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Recensione

Lucius

di Alberto Semprini  

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In breve

Lucius è il figlio del diavolo che si diverte a “ripulire” la villa in cui è nato il 6 giugno 1966 dai suoi residenti. Per fare questo egli dovrà orchestrare "incidenti" senza che nessuno lo sospetti di nulla, utilizzando gli oggetti che si trovano nella casa. Il giocatore controllerà Lucius aiutandolo ad escogitare abilmente questi incidenti e, ogni volta che ci riuscirà, otterrà poteri soprannaturali che lo aiuteranno a prendere il controllo completo della situazione. I suoi poteri soprannaturali si evolveranno man mano e potranno essere utilizzati in vari modi: sarà, ad esempio, in grado di controllare gli oggetti e le persone con il potere della mente, muovere gli oggetti senza toccarli o far provare dolore e distruzione nella mente dei più deboli. La villa si presenterà piena di misteri non rivelati che celano la storia di come Lucifero abbia preso l'anima del bambino e lo abbia sostituito con il suo sangue. Starà a voi vedere se può essere fermato…

 

Recensione Completa del 16 Novembre 2012
Prima di iniziare è doveroso fare una premessa. Probabilmente Lucius non è un gioco per tutti. I temi trattati sono di natura molto forte e qualcuno potrebbe sentirsi turbato dato che vestiremo i panni di un bambino posseduto da una forza demonica, intento a perpetrare atroci omicidi verso personaggi adulti. Non sappiamo bene quali siano state le motivazioni che hanno spinto il piccolo team finlandese degli Shiver Games a cimentarsi in un gioco dalle tematiche così moralmente discutibili, ma siamo certi del fatto che questa scelta abbia portato sui nostri PC un gioco davvero fuori dall'ordinario.
Pensateci, quante volte ci è capitato di interpretare un ruolo completamente malvagio in un videogioco? Qualche esempio potrebbe venire in mente – Dungeon Keeper, il simpatico e oscuro gestionale della storica software house Bullfrog, oppure il vecchio coin op Rampage - ma di sicuro non risulta una pratica molto comune. Ancora di meno sono i videogames che usano figure apparentemente innocenti come quella di un bambino di sei anni per impersonificare le forze del Male. Gli Shiver Games hanno sicuramente pescato a piene mani dall'immaginario fantastico creato da pellicole horror come Omen: Il Presagio e seguiti.

La trama vede come protagonista Lucius, figlio di una facoltosa coppia di borghesi americani, nato il 6 del 6 del 1966. Al compimento del sesto anno di età, il ragazzo prenderà coscienza di essere il figlio del Diavolo in persona e non ci metterà molto a soddisfare la fame di anime del suo vero genitore, perpetrando il suo primo omicidio ai danni di un’innocente cameriera. Nella nottata Lucifero in persona si manifesterà nella camera del bambino per istruirlo sui suoi poteri e incaricarlo del compito di continuare ad eliminare i vari abitanti della casa, senza però farsi scoprire. La vicenda è divisa in diciotto capitoli e ognuno di essi culminerà con l’uccisione di un membro della servitù o di un’ospite della casa. Tra uno schema e l’altro assisteremo a filmati che raccontano il progredire della storia narrata dallo sceriffo McGuffin, il quale farà molta fatica a capire quale sia la causa degli strani incidenti della Magione Dante.

L’avventura si presenta con un’interfaccia mutuata dai giochi d’azione in terza persona, con l’inquadratura piazzata alle spalle di Lucius e la classica combinazione mouse più tastiera per comandarne i movimenti. All'inizio di ogni capitolo saremo più o meno liberi di gironzolare per la grande villa per individuare la nostra prossima vittima. Una volta capito chi dovremo eliminare, starà a noi trovare il metodo giusto, senza però farsi scoprire da nessuno. Potremo recuperare oggetti da mettere nel nostro inventario, combinarli assieme e utilizzarli su altri elementi delle casa per inscenare un finto incidente domestico. Ad essere sincero, questo tipo di gameplay mi ha ricordato i giochi della serie di Hitman: infatti chi ha presente la saga di 47 potrebbe trovare delle assonanze con Lucius, con la differenza che comanderemo un piccolo bambino invece di un killer prezzolato.
Progredendo con la storia Lucius acquisterà anche una serie di poteri demoniaci utilissimi per continuare la silenziosa carneficina. Fin dalle prime battute potremo usare la telecinesi per spostare oggetti o attivare macchinari a distanza, più avanti invece avremo la possibilità di ipnotizzare gli adulti e far compiere loro delle semplici azioni per non sporcarci direttamente le mani, e così via. Il tutto stando molto attenti a non farci scoprire da nessuno perché se un qualsiasi adulto ci coglierà in fragrante, incorrerà l’immediato game over.
Allo scopo di non destare i sospetti e non far scoprire la nostra vera identità a chicchessia, Lucius avrà la possibilità di compiere qualche missione secondaria atta a crearsi una buona immagine agli occhi dei suoi genitori. Dovremo portare a termine qualche semplice compito come buttare la spazzatura, lavarci i denti oppure raccogliere tutta la biancheria sporca e metterla a lavare. Una volta finite queste missioni il punteggio di fiducia aumenterà, andando a riempire un’apposita barra. Questa barra della fiducia potrà essere colmata per ben tre volte e ad ogni riempimento Lucius guadagnerà un oggetto. Tali regali non saranno fondamentali per portare a termine l’avventura ma potranno aiutarci nel trovare indizi o muoverci più velocemente per la grande casa: il carillon demoniaco, ad esempio, ci potrà segnalare l’ubicazione degli oggetti utili; la tavola Ouija ci darà importanti suggerimenti; il triciclo faciliterà i nostri spostamenti dando al gioco un’insana atmosfera alla Shining di Stanley Kubrick. Saranno presenti anche brevi sezioni di gioco in stile stealth, ambientate di notte. Diverse volte dovremo alzarci dal letto al calar delle tenebre per raggiungere precise stanze e compiere determinati sabotaggi. In queste sezioni dovremo stare attenti ai possibili adulti che non dovranno mai trovarci in piedi a gironzolare per i corridoi della magione, pena il solito repentino game over.

Come già detto in precedenza, il gioco è diviso in diciotto capitoli. Di solito ogni capitolo prende luogo ad un mese di distanza da quello precedente e ci vede impegnati in una uccisione. A ben vedere il gioco è tutto qui. Una volta esaurito lo stupore derivato dalla premessa shockante e originale, l’avventura non ha molto da offrire. La trama, per quanto possa sembrare interessante e con qualche piccolissimo colpo di scena, non è per niente memorabile e diventa sempre più prevedibile col progredire dei capitoli. Alla fine Lucius non è che una sequenza di uccisioni alternate da qualche filmato per fare da collante.
Purtroppo anche i personaggi non sono per niente approfonditi e la storia non riesce a coinvolgere a sufficienza. Questo problema forse è derivato da una certa mancanza di ritmo nel narrare gli eventi dovuto ad una certa inesperienza degli Shiver nel cimentarsi in questo genere di giochi. Ad essere sincero ho apprezzato il tentativo di costruire un videogame particolare dalle meccaniche peculiari. Abbiamo una certa libertà d’azione per la casa, anche se poi alla fine i falsi incidenti dovranno per forza essere costruiti in un modo solo e non potremo sbizzarrirci troppo con la fantasia. A conti fatti il divertimento in Lucius sta nel capire in quale maniera far fuori la vittima di turno e gustarsi la scena gore che ne deriverà. La trama, così com’è, non può che essere ridotta ad una semplice giustificazione ai vari delitti. A dirla tutta anche le varie missioni secondarie non sono molto edificanti e fanno venire voglia di tornare al più presto agli omicidi. Diciamocelo chiaramente: vi sembra divertente girare per un’immensa villa alla ricerca di un calzino sporco?

A peggiorare il quadro generale si aggiungono i controlli non sempre precisi e un gameplay afflitto dal solito pixel hunting, ma soprattutto dal meccanismo di salvataggio. Non potremo infatti salvare quando ci pare, ma saranno stabiliti dei checkpoint in momenti precisi. Molto spesso i checkpoint corrispondono all'inizio del capitolo in corso, costringendoci così a rifare tutto dall'inizio ogni volta che sbaglieremo qualcosa. Alle volte, quando i capitoli si articoleranno in più fasi temporali, potremo riprendere il gioco appena prima di qualche momento critico, come le fasi stealth, in modo da non costringerci a rifare il livello da capo. Questo sistema in se non è sbagliato, ma diversi utenti potrebbero avvertire un certo senso di frustrazione nel dover rifare necessariamente alcuni punti.
A coronare questo quadretto poco confortante ci pensano anche i caricamenti che in più di un’occasione si rivelano troppo lunghi e tediosi.
Dal punto di vista tecnico abbiamo da segnalare una grafica tutto sommato dignitosa, con buoni modelli dei personaggi e volti molto curati anche se un po’ inespressivi. Purtroppo anche glitch e compenetrazioni tra poligoni sono abbastanza frequenti. L’accompagnamento musicale è molto in linea con l’atmosfera ma a mio avviso risulta eccessivamente ripetitivo e alle volte un po’ troppo invasivo con cambi di volume non sempre consoni alla scena che stiamo vedendo. Il doppiaggio e le voci sono buone ma avrei preferito non sentire sempre le stesse frasi ripetute allo sfinimento. Infatti, tutte le volte che passeremo vicino ad un membro della servitù o un’qualsiasi altro personaggio sentiremo sempre le stesse battute recitate a pappagallo.

In definitiva che si può dire di Lucius? Il gioco di Shiver Games è sicuramente qualcosa di inusuale ed estremo, penso non siano molti i videogames così coraggiosi da mettere il giocatore nei panni di un essere assolutamente malvagio che uccide persone innocenti in modi atroci e subdoli. Da un certo punto di vista potremo anche leggere da parte degli sviluppatori una pretesa un po’ troppo smaccata di scandalizzare ed inorridire. Dal lato prettamente ludico Lucius annoia un po’. Trovare modi strani per uccidere gli adulti può essere interessante, ma dopo un certo numero di falsi incidenti, la cosa inizia ad essere un po’ tediosa e la trama non riesce a rinnovare sufficientemente l’interesse. Se le premesse non vi scandalizzano, se siete amanti del gore e volete provare qualcosa di veramente inusuale, sapendo però che il gioco in sè non è un capolavoro, allora potrete giocare a Lucius. A tutti gli altri posso solo consigliare di rivolgersi ad altro!

 

Info Requisiti
Generale
Sviluppatore: Shiver Games
Publisher: Lace Mamba Global
Distributore: FX Interactive
Data Rilascio: 27/10/2012
Piattaforma: PC
Caratteristiche
Genere: Avventura/Horror
Grafica: 3D
Visuale: Terza Persona
Controllo: Mouse/Tastiera
Doppiaggio: Italiano
Sottotitoli: Italiano
Ricerche
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Requisiti minimi
OS: Windows XP/Vista
Processore: 1,5 Ghz
RAM: 2 GB
Scheda Video: GeForce 8600 GT / ATI Radeon 2600 XT o superiori, compatibile DirectX 9.0c, supporto Shader Model 3.0, 256 MB
Hard Disk: 3 GB
Supporto: 1 DVD / Online Download
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