioni e, pur non brillando particolarmente in quanto a realizzazione, hanno un accettabile livello di dettaglio e delle animazioni appena sotto il par. I fondali sono invece in 2D e sono molto ben realizzati; le atmosfere tetre dell'obitorio e dell'ospedale deserto - eccezion fatta per gli immancabili cadaveri - oltre a quella delle sezioni successive (che non vi anticipo), riescono a farci immergere ancora di più nello sgomento per la situazione del nostro personaggio. Osservazione particolare è da farsi sulla cura riposta nella realizzazione dei cartelloni pubblicitari che tappezzano l'ospedale: sono infatti molto curiosi e strani (molti presentano dei nudi o sono chiaramente provocatori) anche se non ho compreso a pieno il motivo per cui gli autori abbiano deciso di inserire in un ospedale tali immagini.

Buona ma non memorabile la qualità e la realizzazione dei video (beh in realtà ce ne sono ben pochi...).

Dal punto di vista sonoro il gioco è un po' carente. Senza nulla togliere all'antico fascino della nota bassa e sostenuta, sempre in grado di creare tensione ben più di complesse composizioni, e che vi accompagnerà per gran parte del gioco, le altre musiche presenti (da sottolineare un'odiosa musichetta folkloristica russa di genere country che vi farà venir voglia di spegnere le casse dopo pochi istanti) sono molto poco ispirate. Per quanto riguarda il doppiaggio è importante sottolineare che il gioco è completamente localizzato in italiano e, se anche la voce di qualche personaggio secondario e i monologhi del nostro protagonista non sono proprio il massimo (ricordo sempre, anche a costo di essere noioso, che il gioco costa solo 5 euro), non me la sento di bocciarla anche per la buona cura riposta nella traduzione italiana di (quasi) qualsiasi scritta del gioco (anche manuali, libri, opuscoli, scritte a muro e così via).

I personaggi non sono moltissimi, anzi sono decisamente pochi. I dialoghi sono merce assai rara e concentrati in una piccola porzione del gioco cosicché l'unico personaggio ad avere una certa complessità psicologica è proprio il nostro anonimo protagonista. In effetti, il comportamento del nostro appare un po’ strano, in quanto oltre ad avere una vena umoristico-sadica piuttosto accentuata, non sembra affatto preoccupato di tutto quello che gli accade intorno, come se non fosse un affare che lo riguarda. Beh, se questo da una parte accentua sicuramente l'alone di mistero del personaggio, dall'altra lo estranea un po’ dalla vicenda stessa, cosa che potrebbe renderlo antipatico a qualche giocatore che ama impersonare un eroe/anti-eroe.

Il menù principale del gioco (da cui si accede ai tipici comandi di salvataggio/opzioni ecc.) è rappresentato da un orologio da polso ed ha come sottofondo un battito ritmato del cuore, giusto per introdurre da subito il giocatore all'atmosfera del gioco ricca di pathos. L'interfaccia del gioco vero e proprio merita invece qualche istante di attenzione in più del solito per riuscire ad essere utilizzata al meglio. In alto a sinistra nello schermo ci sono infatti quattro immagini cliccando sulle quali potremo osservare, parlare, prendere o usare un oggetto; spesso, il comando più adeguato appare automaticamente quando passiamo su un hot spot; ci sono volte in cui però questo non accade e ciò può trarre in inganno il giocatore... Analizzate bene quindi i vari oggetti, altrimenti potrete rischiare di bloccarvi per aver perso qualche particolare importante, visto anche che alcuni hotspots sono realmente microscopici e malamente posizionati (eh si vi sarà pane per i vostri denti, cacciatori di pixel!!!). Col tasto destro del vostro mouse richiamerete il vostro inventario: potrete combinare gli oggetti fra loro, e anche usarli singolarmente (esempio fare un nodo ad un cavo che avete raccolto); quest'ultima operazione è poco usata solitamente quindi ricordate di questa possibilità o vi farete venire un brutto mal di testa :)

Gli enigmi sono purtroppo il tallone d'Achille del gioco, essendo poco vari e non particolarmente ispirati; per la maggior parte del tempo girerete per le diverse locazioni alla ricerca di chiavi che aprono porte dove si trovano altre chiavi che aprono altre porte e così via. Diversivi a questa routine sono l'immancabile enigma del foglio sotto la porta per recuperare una chiave (non è possibile!! Basta!!), e delle sequenze in cui bisogna interagire con dei computer inserendo password recuperate durante il tragitto. La maggior parte dei puzzle saranno quindi inventory-based, solo un paio di logica, e pochissimi basati sui dialoghi, per la mancanza di personaggi con cui interagire.

Mancano, purtroppo, sia una mappa per spostarci tra le locazioni, sia l'uso del doppio click per accelerare le operazioni di passaggio da uno schermo all'altro. Potremo invece "skippare" i dialoghi/monologhi ma questi sono così rari che anche il più frettoloso potrà perdere qualche istante se non altro per apprezzare il lavoro svolto da Microforum.

Midnight Nowhere vi impegnerà per almeno 15-20 ore (almeno 2-3 per cercare qualche hotspots) e raggiunge una longevità adeguata, abbastanza conforme a quella delle avventure grafiche di questo periodo.

C'è da ricordare che il gioco non è adatto a tutti, per la presenza di una certa brutalità, qualche nudità e di temi forti affrontati spesso con sarcasmo (niente che non si veda già in tv, eh). Dovrete avere quindi almeno 16 anni per poterci giocare.

Una nota di carattere tecnico è che nella versione Beta che ho recensito, il gioco presentava dei difetti grafici con una Nvidia Geforce4. Per risolverli dovrete utilizzare dei driver... meno aggiornati (!) della vostra scheda grafica. Usando questo piccolo accorgimento non avrete problemi a farlo girare alla perfezione.

Concludendo, se siete veramente degli appassionati di avventure grafiche non potete farvi sfuggire Midnight Nowhere al prezzo a cui esce sul mercato (a proposito vi ho detto che costerà 5 euro?).

Pur non essendo di fronte ad un capolavoro del genere come Sanitarium, il gioco è avvincente e gradevole: se vi piacciono i thriller/horror psicologici e la complessità della storia vi farà chiudere un occhio su degli enigmi a dire il vero banalotti, allora questo è il gioco che fa per voi.

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Saturn Plus
Distributore: Microforum
Data Rilascio: Q4 2004
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Thriller/Horror
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
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Requisiti minimi
OS: Windows 95/98/2000/XP
Processore: 400 Mhz
RAM: 64 MB
Scheda Video: 32 MB
Hard Disk: 1.3 GB
Supporto: 2 CD
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